regolazione delle sospensioni

Cinque errori nella regolazione delle sospensioni

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La regolazione delle sospensioni, questo grande enigma che ha occupato e occupa generazioni di mountain biker. Mi capita ancora di vedere in negozio bici con forcelle ed ammortizzatori regolati malissimo o meglio, non regolati. Non parliamo poi di chi usa una MTB saltuariamente, magari affittandola, che proprio non sa di dover almeno controllare la pressione dell’aria delle sospensioni prima di mettersi in sella.



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Infatti il primo errore di cui parlo nel video è proprio quello di un uso sbagliato della pompa ad alta pressione per regolare le sospensioni ad aria. È fondamentale usarla a sospensione completamente riestesa e non fare prove del sag con pompetta collegata alla valvola. Link a pompetta.

Altro errore comune: regolare il ritorno troppo lento. È vero che in questo modo la forcella o l’ammortizzatore non scalcia, ma nei tratti veloci, con colpi ripetuti, la sospensione non ha il tempo di riestendersi e si finirà ad usare solo la parte finale dell’escursione, con ovvi  problemi di sensibilità e, nel caso della forcella, di un avantreno che sarà troppo basso, con rischio capottamento.

Cosa poi dire dei token? C’è chi non sa bene a cosa servano, quindi per tagliare la testa al toro vi rimando all’articolo dedicato in cui ho spiegato per filo e per segno il loro utilizzo.

Non poteva poi mancare un errore nella regolazione della compressione, tenendola troppo aperta perché così “non mi fanno male le mani“, seguendo il credo comune che la compressione indurisca la sospensione. Non è vero! La compressione (alle basse velocità, se c’è solo 1 pomello) serve di base ad evitare che la forcella o l’ammortizzatore affondi troppo in frenata o sul ripido. Se volete avere più sensibilità ai piccoli urti, dovrete giocare sulla pressione dell’aria, ed eventualmente aggiungere dei token/volume redicer per avere più progressività.

Infine vale la pena ricordare che la taratura delle sospensioni deve venire fatta individualmente a seconda del nostro peso, della nostra bici, del nostro stile di guida e dei sentieri su cui giriamo. Non esiste una regolazione che vada bene per tutti: non quella del pro, e neanche quella dell’amico.

Il motto è: provare, provare, provare! Armatevi di pompetta e pazienza durante i primi giri, fin quando non avete trovato la regolazione perfetta per le vostre esigenze.

In collaborazione con Bike Lab.

 

Commenti

  1. Quanti ne vedo, che controllano la taratura del rebound schiacciando la forcella e accompagnandola con le mani sul manubrio mentre si estende....
  2. ant:

    la frase "del nostro stile di guida e dei sentieri su cui giriamo" faccio fatica a digerirla.
    Anche io, trovato il settaggio corretto non lo cambio più fino al cambio della forca o della bici intera!
  3. Vietto:

    Concordo, l'ho avuto e mi ha risolto la taratura della forca!

    concordo ma non sono sicuro al 100% che il rebound così si corretto, cioè.... con solo il peso della bici anche se la l'anteriore salta un minimo con noi sopra non salterà quasi sicuramente...

    Altra cosa... le regolazione del rebound in base alla pressione, in teoria pressione più alta dovrebbe portare ad un ritorno più veloce, quindi, sempre in teoria, si dovrebbe chiudere.. ma se ci mettiamo sopra il nostro peso la cosa cambia, la pressione della forca è in base al nostro peso, ma sempre il nostro peso rallenta in ritorno della forcella, quindi più peso -> più pressione, ma le cose dovrebbero bilanciarsi a parità di rebound, quindi il rebound dovrebbe essere settato solo in base la proprio stile di guida e non in base alla pressione.
    Ovvio che se a parità di peso del rider se aumento la pressione avrò un ritorno più veloce
    Ho detto infatti che è una base di partenza,
    E comunque il rebound è invece principalmente funzione della pressione utilizzata, tant'è che Rockshox dà indicazioni solo su quello nelle sue app.
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