Lenzerheide resterà nella storia della DH per aver celebrato la prima vittoria di Danny Hart in World Cup. Il campione britannico, dopo aver vinto le qualifiche, si conferma il più veloce del tracciato svizzero segnando il tempo più basso anche nella manche finale, riaccendendo una gara che stava rischiando di diventare poco emozionante a causa della lunga hotseat di Gwin.
Sembra che Hart abbia un feeling particolare con la Svizzera, dato che le due gare più importanti della sua vita le ha vinte proprio in terra elvetica. Ha affrontato il tracciato di Lenzerheide, polveroso, secco e scivoloso, con una sicurezza, precisione e determinazione che hanno davvero ricordato la sua impresa epica della vittoria al mondiale di Champery.
Secondo o terzo a tutti gli intertempi, è riuscito a recuperare più di mezzo secondo solo nel tratto finale, piazzandosi davanti ad Aaron Gwin di un decimo di secondo scarso. Con l’ingente quantità di punti raccolta qui a Lenzerheide, Hart scala la classifica generale dal terzo al secondo posto, piazzandosi davanti a Brosnan con solo 3 punti di vantaggio. Questa la “today’s fastest”, ovvero la bici con la quale Hart ha vinto qui a Lenzerheide. Qui il bike check.
Gwin da parte sua ha condotto una manche impeccabile e sempre in attacco, restando saldo in hot seat per ben 18 posizioni, fino all’arrivo di Hart. La seconda posizione non sembra aver deluso Aaron che comunque ha dato il 100% e conserva un vantaggio superiore ai 200 punti nella Overall.
Greg Minnaar è stato l’unico eccetto Hart a far scricchiolare la hot seat di Gwin, avvicinandosi moltissimo ai suoi intertempi, con un distacco inferiore al decimo di secondo al secondo split. Una run precisa, fluida e priva di errori quella del sudafricano, la cui esperienza difficilmente lo porta a strafare su tracciati così impegnativi. Greg chiude al 3° posto e conserva la sua 4ª posizione in classifica generale.
Remi Thirion torna a piazzarsi a podio conquistando un ottimo 4° posto a poco più di 2 secondi e mezzo di distacco da Hart. Grande prestazione di Connor Fearon che chiude il podio con la sua 5ª posizione. Gli italiani in gara questa volta non riescono a entrare in top 50, anche se per pochissimo: Francesco Colombo conclude 52° e Loris Revelli 53°, mentre Carlo Caire li segue a breve distanza con un 67° posto.
Inarrestabile Rachel Atherton che incrementa il suo record conquistando l’undicesima vittoria di fila in World Cup. Sembra che il secondo posto in qualifica le abbia dato ancora più grinta per vincere anche il round 5 di Lenzerheide e segnare un vantaggio ormai abissale sulle inseguitrici nella classifica generale di coppa. Una discesa veloce ma controllata per non prendere rischi inutili su un tracciato sempre insidioso, sia per le caratteristiche tecniche che per il fondo secco e scivoloso.
Tahnée Seagrave conferma di trovarsi a suo agio su questo tracciato e dopo la vittoria della manche di qualificazione, spinge in finale con una guida aggressiva ed efficace che l’ha portata in seconda posizione, a 7 decimi di distacco dal tempo di Rachel. Tahnée ha rilanciato raramente sui pedali e questo potrebbe esserle costato la vittoria, tuttavia porta a casa un quantitativo di punti sufficiente a scalare una posizione in classifica generale, piazzandosi al 3° posto.
Terza posizione per Myriam Nicole, che rientra dal lungo recupero post infortunio alla clavicola piazzandosi a podio in una classifica femminile sempre più combattuta, con una discesa dove è riuscita a imporre la sua guida aggressiva nei numerosi tratti tecnici del percorso di Lenzerheide. Tracey Hannah era partita bene ma è stata rallentata da una caduta in atterraggio da un salto, chiudendo all’8° posto.
Eleonora Farina è l’atleta azzurra più veloce e chiude al 11° posto. La seguono Alia Marcellini in 15ª posizione e Veronika Widmann in 19ª. Alessia Missiaggia conclude in 2ª posizione della classifica Junior e 25ª assoluta, mentre Beatrice Migliorini è 5ª Junior e 28ª assoluta.
Nella categoria Junior maschile la finale è di dominio di Finn Iles, il giovane campione canadese del team Specialized, che si conferma leader della Overall e grazie ai punti di qualifica e finale aumenta il margine di distacco sugli inseguitori.
Iles stacca di oltre 2 secondi e mezzo Elliot Heap, che grazie a questa seconda posizione sale nella Overall dal 7° al 4° posto. Gaetan Vige chiude in 3ª posizione e mantiene il 2° posto in classifica generale. Federico Monzoni, unico italiano Junior qualificatosi per la finale, ha concluso in 27ª posizione.
Classifiche complete Finali Lenzerheide – Elite Men
Classifiche complete Finali Lenzerheide – Elite Women
Classifiche complete Finali Lenzerheide – Junior Men
World Cup Overall – Elite Men
World Cup Overall – Elite Women
World Cup Overall – Junior Men
Tra il pubblico anche uno spettatore d’eccezione: Loic Bruni, che per la prossima gara dovrebbe rientrare.
Tracey Hannah si sta allenando duramente quest’anno, seguita dal preparatore italiano Alberto Zamperetti, infatti è visibilmente delusa per la caduta in finale, che ha compromesso una gara partita bene.
Rache Atherton segue la discesa di Tahnée Seagrave dalla hot seat. L’espressione al primo intertempo:
L’espressione al quarto intertempo:
…e la tensione che svanisce quando Tahnée passa il traguardo e Rachel si rende conto di aver vinto la sua 11ª World Cup consecutiva.
Suo fratello Gee invece sembra proprio non riuscire a trovare il giusto ritmo quest’anno, a parte un exploit in qualifica a Fort Bill.
Angel Suarez, compagno di Gwin nel YT Mob, ha subìto una brutta caduta nel bosco e Peaty, che scendeva dopo di lui, è stato fermato per non travolgerlo e ha dovuto ripetere la run.
Cibo di strada con spiedini di grilli alla brace.
Intrattenimento con gli alpenhorn, i corni alpini, per celebrare le tradizioni svizzere in attesa della premiazione.
Podio donne colmo di entusiasmo. Ognuna di loro ha un ottimo motivo per festeggiare: Rachel aumenta il record, Tahnée conquista un secondo posto e riesce a impensierire l’imbattibile Atherton e Myriam sale sul podio dopo una lunga assenza per infortunio.
Finn Iles sale sul podio vittorioso, in testa alla classifica generale e con il morale alle stelle.
Anche sul podio uomini è festa vera: Hart vince finalmente la sua prima World Cup, Gwin corre una finale spettacolare e allenta la tensione accumulata dopo essere caduto in qualifica… mentre Minnaar conferma di essere sempre pericoloso e di riuscire sempre a salire a podio, nonostante sia il rider più vecchio del circus, dopo Peaty. Il tappo della bottiglia di Gwin non voleva collaborare e l’americano si è preso una bella lavata prima di riuscire a ricambiare il favore a Danny.
La lavagnetta del team Commençal Riding Addiction, sulla quale sono segnati gli orari dedicati alle prove libere e alla manche finale di ciascuno degli atleti. Ma soprattuto… wide open!
Alla prossima con la WC#6 di Mont-Sainte-Anne.
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