Questo weekend si tengono i primi campionati del mondo di gravel in quel di Cittadella, in Veneto. La lista partenti è piena di pro del mondo strada, e fra le donne troviamo anche la in formissima Ferrand-Prevot, fresca campionessa del mondo XCO e XC Marathon.
Una festa per le aziende, che non perdono l’occasione per sottolineare come le bici gravel si vendano più delle bici da corsa. A vedere quello che ha postato Peter Sagan però, sembrerebbe che più di una gara gravel si tratti di una seconda Strade Bianche. Infatti oltre ad aver scelto la Specialized Roubaix e non la Crux, fa impressione la rapportatura da sprint e lo Shimano Durace al posto del GRX, il gruppo pensato per il gravel.
Lo stesso vale per Mathieu van der Poel: niente manubrio Doppeldecker, niente trasmissione GRX. Se non altro la bici è una gravel (voci di corridoio dicono che userà una bdc), la Canyon Griz. Notare il padellone.
Il motivo di queste scelte sta nel percorso piuttosto pianeggiante, facile ed ovviamente nei grupponi con scia che si verranno a creare.
L’UCI non poteva mancare, come in tutte le discipline che la bike industry vuole spingere (XC elettrico docet). Infatti i vincitori riceveranno la maglia iridata.
Cosa ne pensate delle gare gravel? Non si rischia di snaturare il senso del gravel stesso?
Personalmente non capisco le gare gravel ma anche la mtb 30 anni fa ebbe questi ragionamenti ed oggi quelle gare le faccio nel mio piccolo anche io e c è chi continua da 30 anni a fare solo l esploratore e va benissimo.
Quindi non vedo perché le gravel debbano sottrarsi a questo.
Ognuno sarà libero di intendere la bici come meglio crede. Se serve a togliere i bitumati dalla strada e ridurre gli incidenti aggiungo meglio cosi.
Anzi potrebbero dare spinta ad investimenti di ripresa di percorsi e carraie oggi in condizioni pessime.