“Il cliente potrà avere l’automobile di tutti i colori che desidera, purché siano neri.”
– Henry Ford
Come mountain biker, tutti noi abbiamo sognato di montarci una bici da soli, anche se nei fatti è abbastanza raro che qualcuno lo faccia. Qualche mese fa abbiamo deciso di assemblarci una “Dream Bike”, mettendo assieme tutti i nostri componenti preferiti per costruire una bicicletta. Una bicicletta da Downhill. Ci è voluto un po’ per recuperare tutto, ma questo è il risultato. Ricorderete che abbiamo provato la Rocky Mountain Maiden questa primavera e ne siamo stati entusiasti: il telaio ha tutte le caratteristiche che servono: è rigido, viti e cuscinetti sono enormi, ha un sacco di regolazioni, linea pulita… e la lista continua. Noi avevamo provato la taglia L, su cui sfortunatamente ci siamo sentiti un po’ stretti. A parte questo e qualche dubbio sul montaggio originale, ci siano innamorati della Maiden e volevamo provare come ci saremmo trovati col solo telaio, in taglia XL.
Fin da subito abbiamo avuto ben chiaro in testa come avremmo voluto montare la bici. Ma comunque c’è voluto del tempo per trovare tutti i componenti giusti nelle taglie giuste e per poi procedere al montaggio. Il nostro scopo NON era quello di fare un esercizio di stile, costruendo una bici da fighetto che fosse più leggera possibile. Volevamo una bici leggera ma ancora pratica e divertente da usare. Niente viti in titanio in posizioni spaventose e niente carta velina! Ad ogni modo, leggete qui sotto i dettagli di ogni componente e del perchè l’abbiamo scelto.
Sospensioni
RockShox Boxxer
Siamo da tempo dei grandi fan della Boxxer. Altri marchi hanno ottimi prodotti e fanno una degna concorrenza, ma con la Boxxer proprio ci sentiamo a casa. È la forcella più leggera sul mercato, le regolazioni sono veloci ed efficaci. Richiede poca manutenzione, che comunque è semplice da fare. E considerando che è molto diffusa, è facile reperire componenti come le tenute e l’olio giusto.
È passato del tempo dall’ultima volta che abbiamo avuto un Vivid su una delle nostre bici, ma ci é sempre piaciuto. In particolare, ci piace il fatto che sia la versione aria che la versione molla del Vivid R2C abbiano la regolazione del ritorno all’inizio ed alla fine dell’escursione. Non la credevamo una regolazione necessaria, ma sono bastati alcuni giri per renderci conto del suo valore.
Abbiamo scelto la versione ad aria. Tra i motivi, il fatto che la sospensione della Maiden era sembrata (a noi almeno) piuttosto lineare, e volevamo aggiungere un po’ di supporto alla parte finale dell’escursione. Quale modo migliore di farlo, se non con un ammortizzatore ad aria?
Ruote e Gomme
e*thirteen LG1 Race Carbon
Queste ruote hanno subito catturato la nostra attenzione quando, su uno dei sentieri su cui giriamo di solito, abbiamo incontrato Aaron Gwin: ne era entusiasta. Qualche mese dopo abbiamo scoperto che aveva usato esattamente le stesse ruote per le prime 3 gare di coppa del mondo. Abbiamo così deciso che le LG1R sarebbero state la nostra prima incursione nel mondo delle ruote da DH in carbonio.
In genere ci piace il feeling smorzato delle ruote in alluminio, ma quelle in carbonio hanno incominciato ad incuriosirci sempre più man mano che la tecnologia delle loro costruzione maturava. Ma ci sono altre cose che ci intrigano, ad esempio il pacco pignoni 9-21 7v integrato. Cos’ha di così speciale? Ad esempio il fatto che il pignone più grande, da 21d, sia il corpetto. Significa che il corpo del mozzo può essere più largo e di conseguenza l’angolo dei raggi più favorevole a costruire una ruota rigida. Le flange, oltre ad essere più distanti, sono anche più alte. Si possono quindi usare raggi più corti per aumentare ancora la rigidità della ruota.
I cerchi sono hookless e con pareti spesse, quindi dovrebbero sopportare i colpi meglio di cerchi simili ma con profilo a J. Hanno anche minor tendenza a perdere aria quando sono montati tubeless. Con 27mm di larghezza interna non sono larghissimi, ma comunque più di alcuni diffusi concorrenti in alluminio. Per finire, siamo innamorati delle valvole. Sembra ridicolo ma sono valvole presta ad alto flusso: non si bloccano facilmente col lattice e rendono molto più facile gonfiare le tubeless con una pompa a mano. Pesano 1885g: non sono le più leggere del mondo, ma essendo le nostre prime ruote da DH in carbonio, ci danno più sicurezza. Anche il prezzo di 1698$ è ragionevole se consideriamo che include pacco pignoni e valvole. E*13 ha anche una ragionevole politica di sostituzione dei pezzi rotti, nel caso qualcosa vada storto.
Schwalbe Magic Mary
I Magic Mary sono per noi i copertoni da DH più versatili. A prima vista sembrano quasi delle gomme chiodate e con quei tasselli alti sembrerebbero più adatte ai fondi bagnati o morbidi, ma ci è bastato qualche giro per convincerci che anche sul compatto, non avevamo mai provato di meglio. Forse per via dei tasselli medi, o grazie ai tagli longitudinali dei tasselli laterali. Vanno bene su bagnato, asciutto, o tutto quello che c’è nel mezzo: non c’è bisogno di cambiare gomme con le condizioni del terreno.
Abbiamo scelto la versione pieghevole Super Gravity con mescola TrailStar. Pesa 1100g in formato 27.5″ ed è quindi tra le più leggere da DH: ad ogni modo negli ultimi 2 anni non abbiamo avuto nessun problema. La mescola TrailStar è morbida ma più duratura di quanto ci si aspetterebbe. Abbiamo anche deciso che proveremo un Rock Razor dietro, per vedere come va. I primi giri che faremo questa estate sono in bike park, e poi è estate, quindi perché no? Ha gli stessi tasselli laterali del Magic Mary ma ha tasselli piccoli al centro, 3 e 4 alternati. Vi terremo aggiornati su come va.
Freni
Avid Code/SRAM Guide Combo
Più passa il tempo e più ci piacciono i freni Guide: niente fading, ottimo feeling della leva. Per DH però volevamo un po’ più potenza, quindi per questa bici abbiamo mescolato le pinze Avid Code R con pompe Guide RSC.
Per quanto riguarda i dischi invece i G2 Cleansweep ci sembra che diano un pizzico di potenza in più: abbiamo scelto questi anche se non sono potenti come i nuovi Centernile. Viti nere in titanio.
Cockpit
Renthal Fatbar Carbon 35 & Integra 35
Il manubrio Renthal è diventato il nostro preferito nel momento in cui è comparso suol mercato. Rise e sweep sono perfetti e non siamo certo gli unici a pensarla così: il Fatbar è probabilmente il manubrio di maggior successo sul mercato DH. E quando Renthal ha lanciato il Fatbar Carbon, lo abbiamo montato subito sulla nostra bici da enduro per un test.
È solo di recente che il marchio britannico ha lanciato modelli da 35mm. Il nuovo Fatbar Carbon 35mm è lungo 800mm e l’abbiamo montato sulla bici con un attacco Integra II direct mount. I morsetti abbracciano bene il manubrio aiutando a ridurre gli stress ed il disegno a 6 viti semplifica ed alleggerisce lo stem. È disponibile in tutte le combinazioni di lunghezza 45mm e 50mm e rise 0 e 10mm. Per la Maiden abbiamo scelto un 45mm x 0mm.
Sensus Prototype Swayze Lite Single Clamp
Quest’anno, alla Sea Otter, mentre curiosavamo un po’ e scroccavamo birra da Cam Zink allo stand YT, abbiamo notato queste nuove manopole sulla sua bici. Le Swayze Lite sono le prime manopole a collarino singolo di Sensus ed hanno un’ondulatura più fitta rispetto alle Swayze
Sono ancora prototipi, ma non ci siamo fatti problemi a importunare Cam finchè non ce ne ha mandato un paio da provare. Ci troviamo benissimo e veramente non vediamo l’ora che arrivino ufficialmente sul mercato. A quanto pare Cam sta lavorando su come migliorare il tappo, o qualcosa di simile… Ma restate connessi e vi aggiorneremo.
Sella Chromag Overture & collarino NQR
Per lungo tempo abbiamo usato una versione economica della WTB Silverado per la DH, dato che la sella è un componente con scarsa aspettativa di vita su una bici da downhill. Di recente abbiamo girato un po’ sulla Overture e ci è veramente piaciuta. E d’altro canto, quando un produttore come Chromag lascia che Brandon Semenuk si disegni la propria sella signature, non può che essere un successo.
In foto non si vede, ma il collarino è un Chromag NQR: essenziale e pulitissimo.
Reggisella Thomson Elite
Non ha bisogno di presentazioni, il reggisella Elite è il perfetto compromesso tra peso e solidità. Il collaudato morsetto a due viti tiene la sella ben fissa e la parte bassa del morsetto è in un pezzo unico col tubo, niente robaccia fatta in due pezzi e incollata.
Trasmissione
SRAM XO1DH 7 velocità
Introducento il gruppo XO1DH, SRAM ha fatto una mossa geniale. È il primo gruppo a 7 velocità specifico per DH e ha risposto alle preghiere di infiniti downhiller. Ci voleva tanto? Per fare un prodotto come si deve sì.
La gabbia è cortissima ed unita alla frizione minimizza gli sballonzolamenti della catena. Anzi, nella maggior parte dei casi rende inutile un guidacatena, anche se noi continuiamo a consigliare almeno un bash per proteggere la corona. La guarnitura XO1 DH carbon ha sopportato stress come questi e ci fidiamo ciecamente di essa. Per finire, la corona è X-Sync, originale e la migliore largo/stretto in commercio. La versione direct mount è comodissima, non ci sono viti di cui preoccuparsi.
Guidacatena e.13 LG1 Race Carbon
Dave Weagle, genio delle sospensioni, non ha inventato il guidacatena, ma lo ha perfezionato molto mentre era coproprietario di e*13.
Sembrano passati secoli da quando usavamo i guidacatena originali di Dave, e da allora questi componenti si sono sviluppati parecchio. E.thirteen/the Hive ora ha sede a Petaluma, California, ed ha un catalogo di componenti enorme. Il LG1 Race è il loro modello top di gamma. La piastra posteriore in composito è leggera e robusta e il disegno modulare permette di montare potenzialmente ogni combinazione di guide superiore ed inferiore, oppure nessuna delle due. Le suddette guide hanno la parte interna in gomma morbida per ridurre al massimo i rumori. Per finire, sui nuovi guidacatena, la guida superiore si può aprire facilmente e in un attimo senza attrezzi… geniale.
DMR Vault Mg Superlight
Sono i nostri pedali flat preferiti. Ci piacciono la forma concava, la posizione dei pin, l’angolo del corpo del pedale, che non si impiglia negli ostacoli. Abbiamo provato i Vault Mag qualche tempo fa ed usato anche i Brendog signature, ma siccome si tratta di una dreambike, perchè non puntare in alto?
I Vault [Mg] Superlight sono il massimo che si possa chiedere. Corpo in magnesio, asse in titanio e pin in alluminio abbassano il peso a 290 grammi per paio. Magari esistono pedali più leggeri in commercio, ma difficilmente li preferiremmo a questi.
Conclusioni
È tutto! Faremo alcuni test singoli sui componenti montati sulla Maiden ma ci vorrà qualche mese prima che finiscano. Grazie per aver letto questo articolo e state connessi per aggiornamenti su questo progetto.
Il peso? Appena sotto i 15 kg, con i pedali.
Un enorme grazie a tutti i seguenti marchi, che ci hanno aiutato a realizzare questo progetto:
Rocky Mountain | SRAM | RockShox | e.thirteen | Renthal | Schwalbe | Sensus | Scott’s Valley Cycle Sport
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