Come trasportare la bici in auto

Non tutti i riders hanno la fortuna di abitare ai piedi dei sentieri ed un po’ tutti, vuoi anche per l’insaziabile esigenza di esplorare nuovi posti e nuovi percorsi, sentiamo prima o poi l’esigenza di caricare la nostra bicicletta in auto. Quanti di noi non aspettano altro che il weekend per poter scappare dal gelo e dallo smog delle città per andare a girare su qualche stupendo sentiero immersi nella natura, magari in riva al mare?

Trasportare la bicicletta in auto non è niente di trascendentale: con la giusta attrezzatura e le dovute precauzioni si può trasportare la nostra amata in piena sicurezza e senza danneggiarla.

Il trasporto dentro l’automobile

Portare le biciclette dentro l’automobile è sicuramente il sistema più pratico. In qualsiasi auto (forse a parte Smart e 500 e qualche auto sportiva) ci stanno almeno due persone e due bici. Spesso anche 3: il trucco è solo cercare di capire come ottimizzare al meglio lo spazio.

VANTAGGI

La bicicletta è protetta dalle intemperie (pioggia, sale, moscerini). In inverno il dannoso sale non andrà ad incrostare la nostra bicicletta, prevenendo l’ossidazione dei componenti più delicati (dischi e trasmissione in primis), mentre in estate non ci troveremo il telaio pieno di moscerini. Anche la pioggia non sarà un problema, anche se l’acqua non costituisce un grandissimo pericolo per la nostra mtb, progettata per essere utilizzata anche in condizioni di bagnato.

La bicicletta è protetta in caso di incidente, soprattutto in caso di tamponamento dove le assicurazioni tendono a risarcire il meno possibile quando le biciclette vengono danneggiate sul portabici posteriore.

La bicicletta è protetta dai furti, soprattutto sulle piccole soste (autogrill, rifornimento). Con la bici in auto possiamo andarci a bere la birra di fine giro senza l’assillo di ritrovarci il portabici vuoto. Il furto di bici è molto frequente negli autogrill, fate attenzione!

Si può viaggiare a velocità sostenuta senza correre alcun rischio. L’aerodinamica dell’auto non viene compromessa e non ci dobbiamo fare troppi problemi anche se prendiamo qualche curva un po’ allegramente.

SVANTAGGI

Il principale svantaggio è che gli interni dell’auto si rovinano e sporcano, soprattutto se si gira con il fango. Per prevenire questo problema ci si può dotare di coperte o sacche porta bici.

Bisogna quasi sempre smontare la bici, ovvero rimuovere una o più ruote per farla entrare nell’automobile. A meno di non avere un van o un furgone ovviamente!

Le bici si possono danneggiare se non adeguatamente protette da coperte.

Come non caricare le bici dentro l’auto!

In caso di incidente le bici possono essere pericolose e ferire i passeggeri. E’ sempre consigliabile legare il carico con una cinghia agli appositi agganci nel bagagliaio, soprattutto su viaggi lunghi in autostrada ed evitare che corone, manubri o parti pericolose siano vicino alla testa delle persone.

Consigli e suggerimenti

Ci sono alcune accortezze che ci permettono di trasportare le nostre biciclette in piena tranquillità dentro la nostra auto.

Proteggere gli interni dell’auto

Una protezione in gomma o in alternativa un bel telo in nylon robusto da mettere sul fondo del bagagliaio sono la soluzione migliore per prevenire danni agli interni dell’automobile. Anche se le bici fossero infangate ci basterà tirare fuori il telo e sbatterlo per far cadere residui di terra e sporco.

La sacca delle ruote

Sacca Dimpa dell’Ikea: 5€ spesi bene!

La parte che si sporca di più della nostra bicicletta sono le ruote. Anche se non sta piovendo durante il giro, basta una pozzanghera per riempire di fango i copertoni. Mettere le ruote dentro una sacca è il modo migliore per evitare che sporchino in giro e che graffino le biciclette durante il viaggio.

Se non vogliamo spendere tanti soldi, l’Ikea vende una sacca perfetta per una singola ruota. Si chiama Dimpa ed è in grado di ospitare ruote fino al 27,5″ alla folle cifra di 5€. Per le ruote da 29″ servono invece sacche specifiche.

La spazzola

Una pratica spazzola nel bagagliaio permette di togliere il grosso dello sporco dal telaio della bicicletta che sporcherà meno in giro.

Non dimenticare mai i perni!

Uno degli incidenti più comuni quando si carica la bici nel bagagliaio è quello di lasciare i perni passanti in giro. Una buona regola è quella di, una volta smontata la ruota, rimettere i perni passanti dentro il telaio o la forcella. Una semplice accortezza che ci permette di evitare spiacevoli inconvenienti, come rendersi conto ad inizio giro che il perno è rimasto sul marciapiede di fronte a casa!

Proteggere le bici tra loro

Non è il massimo, ma in mancanza di meglio un pezzo di pluriball previene graffi e danni al telaio durante il trasporto

Caricare le bici senza nessuna protezione tra loro non è la soluzione migliore. Una vecchia coperta o una qualsiasi protezione permette di limitare i danni da trasporto. Ok che la bici va vissuta, ma se la dobbiamo rivendere chi la compra non la vede proprio in questo modo!

I portabici

L’alternativa al trasporto interno della bicicletta è il portabici che consente di portare la bicicletta fuori dalla nostra automobile.

VANTAGGI

Il primo vantaggio del portabici è che non va a togliere spazio interno all’auto, rendendo quindi possibile viaggiare in 3 o 4 in una macchina sola, anche se piccola. Si aumenta insomma la capacità di carico dell’automobile, senza togliere spazio ad eventuali bagagli o passeggeri.

La bicicletta sta fuori e quindi non sporca gli interni, né li rovina. Abbiamo la bici infangata? No problem.e

SVANTAGGI

Il principale problema è che la bici è esposta alle intemperie, come sale ed insetti.

Anche il rischio di furto è particolarmente alto: è opportuno legare la bici durante le piccole soste e non si può lasciare l’auto incustodita con le bici montate per troppo tempo.

Il portabici esterno richiede attenzione nella guida, in particolar modo in curva dove si devono ridurre al minimo i contraccolpi. Anche nei posteggi, soprattutto con le bici dietro, bisogna essere molto cauti per evitare di fare disastri. L’aerodinamica dell’auto viene compromessa ed i consumi aumentano. Non si può andare troppo forte in autostrada.

Ne esistono di diverse tipologie, più o meno adattabili alle diverse automobili.

Portabici da tetto

Il portabici da tetto è il più semplice ed è compatibile con praticamente tutte le automobili. Basta acquistare delle barre portatutto compatibili con il proprio modello di auto ed il portabici si monta in pochi minuti.

Il vantaggio del portabici da tetto è che la bici non esce dalla sagoma e viene fissata saldamente senza bisogno di essere smontata. Di contro la resistenza aerodinamica aumenta e di conseguenza i consumi, bisogna stare attenti nelle curve strette ai contraccolpi laterali e soprattutto ai posteggi interrati.

Poichè è necessario sollevare la bici fino al tetto, il carico e lo scarico della bicicletta richiedono una certa fatica e questa soluzione risulta molto poco pratica su suv, fuoristrada, monovolume ed autovetture alte. E’ invece indicata per le utilitarie molto strette, sulle quali trasportare le bici di traverso è un problema perchè fuoriescono dalla sagoma. Se avete una Ebike, il portabici da tetto risulterà particolarmente scomodo, visto il loro peso.

Portabici da portellone

Il portabici posteriore si fissa sul portellone della propria automobile (o sulla ruota di scorta dei 4×4) ed è uno dei più apprezzato dai bikers.

Il vantaggio principale è la facilità di carico delle biciclette: non è necessario sollevare le biciclette fino sul tetto dell’automobile, spesso basta alzarle un metro da terra. Il carico è quindi molto più semplice e meno faticoso. Inoltre le biciclette sono in coda all’automobile stanno quindi in scia e rovinano meno l’aerodinamica del veicolo, riducendo i consumi.

Il problema principale di questi portabici sono che spesso coprono luce e targa, che devono essere invece sempre visibili. Le bici non devono inoltre fuoriuscire dalla sagoma del veicolo (fino agli specchietti), il che li rende poco adatti ad utilitarie o macchine particolarmente strette (soprattutto con bici moderne o da 29″). E’ inoltre obbligatorio segnalare il carico sporgente con l’apposito cartello che deve essere tutte le volte fissato.

Per chi è interessato a questo prodotto il consiglio è di rivolgersi ad un modello con i binari: le bici stanno più ferme durante il viaggio, si rovinano meno e caricarle/scaricarle diventa molto più rapido e semplice. Verificate sempre la compatibilità con la vostra automobile! Non tutte le auto possono facilmente montare un portabici da portellone.

Portabici da gancio traino

Quello del portabici montato sul gancio traino è sistema più comodo.

Questi portabici si montano e smontano in pochi secondi (basta aprire una leva ed attaccare lo spinotto delle luci), non danneggiano in alcun modo l’automobile e si fissano su un componente estremamente robusto: il gancio traino, solidale al telaio dell’automobile. Il grosso vantaggio rispetto ai modelli da portellone è che hanno la replica di luci e targa e quindi non necessitano del cartello di carico sporgente. Le bici si caricano a ca 50cm da terra, rendendoli adatti anche alle e-bike, per le quali esistono modelli specifici.

L’unico problema di questi portabici è che necessitano del gancio traino, che in italia va omologato con costi non indifferenti se installato dopo l’immatricolazione dell’automobile. Il sistema è però talmente che pratico che sono molti i bikers che, al momento di acquistare un auto nuova, si fanno installare subito il gancio traino solo per poter utilizzare questo tipo di portabici.

Un ultimo consiglio sui portabici: non andate troppo al risparmio! Quando si devono trasportare biciclette molto costose, avere un prodotto sicuro ed affidabile è di fondamentale importanza. I portabici buoni hanno costi elevati, ma permettono di trasportare in sicurezza le nostre biciclette senza danneggiarle. La struttura è più robusta, il fissaggio è più solido e le bici sono in genere ancorate meglio. Verificate sempre la compatibilità con le ruote grasse: non tutti i portabici ospitano agevolmente gomme troppo voluminose.

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