Anche quest’estate formato magnum è finita: il monsone è arrivato e con lui le piogge torrenziali che rendono difficili le uscite in bicicletta. Ogni tanto ci sono delle pause, ma i sentieri sono fradici e spesso pieni di foglie. Se l’acqua non viene più dal cielo, ci bagna sollevata dalle nostre ruote.
Ecco quindi delle idee su cosa fare durante questi periodi.
“Non esiste il cattivo tempo, ma solo cattivi vestiti“. Questo detto nord europeo mi ha sempre affascinato, anche perché lo trovo piuttosto naìve, oppure adatto alle pianure dove uno non suda quando è coperto da giacche e pantaloni impermeabili. Se vivete nelle vicinanze di una montagna/collina, quando vi vestite come Danny MacAskill in questo video e sta piovendo, non c’è GoreTex o materiale miracoloso che tenga, nel senso che suderete sotto i vestiti quando pedalate in salita, e arriverete in cima fradici comunque.
In ogni caso, questa settimana farò da cavia e vi riferirò come si comportano i vestiti da pioggia di Danny sotto il monsone, cioè la linea Endura MT500 che ci è appena arrivata in test.
Update: qui trovate la nostra prova.
Un’alternativa è cercare un percorso in pianura e rassegnarsi. I più fortunati avranno un bel singletrack nel bosco piatto, gli altri magari opteranno per la bitumiera, mimetizzandosi fra gli stradisti visto che i pelazzi saranno coperti dai pantaloni lunghi. C’è però una terza soluzione: usare una bici elettrica. In salita si riesce a non sudare aumentando l’assistenza e salendo tranquilli. Ci si riesce a coprire completamente di vestiti impermeabili, non bagnandosi, e ci si divertirà in discesa su sentiero.
Ho fatto quest’esperimento lo scorso inverno, quando le temperature erano rigide e non avevo particolarmente voglia di prendere freddo sudando in salita e gelandomi in discesa. Sono uscito quasi vestito da sci, usando una Specialized Kenevo, ho percorso circa 800 metri di dislivello arrivando e sorpassando il limite della neve, e mi sono divertito in discesa sui soliti sentieri. Non mi ricordo di avere avuto freddo neanche ai piedi, a dir la verità, proprio perché ho evitato di sudare.
Fortnite, Battelfield I e Fifa 2019 sono tutti degli ottimi passatempo durante l’inverno, ma vi ritroverete a farvi inesorabilmente battere da qualche 13enne brufoloso mentre voi tentate di svitarvi le dita che annaspavano alla ricerca del tasto giusto sul comando remoto. Se volete vivere qualche momento di gloria in un videogioco, e non ingrassare come dei tacchini seduti sul divano, eccovi Zwift.
A prima vista si tratta dei soliti pallosissimi rulli, in verità pedalate in una realtà virtuale dove i vostri compagni/rivali sono altri disperati come voi che pur di mantenere la forma salgono in sella ad una bici senza ruota posteriore fissando uno schermo e creando una pozza di sudore degna della più grande pozzanghera che potete trovare fuori casa vostra.
Piani di allenamento, gare, ritrovi, challenge, KOM (si anche quelli): Zwift rende dipendenti ed è anche divertente. L’ho usato durante lo scorso inverno e mi sono intrippato nel voler aumentare la mia FTP, facendo sforzi sovraumani quando fuori il tempo era inclemente. Su BDC abbiamo creato una sezione apposita, con tanto di gruppo Discord e incontri domenicali (virtuali). Vi ritroverete in primavera con la migliore forma della vostra vita.
Partendo dal presupposto che, se volete mantenere la forma per andare in bici, non c’è niente come i rulli e Zwift, qualcuno preso dalla disperazione si iscrive in palestra perché vuole diventare un toro come Richie Ride e allo stesso tempo guardare qualche essere umano dell’altro sesso che gli/le ispiri sentimiento e magari stringere qualche relazione che porti a sport supini solitamente gratuiti. Dopo il mese di prova comincerete a sognare le montagne e la bici. Dopo il primo mese a pagamento non ne potrete più di sollevare pesi ma ormai è troppo tardi e vi tocca finire i 6 mesi come da contratto, cosa che non riuscirete a fare. Quindi pagherete e non ci andrete, e molto probabilmente nessuno vi ha neanche messo supini.
Sul nuoto non mi dilungo, se non dicendo che è un bell’allenamento ma difficilmente si trova qualcosa di così alienante: non si può parlare, non si ascolta musica, si fissa una riga bianca e si puzza di cloro. Sugli altri sport vi chiedo di mettere le vostre esperienze nei commenti.
Sci di fondo, sci alpinismo, sci da discesa: bellissimi e un perfetto complemento all’attività estiva in bici. Il problema è che questo articolo riguarda cosa fare quando piove, non quando nevica.
Mi viene sempre in mente questo film quando vedo qualcuno correre nella pioggia.
Di certo lo jogging è anche lui molto allenante, ma le prime volte richiede una dose di masochismo non indifferente, perché muscoli che non sapevate di avere vi faranno male per giorni, e quando questi saranno ok ecco che ginocchia e caviglie grideranno pietà. Questo accade soprattutto a chi arriva allenato da un altro sport come il ciclismo: la condizione fisica c’è e spinge ad esagerare con le prime uscite di corsa.
In ogni caso, consolatevi guardando la maratona di Venezia di ieri con l’acqua alta. Divertentissima.
Ovvero aspettare che smetta di piovere. D’altronde si dice che riposarsi sia così importante come allenarsi.
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