Cabina della funivia del Mottarone precipita al suolo

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Il Mottarone presso Stresa sul Lago Maggiore è, o meglio era prima che fioccassero i divieti, una montagna molto amata dai mountain biker grazie ai suoi sentieri serviti dalla funivia. La stessa funivia presso cui oggi si è verificato un grave incidente: una delle due cabine è precipitata da uno dei punti più alti della tratta, causando diversi morti e feriti, fra cui anche dei bambini.



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Come riportato dal Corriere:

La funivia che collega Stresa con il Mottarone è precipitata e al momento ci sono almeno 12 vittime. Sul posto sono presenti squadre dei Vigili del fuoco e del soccorso alpino e non si esclude che vi siano anche dei bambini coinvolti. Secondo le prime testimonianze una delle cabine è precipitata in prossimità di un pilone, in uno dei punti più alti dell’impianto, in prossimità della vetta del Mottarone: l’incidente sarebbe stato provocato dal cedimento di una fune.

Sulla cabina della funivia precipitata e che dal lago era diretta verso la montagna, c’erano- secondo quando si apprende – 11 persone (la capienza è di 40). I due bambini portati in codice rosso, con le eliambulanze, all’ospedale Regina Margherita di Torino hanno 9 e 5 anni. Uno dei due bambini è in «gravi condizioni»: ha le gambe fratturate, diversi traumi ma è cosciente. Le operazioni di soccorso e recupero sono rese più difficili dal fatto che la cabina è caduta in un bosco in una zona impervia.

Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime.

 

Commenti

  1. ottomilainsu:

    Beh, diciamo che è vero che abbiamo la normativa più severa.
    Nel senso che è quella che prevede il maggior numero di dispositivi di controllo e sicurezza.
    Il PLC di controllo è ridondato e con un terzo PLC di riserva in caso di guasto, e c'è sempre la possibilità di intervento manuale se tutti gli altri sistemi falliscono ma l'impianto è comunque azionabile (motore elettrico primario, motore idraulico di recupero, generatore di emergenza, carrello di soccorso)
    Quando assemblavamo le stazioni delle seggiovie quadriposto ad agganciamento automatico, gli schemi elettrici, e quindi la sensoristica di controllo e il relativo posizionamento erano suddivisi nelle versioni Italia - Svizzera - Austria - Francia; nella versione Italia dovevamo montare tutto duplicato e simmetrico entrata/uscita, nelle altre versioni c'erano svariati sensori in meno. Quella francese era la più "povera" di controlli, fermo restando che la meccanica dell'impianto era sempre identica per tutti.
    Ma poi tutto dipende dall'intelligenza di chi gestisce gli impianti...
    il problema è che le notorie "normative più severe al mondo" vengono scritte e legiferate proprio perché il singolo è solito fare il furbo. Lo stesso discorso vale per le tasse, ma in questi giorni basta vedere nel norme bizantine causa covid per entrare in italia (tampone + formulario demenziale da film di Totò). La scappatoia la si trova sempre, le conseguenze sono poi i disastri.

    Visto che siamo stati sull'isola del Giglio per un video che esce a breve, sono andato a vedermi un video girato da diversi passeggeri della costa concordia. :!: Hai voglia a fare le norme stringenti.

    [MEDIA=youtube]DIYhe_WL_YU[/MEDIA]
  2. Vins213:

    Però una testa fusa viene progettata per durare virtualmente più di 5 anni, o sbaglio? Non è che a 5 anni più un giorno esplode...chissà se e soprattutto come faranno i test per valutare la costruzione/installazione effettuata 5 anni fa, sono curioso
    Ovvio. Ma la durata di 5 anni è il risultato di cautele dovute alla difficoltà di verificare con metodi portatili l'integrità della stessa.
    In Svizzera, se non sbaglio, vanno rifatte ogni 3 anni (dovrei controllare su Funivie.org per esserne certo)
  3. torakiki.gt:

    Spesso però sono proprio gli stessi operai a rimuovere alcune protezioni per lavorare più comodamente... :-(
    più comodamente o più velocemente per stare dentro ai livelli imposti?
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