Coronavirus: stop completo allo sport all’aria aperta in Lombardia

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Dopo i disastrosti numeri del contagio comunicati dalla protezione civile alle 18:00, la regione Lombardia ha decretato un ulteriore giro di vite alle attività, fra le quali rientra anche lo sport all’aria aperta. È completamente vietato infatti praticare sport, anche singolarmente, da domani fino al 15 aprile (link).

Ai nostri amici lombardi (e non solo) possiamo solo augurare un veloce risolversi dell’emergenza.


Commenti

  1. amadvance:

    Con la MTB ci va anche bene. Sport all'aria aperta che si possono fare da soli, o mantenendo una certa distanza, non c'è ragione di proibirli. Finita la psicosi, è ragionevole pensare che li permetteranno.

    Tutti gli sport al chiuso, o anche all'aria aperta ma in uno spazio limitato (campo di gioco), non vedo come possano permetterli finché non ci sarà l'immunità di gregge (si spera ottenuta con un vaccino) o il virus decida da solo di mutare in qualcosa di meno pericoloso.

    Ancora peggio per eventi di massa, tipo stadi, palazzetti dello sport, o stipati di gente come aperitivi e discoteche. Rimarrà tutto proibito per lungo tempo.

    Quando si parla di rientro alla normalità a Maggio/Giugno, si dovrebbe intendere come una "nuova normalità" ben diversa a quella passata.
    Senza contare che avremo già dentro di noi una certa avversione (per non dire paura) per i luoghi affollati.
  2. Tc70:

    Scusate la domanda...non ci capisco molto, mi è arrivato un messaggio w.app in cui si chiede di riflettere sul fatto che in Italia e specialmente in Lombardia, di Coronavirus muoiano solo italiani...
    Il primario del reparto di Infettivologia dell'ospedale di Bergamo dice che potrebbe essere genetica:

    Citazione:
    "Probabilmente invece per quanto riguarda l’Africa subsahariana c’è una genetica ridotta suscettibilità all’infezione, probabilmente legata a qualche caratteristica dei recettori o piuttosto a meccanismi di risposta infiammatoria perché sembra che lì non faccia danni e sembra che non li faccia anche nelle comunità che vivono nelle nostre parti che sono state esposte tanto quanto chi è nato e vissuto da sempre in queste regioni."

    Fonte:
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/03/21/qui-a-bergamo-siamo-quasi-tutti-contagiati-e-i-deceduti-in-casa-li-scopriremo-fra-giorni/5744179/
  3. AlfreDoss:

    Senza contare che avremo già dentro di noi una certa avversione (per non dire paura) per i luoghi affollati.
    Quello sicuro, e anche dall abbraccio alla semplice stretta di mano.
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