DH WC #4: Vergier guida il dominio francese a Lenzerheide

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A meno di una settimana dall’emozionante mondiale della Val di Sole, la DH torna a coinvolgere con l’avvincente quarta tappa di UCI DH World Cup 2021 che si è corsa oggi a Lenzerheide, sotto un caldo sole di fine estate e su un terreno secco e polveroso che ha aumentato le difficoltà di un tracciato molto completo e tecnico (decisamente poco valorizzato dalle pessime riprese video di questo evento), ricco di tratti ripidi e molto sconnessi, sezioni velocissime, salti enormi, sponde e strutture artificiali. La degna conclusione della parte europea della stagione che quest’anno si è corsa su una serie di tracciati veramente molto impegnativi.



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Loris Vergier si è imposto con una run veramente emozionante che ha tenuto il pubblico sulle spine fino all’ultimo decimo di secondo, impeccabile nella prima metà del tracciato, ha subìto un leggero ritardo al terzo intertempo slittando in terza posizione per poi rimontare con un gran recupero nel tratto finale, conquistando il primo posto di gara e la seconda posizione della overall.

Secondo, ancora una volta battuto dal suo miglior amico, Loïc Bruni che in questa occasione avrebbe effettivamente meritato la vittoria grazie al suo stile ritrovato dopo diverse gare con il caratteristico mix di precisione e potenza.

Terza posizione per Thibaut Daprela, molto bene dopo la pessima prestazione ai mondiali, molto aggressivo ma con qualche errore. I punti di quest’ottima posizione a podio gli consentono di conservare la leadership della classifica generale.

Amaury Pierron in quarta posizione chiude il gruppo di testa, tutto francese, con una run molto combattiva nella quale ha dimostrato tutta la sua determinazione a tornare sul podio, ma è stato rallentato da qualche sbavatura, soprattutto sul finale.

Quinta posizione per Laurie Greenland, sempre più assiduamente presente nelle posizioni di testa. Anche se ancora non è riuscito a concretizzare una vittoria, è piazzato molto bene nella overall con la quarta posizione raggiunta con i punti di questa gara.

Il podio quasi interamente francese fa riflettere su come questa generazione di atleti, tutti provenienti dalla stessa provincia della Francia, sia il frutto del grande lavoro svolto dai veterani della DH francese che hanno tramandato abilità, esperienza e valori ai ragazzini di allora che sono diventati i campioni di oggi.

Il campione del mondo Greg Minnaar non ha aggredito il tracciato come in Val di Sole, probabilmente ancora frastornato dai festeggiamenti per la sua undicesima medaglia mondiale, e si è accontentato di una posizione nelle “retrovie” chiudendo al 19° posto.

Troy Brosnan è caduto nella parte alta del tracciato concludendo al 48° posto. Davide Palazzari, unico atleta italiano in finale, si piazza in 33ª posizione.

La neo eletta campionessa del mondo Myriam Nicole domina la gara femminile con una discesa aggressiva e pulita che le è valsa un vantaggio di oltre due secondi e mezzo. Nell’arco di una settimana ha conquistato sia la maglia iridata che la leadership della classifica generale.

Seconda posizione per Tahnée Seagrave con quella che si può definire la sua migliore run di questa stagione, molto determinata e precisa.

Valentina Höll torna finalmente sul podio con un terzo posto, grazie a una gara controllata e priva di quegli errori che troppo spesso hanno caratterizzato le sue prestazioni nella categoria Elite.

Quarta posizione per Nina Hoffmann che per la prima volta in questa stagione, dopo l’infortunio, ha ritrovato il suo giusto ritmo. Camille Balanche ha dimostrato un’aggressività incredibile che però le è costata qualche errore di troppo e non le ha consentito di fare meglio del quinto posto davanti al pubblico di casa.

Oggi cede anche il comando della classifica generale a Myriam Nicole dopo averle ceduto la maglia iridata domenica scorsa.

Buone le prestazioni delle atlete italiane seppure un po’ distanti dalle posizioni a cui ci hanno abituato ma il tracciato è stato oggettivamente molto impegnativo per la categoria femminile in una gara decisamente combattuta. Veronika Widmann conclude in 10ª posizione ed Eleonora Farina in 11ª.

Conferma per Jackson Goldstone, campione del mondo Junior e stabile in testa alla classifica generale di categoria grazie alla vittoria qui a Lenzerheide. Dietro di lui Pau Menoyo-Busquets in seconda posizione e James MacDermid in terza. Conferma anche per Izabela Yankova nella categoria Junior femminile che vince anche la tappa di Lenzerheide dopo aver conquistato la maglia iridata in Val di Sole e passa in testa nella overall.

Classifiche complete finali Lenzerheide

World Cup overall

Il circuito di UCI DH World Cup tornerà in pista a Snowshoe, Stati Uniti, dal 14 al 18 settembre con una doppia tappa finale che recupererà l’evento annullato di Fort William.

 

Commenti

  1. comunque fan paura a Lenzerheide come organizzazione. Per fare un esempio, l'ultimo drop è stato creato nell'ultima settimana e penso verrà smontato subito anche perché l'atterraggio è sulla strada + parcheggio.

  2. D-Lock:

    Minnaar più che i postumi della sbronza per festeggiare il mondiale aveva i postumi di una botta alla schiena in prova (ogni tanto cade anche lui) e da quel che ha scritto ha avuto anche un non precisato problema meccanico in gara.

    Ciò non toglie che oggi mettersi in mezzo ai francesi era difficilissimo, gli unici costantemente vicini (come scuola) sono gli inglesi.
    Mi era sfuggita la botta alla schiena... ma non credo sia stata quella a rallentarlo e non mi riferivo tanto alla sbronza (quella la prende regolarmente dopo ogni gara, a prescindere dal risultato) quanto al fatto che ha avuto un picco emotivo e che giustamente questa settimana era più rilassato e meno aggressivo sul percorso.
  3. marco:

    il problema meccanico era in prova (anche se lui scrive race, il post è di ieri):

    [HEADING=1]gregminnaar[/HEADING]
    Quali day done here in Lenzerheide. Bit of a mixed bag for me - I was saying last week that I felt like I was 21 whereas today felt like I was going on 50 . After injuring my back during practice, it continued to bother me for the rest of the day and I felt like I struggled to loosen up on the bike. That plus the fact I had a mechanical during my race run is definitely frustrating after such a high last week.

    Obviously coming away with a P13 is not bad considering, but I’m an athlete - I want to push for the top every time I leave the start hut!
    Ah ecco mi ha fregato quel race run. Allora ha solamente corso male.
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