Come non perdersi usando Komoot

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Quando si gira in posti nuovi è facile perdersi. Spesso questo è dovuto ad una scarsa preparazione dell’itinerario, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per inesperienza perché non si conoscono gli strumenti a disposizione sul web con cui andare a colpo sicuro. Uno di questi è Komoot, una piattaforma internazionale in cui un numero sempre più cospicuo di utenti carica tracce e relative descrizioni.

Disponibile anche in italiano, ieri ho messo alla prova Komoot su un itinerario che non avevo mai percorso. Complice la perfetta giornale tardo-estiva, mi sono dilettato a scoprire un giro molto bello sul Lago Maggiore, presso Ascona: la Corona dei Pinci.


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La scarna descrizione non rende giustizia alla bellezza dell’itinerario, ma una parola riassume bene il tutto: difficile. Sia la salita, che non molla mai, sia la discesa, tecnica con l’eccezione della parte iniziale, richiedono buone doti ciclistiche e una bella gamba.

D’altro canto i panorami sul lago sono fantastici, e l’esposizione a sud della salita la rende calda anche nei mesi autunnali o primaverili. La discesa, invece, è rivolta a nord, ma vi porterà a sudare a causa della sua difficoltà.

Personalmente ho trovato che il modo migliore per seguire l’itinerario di Komoot sia usare l’app creata apposta per il Garmin, scaricabile gratuitamente qui. Uso un Edge 530 durante tutte le mie uscite, e la sincronizzazione fra i tour salvati nel mio account Komoot e il Garmin avviene automaticamente attraverso il telefono, quindi la cosa è molto comoda e immediata.

È possibile anche attivare la navigazione tramite smartphone, visto che Komoot offre un’app gratuita sia per iOS che per Android. Non è neanche necessario tenere il telefono sul manubrio o tirarlo fuori dalla tasca ad ogni bivio, perché è disponibile una navigazione vocale.

La nota amara è che, al di là di una zona gratuita, se si vogliono esplorare regioni nuove sarà necessario acquistare dei pacchetti, oppure passare all’account premium.

Quanto costa komoot?

Il download e l’utilizzo di komoot sono gratuiti. Pianificare un percorso con il Tour Planner di komoot è quindi completamente gratuito, sia da app sia da computer.
Per poter utilizzare l’app komoot in modalità offline e usufruire della voce di navigazione sullo smartphone è necessario acquistare le mappe komoot (lo stesso vale per poter navigare seguendo un percorso komoot tramite un dispositivo di navigazione GPS, come ad esempio Garmin o Wahoo). Di regola è sempre necessario acquistare la mappa n cui si trova il punto di partenza del Tour pianificato.

Le mappe komoot sono acquistabili con pagamento una tantum – paghi una volta e le utilizzi per sempre: € 3,99 per la Regione Singola (attivabile gratuitamente con il primo login), € 8,99 per il Pacchetto Regioni e € 29,99 per il Pacchetto Mondo. Quest’ultima opzione è la più conveniente e contiene le mappe delle regioni di tutto il mondo. Qui maggiori informazioni sui prodotti komoot.
Komoot ha da poco lanciato la versione Premium, un abbonamento annuale che garantisce accesso a numerose funzioni pensate per coloro che si vogliono spingere oltre. Qui maggiori informazioni su Premium.

Komoot.it

 

Commenti

  1. Di mio preferisco ancora Basecamp con le OpenMTB maps. E' più chiara la tipologia di percorso, anche se pure qui capita che qualcuno valuti un path come track e viceversa. Successo diverse volte che il sentiero non esista più o che la presunta traccia vada là dove è impossibile ci sia un passaggio. Ma questo è un problema generalizzato. Altro problemino la questione che le openmtbmaps, così come la cartografia di komoot (e di tanti altri) fa sempre riferimento alla stessa base, per lo più gestita da persone che decidono di dare un contributo. Questo significa che puoi beccarti delle valutazioni o troppo di manica larga o, viceversa, troppo limitanti: qui vicino a casa mia è indicato come "xbk", quindi vietato alle bici, un tratto di strada bianca in mezzo al bosco, che puoi percorrere tranquillamente con una panda 4x4. Oppure ci sono stradine, larghe e ben tenute, assenti dalla cartografia. Sto pensando di contribuire a mia volta per dare una mano ad un progetto interessante.
    In questi casi di solito confronto la mappa open con vecchie cartografie, tipo le CTR (il portale cartografico del Veneto permette di farlo).
  2. come sono vecchio...prima facevo le escursioni con la cartina del CAI oggi il bello è avere tanti di quei soldi che posso pagare per quello che facevo gratis!
    ;-)
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