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Dopo una dura giornata sui sentieri, in mezzo a fango, sabbia e polvere le nostre bici hanno bisogno di una bella lavata. Sappiamo bene che fango e sporco non vanno d’accordo con le parti in movimento, per cui un’adeguata pulizia (senza esagerare!) è fondamentale per mantenere al meglio la nostra “piccola”.
In commercio esistono centinaia di prodotti per la pulizia della bici e ci sono poi tutta una serie di detergenti generici che hanno nel tempo riscosso un grandissimo successo tra i bikers di tutto il mondo. Uno tra i più conosciuti è sicuramente lo sgrassatore Chante Claire, ma come lo Chante Claire esistono molte marche che vendono prodotti simili.
Si tratta però di prodotti sicuri? Possiamo usarli tranquillamente sulla bici? Vediamo di scoprirlo…
Pulire la bici non è semplice. Lo sporco è tenace, il fango fatica a staccarsi e lascia molti fastidiosi aloni, Per questo motivo siamo continuamente alla ricerca di prodotti sempre più efficaci: meglio funziona il detergente, meno tempo dovremo dedicare a lavare la bici.
Leggendo in rete su blog e forum, uno dei prodotti più utilizzati sono gli sgrassatori, il più famoso dei quali è sicuramente lo Chante Claire Sgrassatore Universale.
Che sia Chante Claire o di un altra marca, questi sgrassatori sono prodotti piuttosto potenti pensati per rimuovere anche lo sporco più ostinato da pavimenti, cucine, forni e piani di cottura. Insomma, se riescono a pulire un forno incrostatato non hanno certo problemi a pulire la catena della nostra bicicletta. Inutile negarlo, funzionano benissimo: una spruzzata ed una spazzolata e la nostra bici viene pulitissima. Poco sforzo, massima resa!
Per questo motivo moltissimi bikers utilizzano questi prodotti non solo per la pulizia della catena e della trasmissione, ma anche per la pulizia di tutta la bici.
Se l’efficacia è fuori discussione, siamo però sicuri che questi sgrassatori non siano troppo aggressivi sulla nostra bicicletta? Vediamo un po’ quali sono gli effetti dannosi di questi prodotti.
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Sulle nostre mountain bike le parti in gomma sono moltissime. A parte gli pneumatici, tutte le guarnizioni e le scheramature di cuscinetti, perni del telaio e delle sospensioni sono in gomma.
Queste guarnizioni, per funzionare correttamente, devono essere morbide. Devono deformarsi ed aderire bene alle varie parti per assicurare la giusta schematura e tenere il grasso o l’olio all’interno e lo sporco all’esterno.
I nostri sgrassatori “da cucina” svolgono purtroppo una forte azione di degrado nei confronti delle parti in gomma, facendole seccare e creando un degrado chimico delle guarnizioni e le tenute perdono di efficienza.
Insomma, specialmente sulle sospensioni, gli sgrassatori non vanno mai usati. I raschiapolvere si degradano rapidamente se si usano questi prodotti e la vita utile della sospensione si riduce.
Il trattamento di anodizzazione è molto utilizzato sulle nostre bici: è più robusto di una normale verniciatura e pesa di meno.
Il risultato di un’utilizzo continuo di questi sgrassatori è che la parti anodizzate si scoloriscono, come se l’anodizzazione venisse dilavata. Un danno estetico, ma anche funzionale perchè l’anodizzazione serve anche a proteggere l’alluminio.
Gli sgrassatori sono pensati per pulire superfici non verniciate come piastrelle, acciaio inox o comunque verniciate con verniciature molto resistenti, come quelle dei forni.
Inutile dire che la verniciatura delle nostre biciclette non è certo pensata per resistere agli agenti corrosivi dei prodotti di pulizia ed ecco che tende a scolorire ed opacizzarsi con l’uso di sgrassatori troppo potenti.
D’altronde non è una novità che se si pulisce una superficie verniciata con lo Chante Claire, questa rimanga opaca. Di solito l’opacità va via con una passata di cera o di un prodotto lucidante, ma è solo un palliativo ed alla lunga la vernice si sbiadisce e perde vivacità in maniera irrecuperabile.
Anche sulle plastiche questi sgrassatori non sono il massimo…
Con un effetto analogo a quello della gomma, anche le plastiche si seccano e perdono elasticità se trattate spesso con questi sgrassatori. Non è infatti un caso che i principali produttori di tendicatena sconsiglino esplicitamente questi prodotti per la pulizia.
Cosa succede? Semplice, le plastiche si induriscono, perdono elasticità e si rompono con estrema facilità.
L’effetto di degrado delle materie plastiche interessa anche la resina epossidica del carbonio, ma in realtà il problema è meno grave di quello che può sembrare.
La resina sulle nostre bici non è mai a vista, ma sempre protetta da uno strato di vernice (che tra le altre cose serve a proteggerla dal degrado dei raggi UV), quindi di fatto lo sgrassatore non va mai a contatto con la resina direttamente.
L’unico problema è però il prodotto che penetra all’interno del telaio o in parti non verniciate, ma si tratta di piccole quantità.
Altro grosso problema dell’uso di prodotti troppo aggressivi per la pulizia della bici è il dilavamento del grasso.
Il grasso sui componenti da bici svolge una duplice funzione. Da un lato serve da lubrificante, per ridurre gli attriti delle parti in movimento. Dall’altro serve come sigillante, per prevenire l’ingresso di acqua e la formazione di ruggine.
A causa della potente azione sgrassante, gli sgrassatori rimuovono il grasso da snodi, movimento centrale, cuscinetti, perni, facilitando l’ingresso di acqua e la formazione di ruggine e la nascita di scricchiolii o cigolii.
Ok, abbiamo capito che questi sgrassatori non vanno per la nostra bici, soprattutto se usati come dergente generico. Allora cosa possiamo usare?
Il consiglio che mi sento di dare è di andare su prodotti specifici per la cura della bicicletta. E’ vero, costano qualcosina di più, ma i risultati sono migliori e soprattutto ci offrono la sicurezza di non danneggiare le parti.
Se proprio vogliamo usare prodotti generici, possiamo usare del normale detersivo per piatti, diluito in acqua in un secchio. E’ un’ottima alternativa low cost e toglie molto bene lo sporco dalla bici.
Per la catena è meglio utilzzare uno sgrassatore a base di solventi, specifico per la rimozione dell’olio di lubrificazione. Questi prodotti non danneggiano le parti che sono comunque progettate per lavorare con idrocarburi ed oli. Ce ne sono di specifici per la bici, oppure di generici per la meccanica. Un qualsiasi ferramenta ci può offrire una vasta scelta.
Insomma, lo Chante Claire va bene per pulire il pavimento, il bancone o gli attrezzi, ma è meglio usarlo il meno possibile sulla bici.
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