Celebrando il trentennale degli UCI DH World Championships, Mont-Sainte-Anne ha ospitato per la terza volta l’evento iridato su un totale di quattro che si sono disputati in Canada nella storia della MTB. Il lungo e tecnico tracciato della località del Québec si è asciugato completamente dalla pioggia che si è riversata durante le qualifiche di venerdì diventando completamente secco e polveroso, quindi particolarmente impegnativo considerando le alte velocità che si raggiungono in molti tratti parecchio sconnessi. Ed è stata proprio la velocità la protagonista di Mont-Sainte-Anne, con i top rider che hanno dovuto alzare il limite dando veramente il 110% per poter essere competitivi in questa gara incredibilmente serrata.
In questo spettacolo crescente di tecnica e di velocità è stato Loïc Bruni a mettere a segno la run più veloce, conquistando il suo quarto titolo iridato, il terzo consecutivo dal 2017.
Il francese si riconferma quindi campione del mondo grazie a una discesa impeccabile, aggressiva e pulita, frutto di un livello tecnico e di una professionalità davvero ammirevoli.
Medaglia d’argento per Troy Brosnan che, dopo una stagione a occupare costantemente i gradini bassi del podio, ha rasentato la vittoria proprio nell’evento più importante dell’anno.
L’australiano avrebbe decisamente meritato la vittoria con la run aggressiva e spettacolare che ha costruito sezione dopo sezione, con uno stile e una caparbietà che ha ricordato il suo mentore Sam Hill dei tempi d’oro.
Il volto di Amaury Pierron non nascondeva la delusione per il terzo posto ma il giovane francese può essere contento di questa medaglia di bronzo per la quale ha dato il massimo, in una sfida veramente epica.
Medaglia di legno per Danny Hart che ha dimostrato che quando è veramente in forma riesce a stupire ed esaltare la folla anche sulla polvere e non solo sul fango. Quinta posizione invece per Greg Minnaar che è stato il primo ad alzare significativamente il livello della gara, alla veneranda età di 37 anni, ancora incredibilmente competitivo a caccia del suo quarto titolo.
Gara sfortunata per gli azzurri: Davide Palazzari si è dovuto accontentare di un 46° posto a causa di un problema meccanico alla trasmissione mentre stava conducendo una buona run che lo aveva portato al 21° posto all’intertempo precedente al guasto mentre Johannes Von Klebelsberg è stato fermato al 65° posto da una foratura. Loris Revelli invece non ha varcato il cancelletto di partenza della finale a causa di un infortunio durante le prove.
Myriam Nicole veste la sua prima maglia iridata tornando sul duro tracciato di MSA dopo essere stata assente per tutta la stagione a causa di un grave infortunio.
La lunga attesa ha premiato “Pompon” con la vittoria del titolo grazie a una run in netta progressione dove l’atleta francese si è gestita bene giocando al meglio le sue carte con costanza e determinazione, senza commettere errori.
Medaglia d’argento per un’altra atleta che è tornata tra le fettucce qui a Mont-Sainte-Anne dopo una lunga assenza per infortunio, la britannica Tahnée Seagrave, autrice di una run solida e costante, tuttavia distante dalle prestazioni che ha messo in campo durante questa stagione, fino a prima del suo infortunio.
Francese anche la medaglia di bronzo con Marine Cabirou che conferma la sua crescita di questa stagione, chiudendo a 1 secondo e 7 decimi dalla connazionale iridata.
Tracey Hannah è partita bene ma ha subìto un calo nella seconda metà del lungo tracciato canadese, chiudendo in quarta posizione, visibilmente delusa.
Ottima prestazione di Eleonora Farina che conclude al sesto posto mentre Veronika Widmann, sesta fino al secondo intertempo, è stata pesantemente rallentata da due cadute, la prima delle quali decisamente impressionante, chiudendo al 21° posto.
Campione del mondo Junior è l’australiano Kye A’Hern che si aggiudica la maglia iridata con oltre un secondo di vantaggio sul vincitore delle qualifiche di venerdì, il francese Antoine Vidal. Medaglia di bronzo per il kiwi Tuhoto-Ariki Pene. Il francese Thibaut Daprela, dominatore della stagione di World Cup e favorito al titolo, non è riuscito a fare meglio della quinta posizione sull’impegnativo tracciato di Mont-Sainte-Anne.
Poche sorprese invece nella categoria Junior femminile dove la favorita Valentina Höll non ha disatteso le aspettative conquistando la maglia iridata con quasi 13 secondi di vantaggio sulla norvegese Mille Johnset. Terzo posto per Anna Newkirk.
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