Dopo le gare XC dei giorni precedenti, nelle quali sono scesi in campo gli atleti delle categorie più giovani, oggi era il momento degli Elite. Fotografie di Hoshi Yoshida, tranne quella qui sopra che è di Michele Mondini.
Elite Women: Pendrel, Wloszczowska, Lechner !!
Con un clima mite e soleggiato, alle 13.30 si sono date battaglia le donne, chiamate a misurarsi su sei giri del percorso di 4.8 km con circa 340 metri di dislivello. Assente la norvegese Lene Byberg per un infortunio rimediato in allenamento due giorni fa, rimaste felicemente orfane della Regina di Coppa, la francese Julie Bresset, che per regolamento ha dovuto partecipare alla gara Under 23, peraltro dominandola con irrisoria facilità, la più lesta a partire allo start tra le 69 concorrenti è stata la polacca Maja Wloszczowska, seguita come un’ombra dalla canadese Catharine Pendrel. Le due tagliavano quasi appaiate il primo giro, lasciando le inseguitrici a 12 secondi. Quasi al termine del secondo giro la polacca incappava in una foratura, ed era costretta a vedersi allontanare la Pendrel, oltre a essere superata da un terzetto con la russa Irina Kalentieva, la nostra Eva Lechner e la norvegese Gunn Rita Dahle. La Wloszczowska comunque non demordeva e nel terzo giro riusciva a guadagnare la terza piazza dietro alla Lechner, con la Pendrel sempre in testa. Il quarto lap non portava sostanziali modifiche alle posizioni di vertice, ma all’inizio del quinto il forcing della Wloszczowska aveva la meglio sulla Lechner, ricucendo poi lo strappo dalla Pendrel a soli 34 secondi. Sesta tornata emozionante, con la polacca alla disperata rincorsa della vittoria, già agguantata l’anno scorso. Nonostante tutti gli sforzi della Wloszczowska, la Pendrel riusciva a mantenere il controllo della situazione, vincendo i Mondiali e riportando in Canada la maglia iridata dopo Alison Sydor a Cairns nel 1996. Confortante medaglia di bronzo per Eva Lechner, finalmente autrice di una gara convincente, lei che avrebbe i mezzi per vincere tutto o quasi. Appena giù dal podio la russa Kalentieva e la svizzera Nathalie Schenitter, che nelle battute finali aveva la meglio sulla Dahle.
Elite Men: la “furia ceca” colpisce ancora
Alle ore 16.30 la competizione più attesa, quella degli Elite Men, presenti in 111 sulla start line. Per loro sette giri, oltre ovviamente alla tornata di lancio.
Come era abbastanza lecito attendersi, il “silver shot” se lo aggiudicava il ceco Jaroslav Kulhavy, che per tutta la stagione ha conteso al nostro Marco Aurelio Fontana il simbolico titolo di più lesto in partenza.
Dopo la porzione di lancio transitavano l’elvetico Nino Schurter, Kulhavy, l’altro elvetico Florian Vogel, il francese Julien Absalon, lo spagnolo Josè Antonio Hermida e l’altro francese Maxime Marotte, compatti in un tentativo di fuga di gruppo. L’intertempo del primo giro era appannaggio di Kulhavy, con Schurter & Co a ruota gli uni degli altri. Quasi al termine del primo lap, una caduta di Absalon in un settore farcito di radici rallentava un po’ gli inseguitori, aprendo così un piccolo margine di vantaggio a favore del duo Kulhavy-Schurter. L’elvetico passava per primo sotto lo striscione del primo giro, con Kulhavy a ruota e 11 secondi di vantaggio sul gruppo composto da Vogel, Absalon, Marotte e Hermida.
Il secondo giro vedeva il tentativo di aggancio del sudafricano Burry Stander al plotone inseguitore, che però alzava il ritmo fino ad agganciare il duo di testa, formando così un pacchetto di mischia in cui era difficile decifrare un netto favorito.
Con qualche goccia di pioggia che nel frattempo costringeva il folto pubblico ad aprire gli ombrelli o indossare le mantelline, i sei atleti di testa aumentavano il passo, mentre Stander litigava con le viscide radici, misurando più volte il terreno e trovandosi così staccato di 44 secondi. Sorte simile capitava anche a Vogel, che passava per la terza volta sul traguardo in quinta posizione, staccato di 19 secondi da Schurter, Kulhavy e Hermida, con Absalon quarto.
I distacchi andava aumentando sensibilmente con la pioggia sempre più insistente. Una incertezza di Kulhavy su un tornante in discesa regalava a Schurter pochi momenti di gloria solitaria, scaldando però il rumoroso pubblico. Ma era una puntura di spillo, perché i tre si ritrovavano ben presto di nuovo assieme. Absalon quarto a una ventina di secondi, Vogel a 1:40.
Nel corso del quinto giro Hermida si fermava nella “tech zone” per sostituire la ruota posteriore a causa di una foratura. Ne approfittava Absalon, che si ritrovava in terza posizione anche se staccato di una trentina di secondi dai due battistrada. Poco prima di transitare sul traguardo, Kulhavy allungava e sorprendeva Schurter, un po’ stanco dopo il forcing fin lì prodotto e pertanto non più in grado di replicare alla “furia ceca”.
Sesto giro che dilatava ulteriormente i distacchi, con Kulhavy che appariva molto più a proprio agio nelle sezioni tecniche in salita, dove occorreva spingere di potenza per superar le viscide, insidiose radici. Sempre più appannato Schurter, che perdeva ulteriore terreno.
L’ultima tornata era una sorta di passerella trionfale per Kulhavy, che tagliava il traguardo brandendo la bandiera ceca. Secondo a 47 secondi giungeva Schurter, terzo a oltre un minuto Absalon, una vita sul podio. Quarto lo sfortunato Hermida, quinto Vogel. Mai in gara, purtroppo per noi, il nostro Marco Aurelio Fontana.
Classifica Elite Men
1 Jaroslav Kulhavy (Czech Republic) 1:44:30
2 Nino Schurter (Switzerland) 0:00:47
3 Julien Absalon (France) 0:01:26
4 José Antonio Hermida Ramos (Spain) 0:02:09
5 Lukas Flückiger (Switzerland) 0:04:29
6 Florian Vogel (Switzerland) 0:04:56
7 Todd Wells (United States of America) 0:04:57
8 Christoph Sauser (Switzerland) 0:05:16
9 Manuel Fumic (Germany) 0:05:22
10 Geoff Kabush (Canada) 0:05:27
11 Jan Skarnitzl (Czech Republic) 0:05:50
12 Jeremy Horgan-Kobelski (United States of America) 0:06:21
13 Mathias Flückiger (Switzerland) 0:06:44
14 Inaki Lejarreta Errasti (Spain) 0:06:52
15 Kevin Van Hoovels (Belgium) 0:07:02
16 Maxime Marotte (France) 0:07:21
17 Ivan Alvarez Gutierrez (Spain) 0:07:46
18 Emil Lindgren (Sweden) 0:07:52
19 Fabian Giger (Switzerland) 0:08:01
20 Marco Aurelio Fontana (Italy)
21 Rudi Van Houts (Netherlands)
22 Max Plaxton (Canada) 0:08:23
23 Kohei Yamamoto (Japan) 0:08:24
24 Milan Spesny (Czech Republic) 0:08:31
25 Martin Gujan (Switzerland) 0:08:43
26 Derek Zandstra (Canada) 0:08:45
27 Jochen Kass (Germany) 0:09:06
28 Carlos Coloma Nicolas (Spain) 0:09:22
29 Karl Markt (Austria) 0:10:20
30 Stéphane Tempier (France) 0:10:30
31 Moritz Milatz (Germany) 0:10:40
32 Periklis Ilias (Greece) 0:10:43
33 Jiri Friedl (Czech Republic)
34 Adam Craig (United States of America) 0:11:18
35 Samuel Schultz (United States of America) 0:11:38
36 Catriel Andres Soto (Argentina) 0:14:11
37 Chris Jongewaard (Australia) -1lap
38 Marek Galinski (Poland)
39 Umberto Corti (Italy)
40 Sid Taberlay (Australia)
41 Rotem Ishai (Israel)
42 Anton Gogolev (Russian Federation)
43 Jeremiah Bishop (United States of America)
44 Michal Lami (Slovakia)
45 Andrea Tiberi (Italy)
46 Martin Loo (Estonia)
47 Robert Mennen (Germany)
48 Rubens Valeriano (Brazil)
49 Uwe Hochenwarter (Austria)
50 Ole Christian Fagerli (Norway)
51 David Joao Serralheiro Rosa (Portugal)
52 Carl Jones (New Zealand)
53 Andras Parti (Hungary)
54 Alban Lakata (Austria)
55 Daniel Mcconnell (Australia)
56 Adam Morka (Canada)
57 Hannes Metzler (Austria)
58 Michele Casagrande (Italy)
59 Sergji Rysenko (Ukraine)
60 Evgeniy Pechenin (Russian Federation) -2laps
61 Oleksandr Gerashchenko (Ukraine)
62 Tiago Jorge Oliveira Ferreira (Portugal)
63 Hector Leonardo Paez Leon (Colombia)
64 Eddie Andres Rendon (Colombia)
65 Robert Gehbauer (Austria)
66 Spencer Paxson (United States of America)
67 Matous Ulman (Czech Republic)
68 Michael Broderick (United States of America)
69 Ken Onodera (Japan)
70 Wolfram Kurschat (Germany)
71 Matthew Hadley (Canada) -3laps
72 Tony Longo (Italy)
73 Mario Alberto Rojas Rojas (Colombia)
74 Marc Bassingthwaighte (Namibia)
75 Luciano Caraccioli (Argentina)
76 Edivando Cruz De Souza (Brazil)
77 Kazuhiro Yamamoto (Japan)
78 Benjamin Wittrup Justesen (Denmark)
79 Seiya Hirano (Japan)
80 Lachlan Norris (Australia)
81 Klaus Nielsen (Denmark)
82 Cristobal Silva Ibaceta (Chile)
83 Dani Simcic (Croatia)
84 Paolo Cesar Montoya Cantillo (Costa Rica) -4laps
85 Chun Hing Chan (Hong Kong, China)
86 Philip Buys (South Africa)
87 Weisong Tong (People’s Republic of China)
88 Claus Plaut Guzman (Chile)
89 Emmanuel Valencia Guadarrama (Mexico)
90 Andrew Watson (Canada)
91 Sang Hoon Na (Korea)
DNF Sergio Mantecon Gutierrez (Spain)
DNF Liam Killeen (Great Britain)
DNF Burry Stander (South Africa)
DNF Ruben Ruzafa Cueto (Spain)
DNF Dario Alejandro Gasco (Argentina)
DNF Anton Sintsov (Russian Federation)
DNF Javier Eduardo Puschel (Chile)
DNF Alexey Medvedev (Russian Federation)
DNF Christoph Soukup (Austria)
DNF Georgios Pattes-Toumanis (Greece)
DNF Magnus Darvell (Sweden)
DNF Hakan Yildirim (Turkey)
DNS Jukka Vastaranta (Finland)
DNS Szilard Buruczki (Hungary)
DNS Bojan Djurdjic (Serbia)
DNS Gonzalo Eduardo Aravena Garcia (Chile)
DNS Ruben Parra (Venezuela)
DNS Antonio Guzman (Venezuela)
DNS Adrian Brzozka (Poland)
DNS Dmitry Medvedev (Russian Federation)
Classifica Elite Women
1 Catharine Pendrel (Canada) 1:46:14
2 Maja Wloszczowska (Poland) 0:00:28
3 Eva Lechner (Italy) 0:01:36
4 Irina Kalentieva (Russian Federation) 0:02:05
5 Nathalie Schneitter (Switzerland) 0:03:27
6 Gunn-Rita Dahle Flesjaa (Norway) 0:03:50
7 Rosara Joseph (New Zealand) 0:04:24
8 Emily Batty (Canada) 0:04:35
9 Marie-Helene Premont (Canada) 0:05:01
10 Lea Davison (United States of America) 0:05:52
11 Heather Irmiger (United States of America) 0:06:22
12 Alexandra Engen (Sweden) 0:07:07
13 Blaza Klemencic (Slovenia) 0:07:31
14 Katerina Nash (Czech Republic) 0:08:02
15 Mary McConneloug (United States of America) 0:08:09
16 Vera Andreeva (Russian Federation) 0:08:23
17 Sabine Spitz (Germany) 0:08:46
18 Elisabeth Osl (Austria) 0:08:54
19 Cécile Ravanel (France) 0:09:28
20 Georgia Gould (United States of America) 0:09:39
21 Aleksandra Dawidowicz (Poland) 0:10:01
22 Katrin Leumann (Switzerland) 0:10:11
23 Hanlen Karen (New Zealand) 0:10:21
24 Tanja Zakelj (Slovenia) 0:10:37
25 Sabrina Enaux (France) 0:10:54
26 Katarzyna Solus-Miskowiez (Poland) 0:11:15
27 Sarah Koba (Switzerland) 0:11:47
28 Rie Katayama (Japan) 0:11:51
29 Laura Metzler (France) 0:12:08
30 Jean Ann Berkenpas (Canada)
31 Catherine Vipond (Canada) 0:13:09
32 Magdalena Sadlecka (Poland) 0:13:39
33 Janka Stevkova (Slovakia) 0:13:45
34 Esther Süss (Switzerland) 0:13:46
35 Amanda Sin (Canada) 0:14:23
36 Elisabeth Brandau (Germany) 0:15:00
37 Marielle Saner-Guinchard (Switzerland) -1lap
38 Nina Homovec (Slovenia)
39 Qinglan Shi (People’s Republic of China)
40 Katherine Compton (United States of America)
41 Noelia Rodriguez (Argentina)
42 Judy Freeman (United States of America)
43 Adelheid Morath (Germany) -2laps
44 Pavla Havlikova (Czech Republic)
45 Krista Park (United States of America)
46 Katherine O’shea (Australia)
47 Nataliya Krompets (Ukraine)
48 Annika Langvad (Denmark)
49 Rocio Gamonal Ferrera (Spain)
50 Anja Gradl (Germany)
51 Laura Lorenza Morfin Macouzet (Mexico)
52 Maaris Meier (Estonia) -3laps
53 Lee Craigie (Great Britain)
54 Viviana Andrea Maya Tabares (Colombia)
55 Sandra Santanyes Murillo (Spain)
56 Roberta Kelly Stopa (Brazil)
57 Alexandra Gabriela Serrano Rodriguez (Ecuador)
58 Elisa Maria Garcia (Chile)
59 Yu Xin (People’s Republic of China)
60 Gabriela Vargas (Chile) -4laps
DNS Lene Byberg (Norway)
DNS Anna Szafraniec (Poland)
DNS Anna Villar Argente (Spain)
DNS Hanna Klein (Germany)
DNS Pavlina Sulcova (Czech Republic)
DNS Carina Kirssi (Finland)
DNS Ann Berglund (Sweden)
DNS Andrea Kirsic (Croatia)
DNS Liliana Alejandra Uzcategui Vasquez (Venezuela)