Nella gara elite maschile podio sorpresa con Payet, Bruni e Potgieter
Tra le donne Ruchti è una roccia, brava Elisa Canepa 2.a. Quinta la Marcellini
Tra i maschi Marco Milivinti è il miglior azzurro, ma è solo 11°
Questa “iXS European Downhill Cup” valdostana in archivio con successo
Pila e Valle d’Aosta, terra di eccellenze e sorprese. Oggi la “iXS European Downhill Cup” lanciava la sfida della finale dell’unica tappa italiana di questa affollata e spettacolare “Coppa Europa”, ma era anche la… disfatta dei bookmakers, almeno nell’attesa gara elite maschile. Ha vinto il francese Florent Payet, atleta sicuramente di qualità e vincitore del campionato europeo 2008, ma non dato per vincente in questa gara. Ma la Marsigliese oggi ha suonato due volte. Alle sue spalle si è piazzato l’altro transalpino Loic Bruni davanti ad un altro inatteso, il sudafricano Johann Potgieter, terzo dopo una gara da .. coltello tra i denti.
Tra le donne invece c’è stata la conferma di Miriam Ruchti, che non solo vince la gara con un bel bis del 2010 a Pila, ma si riaggiudica matematicamente in anticipo la “iXS European Downhill Cup”. Seconda, come ieri in qualifica, Elisa Canepa, che si avvicina all’elvetica ma “paga” 4” di troppo. Terza l’ecuadoregna Marggraff.
La giornata è stata decisamente intensa, con 350 veloci downhiller sul percorso di 2700 metri con oltre 500 metri di dislivello, che presentava una prima parte molto tecnica ed impegnativa ma che ha riscosso ampi consensi di tutti i partecipanti.
Anche il tempo, dopo aver minacciato pioggia con alcune gocce, è stato accondiscendente, con qualche raggio di sole alternato a qualche nube imbronciata, ma questo non ha fatto desistere le tantissime persone che hanno seguito a bordo pista le evoluzioni dei riders, approfittando anche della cabinovia che saliva fino allo start di Chamolè.
Dire che questa edizione della “iXS European Downhill Cup” ha regalato sorprese è decisamente riduttivo. Tutti gli occhi erano puntati sulla riscossa del leader del torneo Button, ieri solo terzo, ma l’australiano oggi con una discesa ruvida si è fermato al quinto posto.
Autore del 134° tempo ieri, vittima di una scivolata e di una …quasi caduta, Johann Potgieter ha disputato una gara a dir poco perfetta. Sapeva che quella di ieri era una giornata da dimenticare ed è sceso a tutta, …dimenticando i freni, ed è rimasto seduto sulla “hot seat” per parecchio tempo. Man mano che scendevano i migliori (in ordine inverso rispetto ai tempi della qualifica) la sua sedia diventava sempre più bollente. C’è voluto il francese Bruni, ieri 24°, per scollarlo dalla sua posizione di leader, lui che è ancora junior, ma poi è sceso Florent Payet che ha messo tutti d’accordo.
Col podio Payet, Bruni e Potgieter si sono precluse le possibilità di una giornata di festa per gli attesi Button (5°), Pekoll (4°), primo e secondo nel circuito europeo, e Lehikonen (6°) sceso dalla sua Finlandia, dopo aver già dominato in Coppa del Mondo, per centrare il podio.
E gli italiani? Sventolano bandiera bianca, con Suding col polso ancora dolorante a fare da spettatore. Anche oggi il migliore è stato il valtellinese Marco Milivinti che puntava ad entrare nei cinque, sono parole sue dopo l’arrivo, e che dall’incoraggiante 8° posto di ieri è sceso all’11° posto, massacrato dalla fatica. La gara è stata tiratissima, i primi quattro sono dentro un solo secondo, Milivinti 11° è staccato di appena 4” e questo è quello che conta, per lui. Secondo azzurro Andrea Gamenara, 13°.
Tra le donne la svizzera Miriam Ruchti è letteralmente volata su una pista che adora e che ha osannato, soprattutto per la sua tecnicità. Nessun errore per l’elvetica che ha bloccato il cronometro su 5’11”, mentre si consola l’azzurra Elisa Canepa, seconda, a 5”. “Mi sarebbe piaciuto vincere – ha detto la ligure – ma l’importante è che mi sono avvicinata a Miriam, molto più di ieri”.
Meno soddisfatta invece la neo campionessa italiana Alia Marcellini che ha chiuso al quinto posto, ma oggi non si sentiva bene e per lei va bene così, considerando che davanti si è trovata Ruchti e Canepa, ma anche Marggraff e Paulin, atlete decisamente qualificate.
Queste due giornate all’insegna dell’adrenalina sportiva passano agli archivi con successo, il comitato organizzatore guidato da Mauro Grange, Rosario Tropiano e Corrado Herin assieme ai tanti volontari valdostani può guardare al futuro con interesse.
Pila, dal canto suo, si conferma un autentico paradiso per free riders e downhiller, siano essi esperti interpreti di una disciplina gravity che regala grandi emozioni, o semplici neofiti: nel Bike Park di Pila ce n’è davvero per tutti i gusti. Sintesi della gara giovedì 25 agosto alle ore 20.00 su RAI Sport1.
Classifiche:
Elite Men
1 PAYET Florent FRA 4:19.398; 2 BRUNI Loic FRA 4:19.535; 3 POTGIETER Johann RSA 4:19.759; 4 PEKOLL Markus AUT 4:20.257; 5 BUTTON Joshua AUS 4:20.780; 6 LEHIKOINEN Matti FIN 4:20.970; 7 WALLNER Robin SWE 4:21.729; 8 SMITH Joe GBR 4:22.226; 9 FEARON Connor AUS 4:22.320; 10 CUNNINGHAM Ruaridh GBR 4:23.488
Elite Women
1 RUCHTI Miriam SUI 5:11.272; 2 CANEPA Elisa ITA 5:15.881; 3 MARGGRAFF Diana ECU 5:19.811; 4 PAULIN Louise SWE 5:20.409; 5 MARCELLINI Alia ITA 5:20.709; 6 BEEGE Nicole GER 5:22.029; 7 ATKIN Sarah NZL 5:27.350; 8 RUECKNAGEL Harriet GER 5:34.524; 9 TAYLOR Madeline NZL 5:37.974; 10 MUOSER Joanne SUI 5:39.502
Sono iniziati gli sconti del Black Friday, andiamo a vedere alcuni affaroni. Se trovate altri…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…