Mentre la maggior parte dei lettori è distratta dalla presentazione delle nuove Spectral e Torque, Canyon presenta la terza novità della sua gamma 2018: la nuova Sender in alluminio. Un po’ più in sordina rispetto alla pompa magna delle sorelle di alta gamma, la presentazione della Sender AL rappresenta comunque un’importante novità per il nuovo range di prodotti di Canyon, sia per il fatto di offrire per la prima volta nella sua storia una vera DH pronto gara a prezzi indubbiamente accessibili, che per le ulteriori novità introdotte con questo modello, del tutto simile ma per molti aspetti differente dalla versione in carbonio, la Sender CF che abbiamo testato approfonditamente l’anno scorso.
Il design richiama totalmente quello della sorella in carbonio sia nelle linee che nei dati geometrici. La lega di alluminio utilizzata per il telaio è la 6066 e Canyon afferma di aver raggiunto un elevato standard di robustezza, tale da superare con abbondante margine gli stessi test effettuati sulla Sender CF per affrontare il circuito di UCI DH World Cup.
Lo schema di sospensione genera 200mm di escursione e si basa su un sistema con giunto Horst identico a quello della versione CF ma sulla versione AL sono stati eliminati i link che attivano l’ammortizzatore in modalità pull. L’ammortizzatore viene quindi compresso in modalità push direttamente dal rinvio facente la funzione di fodero alto e la curva di compressione è stata adattata alla linearità dell’ammortizzatore a molla di serie, nello specifico un RockShox Super Deluxe Coil metrico da 250mm di interasse.
La curva di compressione è idealmente suddivisa in 3 fasi, concetto introdotto proprio con la Sender CF e ribadito sia con la Sender AL che con gli ultimi modelli presentati, la Spectral e la Torque. La prima parte, fino alla zona di sag, offre un comportamento sensibile per mantenere il contatto con il terreno assorbendo ogni minima asperità. La seconda parte, quella centrale, è stabile e garantisce una sospensione sostenuta e reattiva. La parte terminale è moderatamente progressiva per contrastare i bottom out permettendo di sfruttare agevolmente tutta la corsa.
Lo schema ricrea il comportamento della versione carbon per quanto concerne le 3 caratteristiche chiave: anti-rise, anti-squat e pedal kick-back. La prima fa riferimento al comportamento della sospensione in frenata, che resta attiva continuando ad assorbire gli urti e le asperità, fornendo grip e aderenza. La seconda e la terza sono in relazione tra loro e Canyon ha cercato il giusto compromesso per garantire la massima stabilità in pedalata riducendo al contempo il pedal kick-back che disturba e stanca le gambe del rider.
Così come sulla Sender CF, anche sulla Sender AL si può intervenire sulle geometrie del telaio. Qui non è prevista la regolazione dell’angolo di sterzo come sulla CF ma si può modificare la lunghezza del carro su due quote, 430mm oppure 446mm, semplicemente invertendo gli inserti dei dropout che reggono il perno ruota e spostando di conseguenza il supporto della pinza freno nella relativa posizione.
Numerosi i dettagli accessori del telaio votati alla protezione del telaio e alla silenziosità della bici. Alcuni sono ripresi dalla versione CF come il lungo parafango posteriore flessibile, la protezione dei foderi bassi in gomma a doppia mescola, sul lato drive per la catena e sul lato non-drive per il tallone. Altri sono novità introdotte con questa nuova serie di modelli, come il guscio sotto al tubo obliquo che funge da protezione e da canalina per il cavo del cambio e la tubazione del freno, oppure la forma del carro che garantisce spazio extra alla catena nella zona limitrofa ai pignoni più piccoli, riducendo al minimo ogni rischio di rumore da sbatacchiamento.
In questo turbinio di presentazioni di nuovi prodotti della casa teutonica regina della vendita diretta, c’è un’ultima novità. Si tratta della gamma di componenti G5 dedicati al gravity: manubri in carbonio e in alluminio e attacchi manubrio sia diretti che tradizionali. Questi prodotti saranno presenti sulla maggior parte degli allestimenti 2018 di Sender, Torque e Stitched e sarà possibile acquistarli singolarmente sul loro sito.
I componenti G5 sono nati dal lavoro incrociato dei test in laboratorio e dalle prove sul campo dei rider del Canyon Factory Racing. Dai dati raccolti nei test di resistenza a rottura che ci ha fornito Canyon, i manubri hanno nettamente superato i più celebri prodotti della concorrenza. Il manubrio in carbonio inoltre si avvantaggia dei controlli con i macchinari CT scanner di Canyon, un macchinario del tutto simile alla TAC del campo medico con il quale l’integrità della struttura del carbonio viene esaminata e approvata. Lo stesso procedimento che Canyon impiega per i suoi telai. Primi e tuttora tra i pochi a utilizzare un simile macchinario nel mondo del ciclismo.
G5 Handlebar CF
G5 Handlebar AL
G5 Stem Direct Mount
G5 Stem Standard
G5 Grips
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