Rompere la catena è un incidente piuttosto comune: ripetute cambiate sotto sforzo, l’impatto della catena su di una roccia, il fango che impastando la trasmissione la fa cadere sono tutte potenziali cause di questo inconveniente.

Se la catena è vecchia ed usurata è preferibile sostituirla, ma se la catena ha pochi km ed è ancora in buone condizioni è possibile ripararla, con ottimi risultati se si segue la corretta procedura.

Catena riparata: più fragile?

Solitamente il principale scetticismo sul riparare la catena riguarda l’affidabilità: la catena riparata risulta davvero più fragile?

Per rispondere alla domanda dobbiamo capire come sono fatti i “pin” o perni. Il pin è un perno attorno a cui si articola la catena ed unisce due semimaglie: una larga ed una stretta.

Il pin si inserisce all’interno della semimaglia esterna, mentre quella interna ruota su di esso. E’ poi protetto da un rullino, che riduce l’usura da sfregamento quando la catena passa su pignoni e corone.

Quello che però a noi interessa è come è ancorato il pin sulla semimaglia esterna: si fissa per interferenza. Una volta inserito il pin, questo viene poi battuto sulle due parti esterne, creando una sbavatura. Questa sbavatura, più grande del foro ricavato sulla semimaglia esterna, impedisce al pin di sfilarsi, anche quando la catena è stressata lateralmente (incroci).

Quando noi sfiliamo il pin per aprire la catena questa sbavatura salta, si stacca in maniera netta (spesso la vediamo addirittura sullo smagliacatena). Il pin diventa quindi perfettamente cilindrico e se non ripristiniamo la sbavatura, è facile che sotto sforzo si sfili causando l’apertura della catena.

Per questo motivo è importante ribattere il pin dopo aver richiuso la catena. L’operazione di ribattitura è molto semplice: dopo averlo appoggiato su un incudine, con un martello di ferro si picchia sul pin, spiattellandolo. Il colpo deve essere dato facendo scivolare il martello sul pin, proprio a creare questo riporto di metallo che fissa in maniera solidale e permanente il pin alla semimaglia esterna, impedendone la fuoriuscita.

Capito questo segreto è possibile smagliare e rimagliare le catene senza comprometterne l’affidabilità e la resistenza.

Lo strumento che si usa per estrarre e reinserire i pin della catena si chiama smagliacatena. E’ uno strumento base che ogni meccanico deve avere in officina.

Molto utili poi sono le pinze per le falsemaglie. Due pinze specifiche che ci permettono di aprire e chiudere le falsemaglie con estrema facilità, anche le Power Lock di Sram.

Danneggiamento della semimaglia esterna

Una delle cause più comuni di rottura è il cedimento della semimaglia esterna. Nella foto qui sopra il cedimento è stato causato dalla fuoriuscita del pin dal lato dx della catena. Lo sforzo della pedalata ha poi causato la rottura definitiva, visto che oramai lavorava solo un lato della catena.

In questo cosa la riparazione è molto semplice: sostituiamo la semimaglia danneggiata con una falsamaglia. Il tutto naturalmente appurato che tutto il resto della catena, soprattutto nei pressi della rottura, sia dritto ed in ordine.

In questo caso non dovremo rimagliare la catena, ma ci limiteremo a rimuovere la semimaglia danneggiata.

Il lavoro è semplice. Posizioniamo nello smagliacatena il pin sano della semimaglia danneggiata e lo estraiamo, avvitando lo strumento.

Ci ritroviamo quindi in questa situazione: la catena presenta due estremità con semimaglie strette.

Non ci resta quindi che ricongiungerle con una falsamaglia.

L’utilizzo di una falsamaglia per riparare questo tipo di rottura è preferibile perchè garantisce un’elevata sicurezza: le falsemaglie sono robuste come le maglie normali ed il loro montaggio è semplicissimo, a prova di errori.

Questa riparazione può essere facilmente effettuata anche sui sentieri: basta avere uno smaglia catena (presente in moltissimi multi tool) ed una falsamaglia nello zaino.

Danneggiamento della semimaglia interna

Questo tipo di danno è in genere causato da una forte torsione della catena, spesso dovuta alla caduta della stessa ed all’attorcigliamento in zona guarnitura o tra pignoni e raggi. E’ frequente sulle catene 12V che sono molto sottili.

In questo caso ci ritroviamo con la semimaglia interna danneggiata, da sostituire. Non possiamo però utilizzare la falsamaglia, in quanto questa può sostituire solo una semimaglia esterna.

Se non vogliamo accorciare la catena, ritrovandoci potenzialmente con una catena troppo corta, dovremo rimuovere la semimaglia interna danneggiata ed una semimaglia esterna adiacente, sostituendole con una maglia nuova. Ricordiamo che la maglia è costituita da due semimaglie: una larga ed una stretta. Di fatto togliamo una maglia danneggiata e ne mettiamo una nuova.

Innanzitutto dobbiamo procurarci un pezzo di catena nuova. Consiglio, quando si monta una catena nuova, di tenere la parte avanzata. E’ preferibile utilizzare la stessa marca e modello di catena presente sulla bici (noi non lo faremo per evidenziare meglio la zona riparata).

Al lavoro!

Dal pezzo di catena nuova dobbiamo rimuovere una maglia.

Per fare questo dobbiamo sfilare quasi completamente un pin, facendolo fuoriuscire con lo smagliacatena in modo che, come nella foto qui sopra, rimanga all’interno della catena una sporgenza di ca 1mm. Questo serve ad agganciare con maggior facilità la semimaglia interna quando rimaglieremo la catena.

Il risultato che otteniamo è quello di una maglia completa pronta all’uso. Notiamo come anche il pin della maglia che andremo ad utilizzare sia stato estratto lasciando il famoso millimetro all’interno.

Dalla catena danneggiata dobbiamo rimuovere una maglia completa, avendo cura di non far fuoriuscire, come spiegato prima, il pin completamente. Ci troviamo nella seguente situazione:

E’ giunto quindi il momento di rimagliare la catena. La procedura è la seguente, che andrà ripetuta due volte visto che sono due le giunzioni che andremo a ripristinare.

Con lo smagliacatena inseriamo completamente il pin fino a che non è a filo con la semimaglia esterna. Dalla parte opposta, il pin fuoriuscirà di qualche decimo di mm.

Posizioniamo il pin sull’incudine in modo che la parte sporgente (lato opposto a quello da cui abbiamo spinto il pin) sia rivolto verso l’alto.

Diamo alcune martellate decise, avendo cura di far scivolare il martello al momento dell’impatto, proprio per ricreare la sbavatura sul pin che abbiamo eliminato durate la smagliatura. Ricordiamoci che dobbiamo battere sul pin, non su altre parti della catena.

Il risultato che otteniamo è quello di un pin leggermente allargato in testa. La maglia potrebbe rimanere bloccata, ovvero il pin che abbiamo inserito potrebbe non ruotare liberamente: è normale.

Ripetiamo l’operazione per l’altro pin: ora la catena risulta chiusa e riparata.

Per ripristinare la scorrevolezza delle parti rimagliate, ci basta semplicemente torcere la catena con le mani, facendola flettere lateralmente. Le semimaglie esterne si allargheranno fino ad incontrare la sbavatura sul pin, lasciando libere quelle interne di ruotare.

Abbiamo quindi finito, non ci resta che rimontare la catena sulla bici.

Come avrete potuto notare questa riparazione deve essere effettuata in officina (servono incudine e martello) e non si può fare sui sentieri.

Come abbiamo visto riparare la catena è piuttosto semplice. Ci basta uno smagliacatena ed un martello ed il gioco è fatto. L’unica accortezza che dobbiamo prestare è di fare attenzione alle prime uscite durante le quali la catena potrebbe rompersi perchè abbiamo sbagliato qualcosa. Superate le prime 2 uscite, se la catena ha tenuto, possiamo stare tranquilli!

Se comunque la catena dovesse aprirsi (succede solo se non si ribatte bene il pin) avremo comunque solo il cedimento della maglia esterna. Ci basta quindi avere con noi smagliacatena e la falsamaglia per sistemare l’inconveniente direttamente sul sentiero. Ricordate: smagliacatena e falsamaglia sempre con voi!

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