[Dream Bike] Scott Ransom Mullet da 12.7kg

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Mentre nel resto dell’emisfero settentrionale le bici cominciano a trascorrere sempre più tempo in garage, in California l’inverno è la stagione più interessante per girare, costruire sentieri e stare fuori, perché il clima non è più così secco come d’estate (avrete sentito dei devastanti incendi che abbiamo avuto) e i trail hanno più grip, smettendo di essere duri come il marmo grazie all’umidità della stagione.

Ho contattato diverse aziende per montare una bici da sogno, e vi sono riuscito con una Scott Ransom mullet (29″ davanti e 27.5″ dietro) in taglia M che ha fermato l’ago della bilancia sui 12.7 kg!



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Originalmente la Ransom ha 170/170mm di escursione, ma su questa la forcella è una 160mm per venire incontro al cambio di geometria dato dalla ruota da 27.5″. In questo modo l’angolo sterzo è più aperto di soli 0.5°.

Il tubo orizzontale bianco e il resto del telaio nero con i puntini, bianchi anche loro, è molto bello da vedere, ancor più dal vivo.

Su una bici da sogno l’unica trasmissione che mi immaginavo era una SRAM Eagle AXS wireless. Guardate che spettacolo il colore della catena! Nascosto alla vista c’è un movimento centrale Kogel con cuscinetti in ceramica sigillati per resistere agli strapazzi di fango e acqua.

Ruote Crank Brothers Synthesis con mozzi Industry Nine Hydra, gomma Schwalbe Nobby Nic Addix soft. Il cerchio di CB è specifico per il posteriore.

Se poi volete entrare nel dettaglio delle ruote, leggete il nostro test.

Yoshimura è un’azienda che fa marmitte per le moto, ma ultimamente è entrata nel settore ciclo con dei pedali flat fatti in California. Ci hanno mandato un paio dei loro Chilao.

Un cockpit con solo un cavo e due tubi freno. Volevo qualcosa di semplice, e l’ho ottenuto. La forcella è una Fox 36 con offset corto, senza il lock out e il controllo a manubrio, ma con la cartuccia GRIP2.

Il manubrio Syncros Hixon IC SL pesa solo 260 grammi ed è integrato con l’attacco, che sarebbe poi lungo 50mm.

Ho avuto la fortuna di ricevere da TRP i freni serie limitata TRP DH-R EVO Gold. Non vedo l’ora di metterli alla prova.

La pinza dei TRP DH-R EVO. Il colore era destinato alle bici per i campionati del mondo di DH.

Non ho bisogno del lockout da manubrio per i sentieri di casa, così ho cambiato l’ammortizzatore Nude TR EVOL TwinLoc con un DPX2.

Altri piccoli ma importanti dettagli sono il portaborraccia Syncros con porta attrezzi e bomboletta CO2, la sella SDG Oso Radar montata sul reggisella telescopico Highline 7, una Schwalbe Magic Mary all’anteriore e le manopole Sensus Lite.

Grazie a tutte le aziende che mi hanno dato una mano!

 

Commenti

  1. Etien:

    Bella bella bella.. a parte l'ammortizzatore con lo stelo rovesciato che non mi piace molto, ma su quest'ultimo particolare posso anche passarci sopra :)
    E' quella la posizione giusta per l'ammortizzatore: con lo stelo verso il basso è più difficile che tiri dentro aria, e se anche succedesse la bolla salirebbe verso l'alto dove il pistone non arriva, così il funzionamento resta impeccabile perchè il pistone con le lamelle e i passaggi calibrati è sempre immerso in olio.
  2. Riz 73:

    Complimenti gran mezzo ma lo scopo? La Ramson è già stata provata, sospensioni Fox e trasmissione Sram Asx anche , le ruote Crank Brothers e i freni Trp pure e una bici trasformata in mullet già visto con la Gt force...... Forse tutto ciò per i pedali?
    Come vanno i Trp?
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