Che fine ha fatto la Cannondale Scalpel?

58

La Cannondale Scalpel è stata per diversi lustri una delle bici da cross country più iconiche presenti sul mercato. Vuoi per la forcella Lefty, poi diventata Lefty Ocho, vuoi per il sistema integrato che prevedeva una campanatura della ruota posteriore e una linea catena custom, vuoi per gli innumerevoli aficionados del marchio americano.

L’ultima versione della Scalpel era stata presentata in pieno lockdown Covid, a maggio del 2020. Da allora è calato il silenzio, complice anche una grande ristrutturazione interna seguita dall’acquisizione di Cannondale da parte di Pon, azienda che detiene anche marchi come Santa Cruz, Cervelo, Focus e GT.



.

Eppure sui campi di gara i successi non sono mancati, in campo femminile con Mona Mitterwallner e maschile con Avancini. Nel frattempo la concorrenza però non è stata ferma, e si è fatto un gran parlare di modelli come la nuova Scott Spark, la Trek Supercaliber o la Specialized Epic WC.

A guardare gli altri modelli Cannondale, sembra che sia stata abbandonata la strada dell’unicità e dell’innovazione a tutti i costi. Prendiamo ad esempio la Habit LT: un’ottima trail bike che però non ha soluzioni “Cannondale”: un Horst link su un telaio da un design piuttosto anonimo, soprattutto se lo paragoniamo ad una Jekyll di qualche anno fa.

Quindi cosa sta succedendo in casa Cannondale? Come detto sopra, l’acquisizione di Pon ha causato grandi cambiamenti, ma pian piano è giunta l’ora di vedere questi cambiamenti anche sul modello MTB più importante del marchio americano, la Scalpel. Il 2024 è l’anno delle Olimpiadi, l’appuntamento più importante nella carriera dei cross countristi. Chi non si ricorda del bronzo di Fontana, in sella ad una Cannondale, 12 anni fa a Londra? Sarà dunque l’anno del ritorno della Scalpel?

Qual è la vostra percezione riguardo alla Scalpel: si vede di mendo sui campi di gara rispetto al passato? State aspettando la nuova versione?

Commenti

  1. mircotgm:

    io ho proprio la bici in foto.. la uso in gara con molta soddisfazione anche perchè non ce ne sono molte altre. Provengo da una scott Spark che purtroppo mi era stata rubata.Dalla prima prova mi sono trovato a mio agio come fosse sempre stata la mia bici e questo mi ha aiutato a migliorare anche nelle discese più tecniche. Io la consiglierei a tutti. I problemi per gli standard diversi sono facilmente risolvibili. La lefty ben settata è tanta roba
    Mi incuriosiscono le differenze ed i pro/contro rispetto la spark
  2. Comunque non ci strapperemo i capelli eh, ci sono “un po’” di alternative alla scalpel e se volete una forcella esclusiva c’è sempre la bright !
Storia precedente

Greg Minaar corre per Norco

Storia successiva

Alltricks: i saldi di inizio anno

Gli ultimi articoli in Report e interviste

L’effetto Rapha

Se penso al marchio che più ha rivoluzionato il mercato della bici negli ultimi 20 anni…