Dopo il report di ieri su bici e sospensioni, proseguiamo con le novità più interessanti del Bike Festival, per quanto riguarda i componenti.
Dt ha presentato una linea tutta nuova di ruote. E’ una gamma molto ampia e si chiama SPLINE 1.
Il cerchio è nuovo, con un profilo basso che, oltre ad ottimizzare peso e rigidità dovrebbe consentire al copertone di prendere la forma più adatta a non cedere in curva.
Sono cerchi tubeless ready, quindi convertibili in tubeless mediante il nastro che viene fornito con le ruote, assieme anche alle valvole.
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I raggi sono in a testa dritta, in acciaio inossidabile e intrecciati in terza. I fori in cui si innestano, nel mozzo, sono già orientati con la massima precisione possibile anzichè essere svasati e lasciare che il raggio si autoallinei una volta fissato al cerchio. Il guscio esterno del mozzo è inoltre fatto di due parti forgiate (in foto si vede, una è quella nera dal lato disco, l’altra quella argentata. Questo, spiega DT, permette di ottimizzare il disegno delle parti, quindi abbassando il peso senza sacrificare la solidità.
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Il mozzo è convertibile negli standard più diffusi mediante adattatori, la sua costruzione modulare, oltre ad assicurare intercompatibilità, permette una semplice manutenzione. C’è un kit anche per le cassette 11v. La ruota libera adotta il sistema DT Swiss Ratchet System, con angolo di ingaggio di 10°.
Entriamo nel dettaglio dei modelli. Il nome della ruota non indica più il peso, ma una gamma.
Per il crosscountry ci sono le XR 1501: larghezza interna del cerchio 20mm e peso di 1410g per le 26″, 1470 per le 27.5″, 1520 per le 29″. Prezzo 799€ la coppia, uguale per i tre diametri.
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Le Spline one da allmountain si chiamano XM 1501, hanno cerchio con larghezza interna di 22.5mm e pesi per i tre diametri di – rispettivamente 1545, 1595, e 1680 grammi. 812€ per una coppia.
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Infine le EX 1501 da enduro non sono disponibili per 29″. Cerchio largo 25mm (si intende sempre la larghezza interna) e pesi di 1660 per 26″ e 1730 per 27.5″. Costano 826€.
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Tutti i pesi sono intesi senza perno e nella versione più leggera.
Anche Ritchey aveva prodotti nuovi da mostrare al Bike Festival. Più interessanti di tutti sono forse le ruote trail WCS, di cui ci occupiamo in fondo.
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Prima vediamo lo stem trail WCS, disponibile adesso anche in una versione più corta (45mm) ed una nuova linea di selle. Queste nuove selle, assieme ai reggisella dedicati, hanno un sistema di fissaggio a binario, che prende il nome di vector evo.
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L’accoppiamento tra morsetto e binario è stato fatto più rigido possibile per evitare che la sella oscillasse su di esso, in particolare la parte inferiore del morsetto è molto lunga. Inoltre può essere girata per sfruttare al massimo il range di avanzamento / arretramento permesso dal sistema.
La sella è proposta in 3 versioni, la Streem in foto, la Zero Max con l’apertura centrale e la più confortevole Contrail.
Veniamo adesso alle ruote trail WCS. Sono le prime ruote tubeless native del baffo.
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Disponibili nei tre diametri, hanno larghezza interna di 21mm, raggi DT e mozzo convertibile in tutti i formati più diffusi con adattatori. Quindi per l’anteriore possiamo montarle su forcelle con QR, QR15 e PP 20, mentre al posteriore QR o PP 142×12. Con un altro kit si può montare sulla ruota dietro una cassetta a 11 pignoni.
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Geax era tutta fiera di presentare la GOMA, gomma da enduro disegnata dal nuovo brand manager Ken Avery.
Proposta in tutti e tre i diametri di ruota e nelle due larghezze 2.25 e 2.4 pollici.
Studiata per essere poliedrica, questa gomma si propone di non far disperare sui fondi più compatti garantendo una buona scorrevolezza, ma pur continuando a dare il meglio di sè nel fuori strada vero, sullo scassato, sul fango e sul bagnato.
I tasselli sono ben spaziati per lasciare che il fango scarichi bene e presentano diversi gradini e scanalature. Quelli sul fianco sono alternati, alcuni più distanti dalla fila centrale (appunto per promuovere l’autopulitura dal fango) ed altri che arrivano più all’interno, per proteggere la carcassa dai tagli e per dare un feeling uniforme in curva (in piega).
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La mescola è single compound, si chiama sticky soft. E’ la ricerca del miglior compromesso tra una gomma morbida che tenga bene in tutte le situazioni descritte sopra, ma dura abbastanza per durare più di qualche giro.
La disponibilità si avrà a partire dal 2014.
Passando di fronte allo stand Crank Brothers, mi sono chiesto se si sia fatto qualcosa per risolvere i problemi di gioventù di questo reggisella. In effetti il comando è stato modificato. Adesso c’è un piccolo indicatore verde che deve essere sempre visibile quando il comando è a riposo. Il tutto serve per lasciare un po’ di corsa a vuoto, necessaria per essere sicuri che le due “ganasce” chiudano bene. Se infatti il cavo dovesse rimanere parzialmente teso, il reggisella non sarebbe bloccato bene e potrebbe cominciare a scivolare, con la conseguenza che lo stelo si rovinerebbe al punto di non tenere più.
Anche la guaina è stata cambiata, adesso non è più a spirale ma a cavi paralleli. Inoltre vicino alla base del reggisella è sostituita da una sezione più flessibile.
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