La Rampage 2018 verrà ricordata come una delle migliori in assoluto, sia per il livello tecnico dei riders che per i salti enormi che la nuova location ha permesso.
Su tutti ha prevalso il canadese Brett Rheeder con una prima run perfetta, messa in pericolo solo da una stupefacente seconda discesa del secondo qualificato, Andreu Lacondeguy, fin quando questi non è arrivato corto sull’ultimo salto.
Terzo si riconferma il local Ethan Nell, festeggiato dai suoi tifosi.
Tom Van Steenbergen ha vinto il miglior trick con un backflip da un drop enorme.
Il pubblico ha scelto la linea di Brendog come la migliore, in particolare per il suo spettacolare rock drop.
La linea die Jordie Lund era così fuori di testa che neanche lui alla fine ha provato a percorrerla tutta.
Kyle Strait alla sua tredicesima partecipazione non delude:
La discesa di Reed Boogs filmata dalla sua helmet cam:
Il polacco Szymon Godziek è stato il primo a scendere, cadendo malamente dopo un backflip su cui è arrivato lungo. Nel crash ha anche perso il casco integrale, ma è riuscito ad arrivare senza ferite dalla sua famiglia che lo attendeva alla base della montagna. Durante la seconda discesa non ci ha pensato due volte e ha chiuso un 360 che qualche anno fa gli avrebbe fatto vincere l’evento o quasi.
Kurt Sorge, il vincitore dell’edizione 2017, si era fatto male nelle prove della mattina, prendendosi un colpo di frusta al collo. Malgrado ciò non ha esitato a buttarsi giù dai salti enormi della sua linea, senza però fare trick.
Tyler McCaul, come ogni anno, ha scelto una linea con dropponi giganteschi, che nella seconda run ha anche trikkato. Visibilmente deluso dal punteggio dei giudici.
Remy Metailler è conosciuto più per la sua velocità che per i suoi trick o dropponi, tutto relativamente parlando…
Carston Storch viene indicato come il futuro di questo evento ma, malgrado il mental coach che lo spronava alla partenza, non è riuscito a chiudere nessuna delle due discese senza cadere. Una linea molto ambiziosa e tecnicamente difficile, che lo avrebbe quasi sicuramente portato al podio, se l’avesse completata.
Un altro rider che non è riuscito a concludere neanche una run era l’attesissimo Brandon Semenuk, caduto entrambe le volte nello stesso punto che vedete in foto perché non è riuscito ad avere la velocità giusta in un trick sulla sua linea pazzesca, probabilmente la più difficile di tutta la Rampage. Il suo stile non di discute.
Per me questa è stata la sorpresa della giornata: Adolf Silva. Dopo il suo crash in prova era chiaro che il rider spagnolo avesse quella mentalità kamikaze che ti fa stare in punta di sedia a guardare le sue discese, e così è stato, con dropponi presi a tuono e la madre base jumper che lo aspettava all’arrivo.
Un nome da segnarsi, Silva sembra l’atleta perfetto per la Rampage. Non per niente il suo guru e amico è un certo Lacondeguy.
Ancora una foto di Silva:
Uno dei rider preferiti dal pubblico, Graham Agassiz, era al 60% della sua forma visto che solo 10 giorni fa il dottore gli aveva dato il via libera dopo una frattura alla scapola che si era procurato a Whistler. Nel senso che gli aveva fatto fare una flessione per vedere se ce la faceva a sollevarsi, e dopo pochi giorni era già all’evento MTB più difficile del pianeta.
Thomas Genon ha chiuso due run molto pulite e sicure, guadagnandosi la quinta posizione con pieno merito.
Vinny T sulla sua linea molto ripida e piuttosto “naturale”.
DJ Brandt è una delle nuove leve che farà parlare di sé negli anni a venire.
Podio e classifica top 10:
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