Avere una piccola officina in cantina, casa o garage è un’esigenza fondamentale per ogni biker. Con pochi attrezzi possiamo risolvere moltissimi problemi alla nostra bicicletta, senza contare i controlli di sicurezza che è meglio fare regolarmente per evitare brutte sorprese.
Le dimensioni e l’equipaggiamento della nostra officina variano a seconda delle nostre esigenze e capacità tecniche: chi è molto esperto avrà bisogno di attrezzi specifici per lavori più complessi, mentre un neofita o un meccanico in erba è inutile che acquisti attrezzatura costosa che poi non sa neppure come usare. Nell’articolo di oggi vedremo quali sono gli attrezzi ed i prodotti indispensabili ad effettuare tutte quelle operazioni di ordinaria manutenzione di livello base, ovvero che non richiedono capacità e conoscenze tecniche particolari e possono essere quindi svolte da qualsiasi rider un minimo capace a mettere le mani sulla propria bicicletta.
Lavorare sulla bicicletta o su qualsiasi componente meccanico richiede uno spazio di lavoro adeguato. Non ci serve chissà quale spazio, ci basta anche solo ricavare anche solo un angolino di 3x3m che dedichiamo ad uso officina.
Lo spazio deve essere ben illuminato, perchè senza luce non si riesce a vedere cosa si sta facendo. Il pavimento deve essere pulito e regolare (per recuperare eventuali pezzi che cadono, anche piccoli). Se abbiamo un pavimento in battuto di cemento, irregolare e molto rovinato o non vogliamo rovinare quello che c’è sotto, con poca spessa possiamo prendere del pvc a bolle da posizionare nella nostra zona lavoro. I colori vivaci sono utili perchè rendono più facile trovare eventuali pezzi caduti durante il lavoro, anche se piccoli. Da Bike Lab abbiamo pavimentato l’officina di rosso per questo motivo.
Avere un tavolo, anche piccolo, o un carrello a disposizione è altresì importante: dove appoggiamo eventuali pezzi che smontiamo? Esistono tavoli pieghevoli che occupano poco spazio oppure possiamo procurarci un piccolo carrello da spostare all’occorrenza.
Se poi abbiamo l’acqua, una griglia di scolo o un tombino per lavare la bici, possiamo ritenerci davvero fortunati!
Attrezzo fondamentale per lavorare sulla bici, il cavalletto è il punto di partenza della nostra officina.
Sul mercato esistono cavalletti per ogni fascia di prezzo, ma la qualità è spesso molto molto bassa se non si va su prodotti semi professionali. Certo, da un lato è eccessivo comprare un cavalletto da negozio e svariate centinaia di euro, ma lasciate stare i prodotti cinesi o di scarsa qualità: sono soldi sprecati, quei cavalletti vanno bene solo per mettere l’olio sulla catena.
Il cavalletto deve essere solido in modo da tenere la bici stabile e fissa mentre ci lavoriamo sopra. Se si muove è un problema, così come se si ribalta appena togliamo una ruota. E’ molto importante valutare che la struttura sia solida e che la ganascia sia ben fatta e soprattutto ben rivestita e protetta, magari con della gomma, in modo che non danneggi la nostra amata bicicletta.
Per chi ha problemi di spazio il cavalletto pieghevole è un’ottima soluzione.
Le chiavi più importanti per la nostra bicicletta, le chiavi a brugola, allen o esagonali non devono mancare.
Le misure necessarie per la manutenzione base sono 1,5-2-3-4-5-6-8-10 e sono quelle che trovate nella maggior parte dei kit in commercio.
Se volete fare un buon acquisto, acquistate delle chiavi a T, se volete spendere meno le chiavi ad L sono sufficienti per un uso domestico, basta che siano almeno di discreta qualità.
Sempre più comuni sulle biciclette moderne, rispetto alla testa esagonale la Torx resiste a sforzi maggiori senza spanarsi.
Le misure più comuni sono la T25, la T10 e la T30, ma personalmente valuterei un kit completo così composto: T9-T10-T15-T20-T25-T30-T40.
Anche se non più tanto diffusi, i cacciavite a stella servono ancora per regolare il cambio mentre quelli a taglio sono multi uso, anche solo per raschiare.
Non servono chissà quali assortimenti, un Philips 1 e 2 ed un paio di cacciavite a taglio di due misure differenti, meglio se piccoli.
Comunemente dette chiavi inglesi, più precisamente si chiamanao chiavi di manovra a forchetta se aperte, combinate se da un lato sono chiuse. http://amzn.to/2y2zMql
Queste chiavi sulla bicicletta servono a pochissimo, solo per lavorare sui mozzi e per lo spurgo ed i raccordi dei freni. Un kit completo tuttavia non deve mancare in nessun garage. Le misure che servono in ambito ciclo sono: 6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-18-19-20-21-22-23-24, le misure superiori servono solo per le sospensioni. Le chiavi combinate sono inutili sulle biciclette.
Non dimentichiamoci poi di una buona chiave a rullino regolabile, da 300 o 250mm.
Se abbiamo una forcella su cui possiamo installare spessori o Token (Fox nuove o Rock Shox), una chiave a bussola adatta a questo lavoro è utile per la taratura ed il tuning della nostra forcella.
La bussola deve essere esagonale completa e sarebbe meglio tornirla per eliminare lo svaso di invito iniziale (ma non è fondamentale). Le misure che ci servono sono 24mm per Rockshox 26, 28 e 32mm per Fox. http://amzn.to/2iw6o55
Il compressore è il miglior amico del biker quando deve montare le gomme tubeless in quando rende più facile il tallonamento. In commercio esistono i cosiddetti tyre boosters, delle bombole che pressurizzate con una pompa a piede normale, permettono di liberare velocemente un grosso volume d’aria e dare quindi “la botta” per far tallonare le gomme tubeless. Funzionano, per carità, ma avere un compressore in garage è utile non solo per gonfiare e tallonare le gomme, ma anche per usare l’aria per soffiare e pulire le varie parti.
La capacità ottimale del compressore che consiglio è 50L, ma anche un 25L può essere sufficiente. Lasciamo stare i compressori senza bombola: sono inutili.
Importante è abbinare al nostro compressore un buon manometro, che ci permetta di gonfiare con precisione le nostre gomme. Dai vari Brico troviamo manometri cinesi imprecisi, ma spendendo qualcosina in più si trovano manometri certificati (più affidabili).
Al manometro dovremo attaccare un raccordo Schrader-Presta.
Non dimentichiamoci poi della pompetta delle sospensioni, indispensabile per tarare forcelle ed ammortizzatori ad aria e controllarne periodicamente la pressione.
Fondamentale per smontare le gomme, un bis o tris di cacciacopertoni non deve mancare
Anche lo smontavalvole Presta non deve mancare in officina: quest’attrezzo è necessario per smontare il core delle valvole presta e tallonare il tubeless oppure iniettare il lattice.
Ovviamente non può mancare la nostra siringa per il lattice, realizzata secondo la guida di questo precedente Tech Corner (link).
Con il termine chimico si intendono tutti quei prodotti che servono a pulire, sgrassare, lubrificare o ingrassare le varie parti della nostra bicicletta.
Quello che ci serve per iniziare è:
Con il tempo poi aggiungeremo magari nuovi prodotti pensati per usi più specifici o con particolari proprietà. Per iniziare però questi 7 sono più che sufficienti.
Ultime ma non meno importanti sono alcune chiavi ed attrezzi specifici per la bicicletta.
Lo smagliacatena è necessario per tagliare la catena. Costa poco ed necessario per tagliare la catena alla lunghezza corretta quando la vogliamo sostituire.
Le pinze falsamaglia sono oramai una necessità con l’introduzione dei Power Lock. Quella ad aprire non deve mancare, quella a chiudere è un “optional” che però torna molto utile.
La chiave cassetta serve a rimuovere il pacco pignoni. Va usata in accoppiamento alla frusta.
Non dimentichiamoci poi della chiave per movimento centrale. La più diffusa è quella Shimano, ma Race Face e E*13 usano chiavi proprietarie. Non dimentichiamoci poi dell’eventuale chiavetta in plastica per rimuovere il tappo delle pedivelle Hollowtech II.
Le tronchesi tranciaguaina sono necessarie per sostituire i cavi e le guaine. Rendono il lavoro molto più semplice e pulito. http://amzn.to/2yHBBJ3
Attrezzo relativamente costoso, la dima per i forcellini è però molto utile per un biker. Serve a raddrizzare un forcellino storto o a controllarne il corretto allineamento. Spesso può salvare l’uscita del giorno dopo!
A seconda della bicicletta che abbiamo e della manualità che possediamo, la chiave dinamometrica può essere un buon alleato nel verificare i serraggi delle varie viti o per evitare di stringere troppo su componenti e materiali delicati (es. carbonio).
La lista degli attrezzi che abbiamo visto non è sicuramente completa per avere un’officina perfettamente attrezzata, ma costituisce il necessario per effettuare quasi tutte le più comuni operazioni di manutenzione e riparazione di livello base. Non abbiamo volutamente citato kit spurgo o attrezzi per lo smontaggio dei mozzi o la centratura delle ruote perchè riteniamo che questi lavori siano adatti a meccanici con conoscenza e capacità tecniche di livello medio o avanzato. Magari parleremo più avanti di come scegliere al meglio questi attrezzi più specifici, destreggiandoci tra marche e modelli.
Con il tempo sicuramente andremo ad aggiungere qualcosa a questa lista, ma questo è il bello del costruirsi la propria officina: non si finisce mai di aggiungere attrezzi o strumenti!
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