Dopo aver girato alla grande sulla Devinci Spartan, era ora di rimpiazzare la mia bici da 27.5″ a lunga escursione. A essere completamente onesti, non c’erano molte bici allettanti in quella categoria. Poi Yeti ha presentato la SB165.
Geometrie radicali e uno schema della sospensione posteriore progettato in modo specifico per un ammortizzatore a molla, sono le cose che mi hanno portato verso la mia prima Yeti dopo 25 anni di mountain biking. Ho voluto montare questa bici in modo semplice, per essere la risposta giocosa e divertente quando la mia 29″ da discesa è semplicemente troppo. Il fatto di avere un telescopico RockShox Reverb AXS significa che in un paio di minuti e con due viti posso sostituirlo con un reggisella fisso e una sella cuscinosa. Non ho nemmeno mai utilizzato nulla di Marzocchi ma ho scelto le loro sospensioni per la loro semplicità senza fronzoli e anche per il fatto che hanno qualche segreto al loro interno. La maggior parte del resto della bici comprende componenti che già conosco e che mi sono piaciuti in questi anni.
La rinascita della Marzocchi Bomber Z1 mi ha intrigato. Con solo un registro della compressione senza click ma che arriva al blocco completo della forcella, mi è piaciuta l’idea di montare questa forcella su questa bici. Ci ho montato un perno senza leva dato che la semplicità è il tema di questo allestimento. Al momento posso dire che le componenti interne non sono tutte di serie e per ora il test sta andando bene. Avremo più notizie nei prossimi mesi.
Ho testato una trasmissione SRAM AXS XO1 sull’altra mia bici con grande successo. Per una bici aggressiva da 27.5″, avere la gabbia del cambio 10mm più in alto è una buona cosa. Normalmente utilizzo guarniture XO1 o XX1 ma ho scelto le più massicce Truvativ Descendant per questa bici.
Ho un debole per le geometrie del manubrio Renthal. Dato che voglio che questa bici regga bene gli abusi, ho scelto la versione in alluminio del Fatbar abbinata all’attacco Apex. I freni SRAM Code RSC sono molto appropriati. Ho usato e apprezzato le manopole ODI Longneck V2.1, quindi sono finite su questa bici.
I copertoni Schwalbe Magic Marycon le ruote Roval sono stati montati spesso sulle mie bici. Roval ha aggiornato le Carbon Traverse SL con nippli in ottone e raggi leggermente più spessi, oltre ad aver abbandonato la raggiatura radiale. Mi sono sempre piaciute come feeling di guida e sono incredibilmente leggere considerando quanto sono robuste.
Le ruote includono anche nuovi mozzi con angoli di raggiatura migliorati. La ruota libera gira su un meccanismo interno DT Swiss Star Ratchet 54T.
Niente fronzoli: il Marzocchi Bomber CR ha un circuito idraulico monotubo e 4 regolazioni in meno del Fox DHX2 con lockout. Nonostante sia un prodotto basico, l’ammortizzatore ha superato le mie aspettative sui trail.
170mm di escursione per il RockShox Reverb AXS. Niente cavi, niente spurghi e, come già menzionato, è facile rimpiazzarlo con un reggisella fisso. La sella Specialized Phenom è tra le mie preferite con il giusto livello di imbottitura dove serve e una forma che fa al caso mio.
Lo Switch Infinity è il cuore di tutto ciò. Questa è la prima volta che trascorro del tempo su questo sistema di sospensione e dopo pochi giri sono impressionato e comprendo il motivo della sua buona reputazione.
Passaggi del cavo… solitario.
La leggendaria serie sterzo Chris King non necessita presentazioni. In questo caso si tratta della InSet.
Dopo aver apprezzato il Magic Mary da 2.6″ sulle ruote da 29″, ho optato per lo stesso copertone su questa bici, ma in versione 27.5″. Non me ne sono affatto pentito.
Ultimo ma non ultimo, adoro il tool Specialized SWAT CC che inserisce un multi tool minimale nel cannotto della forcella, integrando uno smagliacatena e una falsa maglia e facendo anche la funzione di tappo per la serie sterzo.
Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a far nascere questa belva…
www.yeticycles.com
www.rovalcomponents.com
www.sram.com
www.marzocchi.com
www.renthal.com
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