I nostri lettori più assidui sanno che personalmente sono molto attento al peso delle bici, in particolar modo per quanto riguarda le trail bike per le quali non accetto compromessi: devono offrire prestazioni interessanti sia in salita che in discesa, senza se e senza ma. Per questo motivo ho messo gli occhi sulla ARC8 Essential che combina un peso del telaio molto basso con geometrie aggressive e un sistema di sospensione decisamente particolare nonché un prezzo di listino veramente molto interessante. ARC8 mi ha messo a disposizione un telaio in taglia M che ho montato personalmente, pronto per essere messo alla prova in un test a lungo termine… quindi se avete domande, scrivetele nei commenti.
Precisiamo che sono attento al peso ma non sono un grammomaniaco, quindi la scelta dei componenti non è basata esclusivamente sul risultato della bilancia ma soprattutto sulle prestazioni, senza rinunciare a robustezza e resistenza adeguate alla destinazione d’uso trail e all’utilizzo effettivo che ne faccio, sui tracciati tecnici e tempestati di pietre di Finale. Andiamo a scoprire i componenti grazie ai quali la ARC8 Essential ha fermato l’ago della bilancia a 11,41kg.
Il telaio della Essential è disponibile in due taglie M e L e in taglia M ho rilevato un peso di 1.9130 grammi senza ammortizzatore e serie sterzo. La costruzione è in fibra di carbonio unidirezionale di alta qualità. Per ciò che riguarda le caratteristiche tecniche del telaio della Essential, approfondiremo i dettagli nel suo test dedicato ma in questo articolo di presentazione vale assolutamente la pena spendere qualche riga di testo per descrivere il particolare sistema di sospensione Dual Pivot Suspension che ARC8 ha presentato la scorsa estate sia sulla Essential che sulla Evolve, la sua full da XC. Questo sistema sfrutta la flessione dei foderi del carro al posto di un influcro posteriore… e fin qui nulla di nuovo, ultimamente sono sempre di più i brand che optano per questo sistema che consente un’ottima reattività della sospensione mantenendo molto basso il peso.
La particolarità del Dual Pivot Suspension è il sistema slider, un dettaglio che abbiamo già visto in passato con marchi come AMP e Yeti. ARC8 lo ha reinterpretato con un sistema di sospensione che promette diversi vantaggi che vi potrò confermare una volta che l’avrò messo alla prova. I principali vantaggi, oltre al netto risparmio di peso rispetto all’utilizzo di una biella e dei conseguenti cuscinetti, sono quelli di gestire facilmente la curva di compressione, aumentare la rigidezza strutturale e abbassare drasticamente il rapporto di leva. Quest’ultima caratteristica consente infatti di montare ammortizzatori da ben 230mm di interasse che lavorano a pressioni abbondantemente inferiori e garantiscono quindi maggiore sensibilità. Nello specifico questo telaio monta un Fox Float X Performance da 230x65mm che genera 130mm di corsa alla ruota. Con un ammortizzatore da 230x60mm si ottengono 120mm di escursione. Gli slider utilizzano boccole Norglide e tenute SKF a basso attrito e scorrono su binari in alluminio con anodizzazione dura. Il test a lungo termine rivelerà l’effettiva longevità di questo sistema.
La Essential è progettata per montare forcelle da 140 o da 150mm a discrezione dell’acquirente, anche considerando che il telaio si può montare con 120 o con 130mm di escursione. Le quote geometriche (che trovate in fondo all’articolo) sono rilevate con forcella da 150 ed è proprio la scelta che ho adottato per il mio allestimento con una RockShox Pike Ultimate con idraulica RC2 e offset da 42mm.
SRAM mi ha gentilmente messo a disposizione una trasmissione Eagle AXS XX1 con cambio X01. La coloratissima cassetta Rainbow è da 10-52 denti mentre la corona SL è da 32 denti. La Essential ha una scatola del movimento centrale filettata da 73mm ma la linea catena da 55mm richiede una guarnitura con perno Wide, altrimenti con la tradizionale linea catena da 52mm la corona andrebbe a toccare il carro. La maggior parte dei marchi di bici si sta orientando verso l’opzione da 55mm per poter sfruttare maggiore spazio per un carro più solido. Il forcellino è UDH.
Particolare la scelta dell’attacco della pinza freno che sfrutta lo standard flat mount (FM180) per ridurre l’ingombro e collocarsi precisamente tra i due foderi. Non sono molti i brand che hanno a catalogo pinze con questa opzione di attacco e sono felice che Formula, che mi ha cortesemente fornito un freno Cura flat mount, sia uno di questi, così posso continuare a utilizzare i freni con cui mi trovo meglio. Per chi se lo stesse chiedendo, il peso della pinza è pressoché identico a quello della pinza standard con attacco post mount. Ho montato dischi da 180mm su entrambe le ruote ma, per chi volesse, la Essential può ospitare anche dischi da 200mm utilizzando lo specifico adattatore.
Per il comparto ruote ho scelto di andare sul sicuro con prodotti che conosco bene e che apprezzo per prestazioni e rapporto robustezza/peso. Le ruote sono le ottime Newmen Advanced SL X.A.30, molto leggere, precise e decisamente più robuste di quanto il peso (1.343g complete di nastro e valvole) lasci presagire. Le ho abbinate con i miei copertoni preferiti, i Kenda Pinner Pro con carcassa ATC da circa 1kg l’uno. Hanno un profilo dei tasselli performante sia sul terreno secco che su quello umido, mescola morbida ma sufficientemente durevole e fianchi molto robusti nonostante sia un single ply.
Insieme al telaio, ARC8 mi ha inviato un Faserwerk Baslerstab, il manubrio in carbonio con stem integrato prodotto dalla stessa ARC8 nella sua fabbrica di Taiwan. Larghezza di 800mm, lunghezza virtuale dello stem di 50mm, peso di soli 243 grammi. Avevo richiesto la versione da 35mm ma da ARC8 mi hanno indicato che in realtà il 50mm si percepisce più corto ed è più comparabile alle misure da 35 o 40mm che uso abitualmente. Le geometrie sono particolari, con angoli piuttosto accentuati a cui non sono abituato… sono curioso di capire come mi ci troverò, ve ne parlerò in un test dedicato. Nella foto seguente si nota anche l’ingresso dei cavi nei telaio attraverso la serie sterzo dedicata Acros. Il passaggio è libero all’interno del triangolo anteriore, silenziato da tubi in schiuma forniti con il telaio, mentre all’interno del carro è interamente guidato.
Il reggisella è un BikeYoke Divine da 160mm di escursione, meno fluido del suo “fratello” Revive ma un pelo più leggero a parità di escursione. Sorregge una sella SQlab 612 con rail in carbonio, la versione slim e leggera della 60X Infinergy Active 2.1 di cui ho recentemente pubblicato il test. Come avevo scritto nel test della versione da gravity, una volta provato il concept Ergowave a gradini, difficilmente tornerò su altre selle.
Ora non resta che portare la Essential sui trail per scoprire se con questo peso, queste geometrie e questi componenti, saprà offrire ottime prestazioni sia in salita che in discesa, come mi aspetto da una vera bici da trail. Restate connessi per saperne di più…
Geometrie ARC8 Essential
Dettagli ARC8 Essential
- Telaio in fibra di carbonio unidirezionale
- Formato ruote 29″
- Corsa anteriore da 140 a 150mm
- Corsa posteriore di 130mm (120mm opzionale)
- Interasse ammortizzatore 230x65mm (230x60mm opzionale)
- Battuta mozzo Boost 148×12
- Movimento centrale BSA 73mm
- Passaggio cavi interno al telaio
- Attacco pinza freno FM180
- Attacco portaborraccia
- Attacco porta accessori
- Peso dichiarato del telaio: 1.800 grammi
- Peso rilevato del telaio: 1.9130 grammi in taglia M con perno e collarino, senza ammortizzatore e serie sterzo
- Peso rilevato della bici completa: 11,41kg lattice incluso, senza pedali
- Prezzo: a partire da €2.699 con ammortizzatore e serie sterzo inclusi
altro appunto sulle geo così "estreme", se si vuole la bici un pò reattiva e agile tocca prendere la taglia M ma se sei alto tocca montare un telescopico "lungo" da 170-200.. che però purtroppo "pesa".. a meno che non sei un drago in discesa e te la cavi anche con un tele da 100-120mm..
insomma per dirla schietta sono geo da gente che in discesa ci sa fare, non è di certo una bici "facile".
è solo una supposta :quinonsp: :-|
Molto interessante il manubrio con integrato lo stem!
peccato il passaggio cavi nella serie sterzo che secondo me è totalmente inutile.
Il sistema del foderi per una bici da 140/150 non mi esalta, mi sà tanto di carro xc mentre con escursione del genere vorrei che incassasse bene...ma è da provare
Certo è che partendo con un peso del genere si ha più libertà di sceglirsi i componenti in base al risultato che si vule senza ritrovarsi una Tail bike con il pesa da Dh
Vorrei tanto sapere come si comporta nel lento tecnico e sul pedalato tecnico per giri cicloalpinistici!!