Nella lunga e tormentata storia dei cambi per biciclette un posticino se lo sono ritagliato anche i tentativi, per ora di scarso successo, di avere dei cambi “automatici”.
Per i curiosi ecco un piccolo panorama storico di questi tentativi.
Il primo ad avere un qualche interesse è merito del nipote di John Moses Browning (un vero genio nel suo campo): Bruce Browning, il quale ha brevettato e realizzato vari modelli di cambio automatico.
Il sistema è stato anche in commercio per quasi vent’anni con scarso successo, tant’è che la ditta ha poi chiuso (ma non preoccupatevi, coi soldi fatti dal nonno Bruce non ha patito la fame).
In breve il cambio Browning funziona cosi’: due sensori magnetici sulle corone anteriori determinano la direzione e e la cadenza della rotazione delle stesse, mentre due sensori sulla cassetta posteriore determinano la velocità della ruota e dei pignoni. Comparando i numeri dati dai diversi sensori, un computer ad 8 bit determinava il rapporto inserito mettendolo in relazione con la velocità della ruota e quindi cercando il rapporto migliore relativamente alla cadenza preferita dal biker (che andava pre-impostata). Nel caso il rapporto inserito non consentisse la cadenza impostata il computer comandava la cambiata.
Sarà evidente che per quanto ingegnoso questo sistema di cambiata poteva prendere alla sprovvista il biker, cambiando quando meno se lo aspettava, e questo poneva il problema di alleggerire la pedalata di modo che la tensione della catena non fosse tale da farla scivolare sui denti della corona più piccola prima che questa fosse ingaggiata sui denti della corona più grande (un problema noto a qualunque ciclista, a parte i singlespeeder più feroci).
A questo problema Mr Browning pose rimedio con un’altra astuzia: sego’ via dalle corone un settore per montarcene uno “traslante” verso l’interno e/o l’esterno in modo che questo accompagni la catena sulla corona inferiore e soprattutto superiore in modo che resti sempre ingaggiata sui denti. In questo modo la cambiata poteva avvenire con qualunque tensione della catena
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Come deragliatore posteriore il sistema prevedeva solo un guidacatena che ne compensasse il variare della lunghezza e ne mantenesse costante l’angolo [img]http://fotoalbum.mtb-forum.it/albums/721/thumbs_576/8445.jpg[/img]
Il sistema completamente automatico in realtà non è mai stato messo in commercio, al contrario di uno a 3V con comando elettronico al manubrio ed una versione costruita su licenza da Suntour. Il BEAST (Browning electronic accu-shift transmission):
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Nella prossima puntata vedremo altri tentativi più recenti di cambi automatici 🙂
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