Dalle ceneri

43

Probabilmente il video dell’anno: Nico Vink raida in un bosco distrutto durante un incendio del 2018 nella proprietà dei Boy Scout d’America, nel New Mexico. Alzate il volume perché il sound merita anch’esso.



.

Everything was shot in a controlled setting on private land during the winter in a recently scorched wildfire area. The crew was under the supervision of forestry professionals to ensure everything was executed safely. There wasn’t a single live tree touched throughout our entire production.

 

Commenti

  1. marco:

    Il bosco non stava bruciando, hanno dato alle fiamme piccole parti già carbonizzate solo per il video.
    In ogni caso, immagino ti facciano ribrezzo tutti i film di guerra, di gangster o comunque con qualche morto.
    Nei generi cinematografici che citi, esiste una coerenza narrativa, per la quale quel morto, quel gangster o quella battaglia hanno una logica. Nel caso di specie invece, abbiamo a che fare al limite col genere demenziale, nel quale potrebbe essere coerente che durante un incendio qualcuno invece di spegnerlo, si metta casco, maschera, tuta con protezioni, guanti, scarpe, prepari la borraccia, verifichi la pressione delle gomme e si butti in discesa con la bici
  2. Io lo trovo allo stesso tempo bellissimo ed angosciante.
    Mi dà la stessa sensazione dei filmati dei test termonucleari degli anni '50.
  3. Il video è bellissimo secondo me, girato in maniera esemplare, con tanto gusto e una tecnica disumana.

    Capirei eventuali critiche sul piano estetico, ma cercare di smontarlo a livello etico/ecologista mi pare il solito giro di moralismo che salta fuori a ogni occasione in cui ci si vuole sentire in qualche modo superiori.

    Personalmente le riprese e l'abilità del rider mi fanno godere come un riccio, mentre vedere la devastazione mi fa riflettere sull'importanza di preservare gli ambienti che amo di più, e credo fosse quella l'intenzione della produzione, non solamente urlare "guarda quanto siamo fighi a scendere tra le fiamme".
Storia precedente

La mountain bike senza limiti

Storia successiva

Bici della settimana #362: la Specialized Epic di Ide84

Gli ultimi articoli in News