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Domenica 6 Settembre prenderanno il via gli UCI DH World Championships 2015. L’evento di Downhill più importante dell’anno, che conclude una stagione intensa e ricca di colpi di scena, si celebrerà a Vallnord su un tracciato estremamente impegnativo, lunghissimo, tecnico, zeppo di rock garden e di tratti estremamente ripidi e inoltre, come non bastassero le difficoltà del percorso, si aggiunge il maltempo che sta riversando pioggia e temperature basse sulla località andorrana. Per la giornata di domenica il sole dovrebbe tornare a scaldare il clima di Vallnord, ma le piogge lasceranno alle loro spalle un terreno compromesso dal fango.
Se in ambito femminile, dopo una stagione in cui Rachel Atherton ha letteralmente dominato il circuito di World Cup, il copione sembra già essere scritto, per i ragazzi della categoria Junior i giochi sono decisamente aperti, con 5 nomi favoriti: Laurie Greenlan, vincitore della Overall, Andrew Crimmins, Jacob Dickson, Alex Marin Trillo e Loris Revelli, che in Val di Sole ha raccolto la sua prima vittoria in World Cup. La categoria regina, quella degli uomini Elite, si appresta ad affrontare una gara che sarà la degna conclusione di una stagione combattutissima. Il tracciato di Vallnord sarà il campo di battaglia ideale dopo il susseguirsi di piste sempre più cattive e impegnative, che hanno visto tornare alla ribalta il concetto di tracciati old school, che premiano le doti tecniche dei piloti.
Il campionissimo americano, tornato in forma smagliante in questa stagione 2015, ha imposto il suo ritmo vincendo 4 tappe di World Cup e chiudendo al secondo posto a Fort William. Si presenta ai Campionati del Mondo di Vallnord con il titolo di vincitore della World Cup 2015. Gli occhi sono puntati su di lui quale favorito in questa gara durissima. Potrebbe essere la sua occasione di vestire finalmente la maglia iridata, l’unico riconoscimento che manca alla sua carriera di downhiller, relativamente breve ma decisamente intensa e colma di risultati importanti.
Gee Atherton invece di titoli mondiali ne ha già portati a casa due e si presenta a Vallnord proprio come Campione del Mondo in carica. Dopo una stagione altalenante, con risultati spesso insoddisfacenti per le sue possibilità che lo hanno visto salire sul palco delle premiazioni 3 volte ma ai piedi del podio, con due quarti e un quinto posto, arriverà al cancelletto di partenza di Andorra con un’enorme determinazione a segnare il tempo più basso e conservare la maglia iridata. Per lui vincere nuovamente il Campionato del Mondo ha inoltre una grande importanza anche dal punto di vista del riscatto personale. Nel 2008 la sua vittoria in Val di Sole è rimasta oscurata dall’incredibile discesa di Sam Hill, poi caduto e arrivato terzo. La scorsa stagione ad Hafjell la storia si è ripetuta con la velocissima run di Josh Bryceland rovinata da un errore sull’ultimo salto che gli ha procurato una frattura al piede. In entrambi i casi Gee ha vinto la sua gara dimostrando di essere il più forte e veloce, ma soprattutto senza commettere errori, eppure entrambi gli eventi sono rimasti impressi nella memoria comune per le run di atleti che non hanno vinto. Una vittoria schiacciante, al netto di errori altrui, è quello che servirebbe a Gee per poter lasciare impresso in modo indelebile il suo titolo iridato non solo negli annali ma anche nella memoria degli appassionati.
Il Campione Francese ha sete di vittoria più di chiunque altro. Il bravo ragazzo francese, campione di fair play e di sportività, disponibile e amichevole, apprezzato e tifato da tutto il pubblico della DH mondiale, sta inseguendo un primo posto con una determinazione encomiabile. Durante la stagione 2015, conclusa al secondo posto in classifica generale di Coppa del Mondo, ha chiuso ben 4 volte in seconda posizione mentre a Windham ha dovuto rassegnarsi a una foratura durante una run in cui stava segnando un tempo eccellente, con il quale avrebbe messo in difficoltà il vincitore Aaron Gwin. Ottenere la sua prima vittoria proprio al Campionato del Mondo sarebbe il degno epilogo di una stagione giocata con il massimo impegno e con tutta la grinta possibile. Tutti gli addetti ai lavori concordano nel dire che veder salire Loic sul primo gradino del podio è solo questione di tempo e che quando lo farà, sarà l’inizio di una lunga serie. Che questo possa succedere proprio a Vallnord?
Nella sua lunga carriera Greg Minnaar di titoli iridati ne ha vinti ben 3. Con la sua classe e la sua eleganza è quasi sempre in zona podio ormai da una dozzina d’anni. Se la scorsa stagione sembrava aver rallenatato un pochino il ritmo, quest’anno è tornato il temibile Minnaar di sempre, con 2 vittorie, 1 secondo posto, 1 quarto e 1 quinto. Greg non ama particolarmente i tracciati estremamente tecnici e impegnativi come quello di Vallnord, ma preferisce tracciati molto veloci, tuttavia le sue eccellenti doti tecniche e atletiche lo inseriscono assolutamente tra i favoriti di questo evento.
L’ex discepolo di Sam Hill, ormai adulto, sta dimostrando grinta da vendere. Troy la maglia iridata l’ha già vestita due volta da Junior, nel 2010 e nel 2011, anni in cui ha vinto anche la World Cup Overall sempre come Junior. Lo scorso anno ha vinto la sua prima e al momento unica gara di World Cup a Fort William, e da quel giorno ha iniziato a salire spesso e volentieri sul podio, compreso il Campionato del Mondo 2014 a Hafjell dove si è piazzato terzo. Per lui i tempi sono maturi a tal punto da poter ambire al titolo iridato Elite. A dispetto del suo fisico minuto, le piste molto tecniche e fisiche sono quelle dove si esprime al meglio.
Josh Bryceland, che la maglia iridata l’ha già vestita nel 2008 da Junior, ha un conto in sospeso con se stesso, dopo la beffa della scorsa edizione, quando al termine di una stagione memorabile in cui ha stravinto la Overall di World Cup, è partito come favorito ai Worlds di Hafjell. Qui, a pochi metri dal traguardo, dopo una run eccellente che lo vedeva in testa di quasi 2 secondi, ha letteralmente buttato il titolo alle ortiche, prendendo l’ultimo salto a una velocità spropositata e atterrando oltre il landing. Ha concluso comunque al secondo posto a 4 decimi dal miglior tempo, ma questa imprudenza gli è costata quello che sarebbe stato il suo primo titolo di Campione del Mondo Elite, una frattura di Lisfranc al piede sinistro, ovvero una grave forma di frattura multipla più lussazione del metatarso… e una stagione invernale di recupero fatta di numerose operazioni sotto ai ferri dei migliori chirurghi inglesi e tanta, tantissima riabilitazione. È tornato appena in tempo per la stagione 2015, dove i risultati non sono stati certo paragonabili a quelli della stagione precedente, fatta eccezione per una bella vittoria a Mont Sainte Anne. Non è il Bryceland imprendibile dell’anno scorso, ciò nonostante resta assolutamente tra i favoriti per questa gara a Vallnord. Tra l’altro la sua guida flow e la sua tattica di conservare le energie e guidare il più pulito possibile, potrebbero funzionare su un tracciato così impegnativo e lungo, dannatamente lungo come quello andorrano.
La DH degli anni recenti ci sta abituando a distacchi sempre meno ingenti e a gare sempre più combattute, dove nulla è più così scontato e la rosa dei favoriti è sempre più ampia. Inoltre non si può affatto escludere che un outsider metta a segno la gara della vita, entusiasmando il pubblico e conquistando il primo posto. Per esempio è successo 2 anni fa proprio a Vallnord in una gara di World Cup che Rémi Thirion, che nella sua carriera non si era mai nemmeno avvicinato a un podio di Coppa, vincesse la manche finale con oltre un secondo di vantaggio su Gee, che in quella stagione, fino a quella gara, sembrava imbattibile. Rémi stava poi bissando quest’anno a Lourdes, se non fosse rimasto fregato da una foratura. Come lui, di atleti con il potenziale per vincere il titolo ce ne sono davvero molti. Grazie a una fortuita combinazione di condizioni fisiche e mentali, feeling con il tracciato e con il mezzo, anche chi abitualmente non si avvicina nemmeno alla top 20 può ambire a un risultato di tale prestigio, perchè le doti tecniche non mancano a nessuno degli atleti che normalmente si qualificano in World Cup.
Tra questi atleti troviamo anche i piloti della Nazionale Italiana, che in questa stagione hanno dimostrato di aver iniziato a concretizzare il duro lavoro che da un paio di anni stanno svolgendo con il CT Vernassa. Un progressivo miglioramento che ha portato Gianluca Vernassa a crescere sino a un importante 27° posto in Val di Sole e Carlo Caire a salire fino al 46° posto, mentre Francesco Colombo ha continuato a piazzarsi stabilmente intorno alla 50ª posizione, concludendo con il miglior piazzamento di stagione in Val di Sole al 43° posto. Lorenzo Suding invece il potenziale per arrivare lì in alto ha già dimostrato di averlo proprio ad Andorra, con un 6° posto in qualifica nel 2013. Purtroppo dopo l’incidente dell’anno scorso deve ancora ritrovare il giusto mood che lo riporti alla forma straordinaria che aveva raggiunto nel 2013. Questo potrebbe accadere proprio ad Andorra, che già una volta si è rivelata una località a lui gradita.
Chiunque vinca questo Campionato del Mondo 2015, ci auguriamo che sappia dare grande spettacolo e farci vivere momenti indimenticabili per la storia del Downhill. Questo devono essere ogni anni i World Champs: la massima espressione della DH che chiude in maniera memorabile una stagione di passione e amore per questo sport. In bocca al lupo a tutti i nostri atleti e le nostre atlete… e che vinca il migliore!
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