La Presolana, per tutti la regina delle Orobie anche se, scherzo del destino, la sua collocazione geografica è nelle prealpi Bergamasche nonostante Lei sia lì, proprio nel mezzo delle Orobie.
Un piccolo angolo di Dolomiti nel cuore della verde Val Seriana e vicino alle città. Sin da piccolo grazie ai miei genitori ho passato le estati a Castione ai piedi della Presolana e, giocoforza, il sogno erotico più eccitante di tutti era poter percorrere i sentieri della Regina con le mie amate ruote grasse. Fin qui tutto bello, tutto romantico ma il pegno da pagare per conoscere e divertirsi con questa donzella sono 700d+ di portage spalmati su diverse salite.
Start a Rusio, piccola frazione di Castione della Presolana dove si imbocca una ripida sterrata che conduce prima a Malga Pozzetto e poi a Malga Campo.
Dalla Malga dove termina la sterrata si imbocca un sentiero molto bello e quasi interamente pedalabile che taglia il fianco della montagna e conduce al Passo Olone a 5 minuti dal Rifugio Olmo dove giungeremo dopo una breve discesa.
Terminata la parte ciclistica della giornata inizia quella alpinistica e le bici prendono spazio sulle nostre spalle in direzione colle degli Agnelli e poi passo di Pozzera. Il sentiero in realtà si rivela pedalabile per un bel tratto lungo un falsopiano sui ghiaioni tipici della zona. L’ultimo tratto per il passo è abbastanza impegnativo ma finalmente si può godere perché da qui inizia la prima discesa di giornata
Il “Calvario” questo è il nome del sentiero che dal Passo di Pozzera conduce al Rifugio Cassinelli ed un sentiero pazzesco per le mtb. Tratti flow si alternano a ghiaioni smossi conditi da passaggi tecnici non sempre facilissimi, insomma una goduria per noi depravati delle due ruote
Birra ristoratrice al rifugio per placare la sete e imbocchiamo un bellissimo single track molto flow che ci porta ai piedi dell’ultima salita di giornata: il colle della Presolana.
Riposizioniamo le bici dove dovrebbero sempre stare e ci incamminiamo per quest’ultima salita mentre il sole pian piano scende. È un momento bellissimo, siamo entusiasti per quello che abbiamo fatto fino adesso e ci pregustiamo l’ultima lunga discesa di giornata.
Il panorama a 360° fa perdere la testa e indirizziamo le ruote verso Malga Presolana. Il sentiero è bello e divertente, guidato e in breve ci porta sulla sterrata dove imbocchiamo la Val dei Mulini, un piccolo Verdon della Bergamasca.
Il sentiero è sempre tecnico e continuo e scende pian piano fino a inoltrarsi in questa piccola e stretta forra saltellando di qua e di là del torrente. Era il punto del giro su cui avevamo più dubbi e invece si sta rivelando la chicca della giornata.
Attraversiamo il torrente per l’ultima volta e ci ritroviamo magicamente alle macchine. Gli occhi sono gonfi di gioia e di adrenalina.
Sembra impossibile ma con la giusta pazienza e il giusto corteggiamento anche le regine ogni tanto si concedono.
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