Dhsign HPX: lo stem innovativo dal peso record

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Ricordate lo Hugo, il particolarissimo e innovativo attacco manubrio di Dhsign che ho testato alcuni anni fa? Il marchio artigianale veneto ha superato sé stesso creando lo stem HPX, evoluzione di quell’attacco, basato sulla medesima tecnologia ma affinato per diversi dettagli e, soprattutto, incredibilmente ridotto come peso, tanto da scendere sotto la soglia dei 100 grammi. Riceveremo a breve un HPX da mettere alla prova. In attesa del test, di seguito il comunicato stampa di Dhsign.



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[Comunicato stampa]  –  Dopo la presentazione del nuovo attacco manubrio HPX al Bike Festival di Riva del Garda e recensito come una delle poche vere novità della fiera da alcune riviste del settore, siamo a presentare l’evoluzione definitiva.

Dhsign ha investito sul design, prestazioni, peso e originalità coprendolo con un brevetto appositamente studiato. HPX è una pesante evoluzione del precedente modello Hugo, che sfruttava lo stesso principio ma che aveva forme massicce e pesi decisamente superiori.

Qui abbiamo raggiunto un risultato spettacolare, avvicinandoci ad analoghi stem in carbonio e prestazioni perfettamente in linea con quanto progettato. Dove sta la vera rivoluzione? È chiaro ed è ben visibile: il sistema di fissaggio del manubrio. Lo scopo è togliere tutte quelle solite quattro viti antiestetiche che fissano uno o due collarini al manubrio e riuscire a sviluppare una pressione omogenea sul corpo del manubrio. In special modo di quelli in carbonio che non sempre hanno il diametro perfettamente allineato alle misure canoniche di 31.8 o 35 millimetri e che la cilindricità del corpo non sempre è perfettamente circolare.

La fascia metallica completamente asportabile durante l’installazione, fa sì che non ci sia nessuna limitazione ai manubri di qualunque rise. Altro punto di grande interesse di sicurezza è la pressione esercitata sul corpo manubrio. La fascia in acciaio inox, non essendo monolitica, riesce a adattarsi e premere con pressioni omogenee potendo contare su di una spinta dal basso e con pressioni minori. Cioè non si vengono a formare quelle zone di pressione elevatissime da taglio come sui classici collarini.

Chiarita la particolarità tecnica, facciamo luce su alcuni punti che interessaranno i più sensibili alle questioni pratiche:

  • Peso record di 96g comparabile con un full carbon
  • Disponibile per diametri 31.8 e 35 millimetri
  • Lunghezza di 37 millimetri (unica disponibile per ora)
  • Design pulito e di impatto
  • Colori disponibili: nero, viola, arancio e alluminio raw
  • 100% Made in Italy: interamente realizzato in Veneto
  • Utilizzo di materiali certificati
  • Stupore di avere un cockpit pulitissimo e funzionale
  • Nessuna limitazione per manubri con rise elevati
  • Prezzo di 140€

Prezzi, modelli e caratteristiche dell’intero catalogo li trovate sul sito www.dhsign.it

Commenti

  1. Non mi piace come concetto: lo stem è alla fine quello che tiene tutto il gruppo sterzo a pacco, e qui i morsetti che abbracciano il tubo sterzo sono stati ridotti all'osso, offrendo probabilmente poco attrito con conseguente possibilità di muoversi. Inoltre la parte posteriore priva di collegamento fra i due morsetti fa si che quando si precarica il tappo con le viti dei morsetti allentate, il morsetto superiore viene deformato intraversandosi nella parte posteriore e non può trasmettere allo stem la forza di precarico desiderata. Sono stato comprensibile ?
  2. Ho girato con chi lo ha testato tutta la stagione su bici enduro sia in gara sia in bike park (rider over 100kg, tra l'altro, e con manubrio carbon da 80...), su percorsi Dh ed Enduro Paganella, San Martino di Castrozza, Canazei, Serfauss, La Thuille… mai un problema né di tenuta/rotazione con il manubrio, né tanto meno di tenuta/rotazione su tubo sterzo, e vi assicuro che "...ho visto fare cose che voi…"
    Tornando all'aspetto tecnico e sicurezza reale e non teorico, a me è successo qualche anno fa che si è rotto di netto a metà il coperchietto di un noto e costoso attacco "FR" usato comunemente anche in dh (e per fortuna che stavo solo testando fuori casa la intense di mio figlio appena montata….) ….cedimento dovuto quasi certamente a microdifferenze tra arco del coperchio e diametro del manubrio (un funn da dh di alto livello, non un "nobrand" qualsiasi…), che stringendo le viti probabilmente ha messo in tensione il tutto… problema che tra l'altro su un manubrio in carbonio vi lascio immaginare cosa potrebbe comportare...Con il sistema proposto da Dh sign questo non può succedere.
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