DT Swiss compra Trickstuff

58

DT Swiss compra Trickstuff. L’azienda svizzera, specializzata in ruote per mountain bike e bici da corsa, acquisisce Trickstuff GmbH, famosa per i suoi freni dalle alte prestazioni (qui il nostro test) e per i tempi di consegna biblici. Proprio oggi Trickstuff annuncia di chiudere il negozio online per 3 settimane per ottimizzare i processi, visto che la riorganizzazione avvenuta ad inizio 2020 non ha migliorato la situazione consegne, anzi…

L’ormai ex proprietario di Trickstuff, Klaus Liedler, rimane in azienda come direttore. Azienda che continuerà ad operare in maniera indipendente da DT Swiss, anche se gli Svizzeri entreranno nella fase decisionale per quanto riguarda lo sviluppo e la produzione dei prodotti.



.

Trickstuff

Chairman and CEO of DT Swiss, Frank Böckman, said: “With the purchase of Trickstuff GmbH, we want to keep pace with the ever-faster development in our industry and establish a development site in a region with high attractiveness to ambitious cyclists.

“With a highly innovative team that can be characterized as highly motivated, fully committed and with a down-to-earth mentality, Trickstuff has built an excellent reputation amongst passionate cyclists for their unique products. In addition, the company is located in one of the most popular cycling areas in Germany. Over the years, I have cultivated a trusting exchange with Klaus Liedler and learned to appreciate him as a creative and sympathetic discussion partner. In these conversations we also talked about further development prospects of his company. In these discussions, we came to the conclusion that both companies could benefit from working together and decided to integrate Trickstuff into the DT Swiss Group.”

Trickstuff, based in Pfaffenweiler in the Black Forest, has made a name for itself over the last two decades, particularly in the disc brake market.

The brand will benefit from DT Swiss’ expertise in business model development, IT infrastructure, supply chain management and production optimisation.

“For many years, I have had a collegial and friendly exchange with Frank Böckmann, through which we have also repeatedly exchanged ideas about the development and growth opportunities for Trickstuff,” Klaus Liedler, CEO of Trickstuff said. “Together we came to the conclusion that both companies could benefit from a close cooperation.

“We at Trickstuff are very happy to become part of the DT Swiss Group, which opens up great growth opportunities for us as an agile and innovative company. In the future, we want to continue working on sophisticated innovations with our great team and bringing high-quality, durable and easy-to-maintain braking systems to the market. Personally, I am very much looking forward to intensifying the exchange with a whole new range of colleagues in the group.”

 

Commenti

  1. Secondo me faranno un nuovo prodotto con pezzi lavorati da loro e altri made in Asia che gli costa la metà, montati a mano in Germania allo stesso prezzo.
  2. marco:

    c'era la terza soluzione: organizzarsi.
    Perché se hai così tanti ordini da avere tempi di consegna di 12 mesi significa che i soldi entrano, considerando anche i margini altissimi a cui vengono venduti questi freni.

    Ergo, vai dalla banca, ti fai fare una linea di credito, ti organizzi per bene nella produzione e vendita, e nel giro di 1-2 anni sei un'azienda sana e che sta in piedi da sola.

    Qui però si nota la differenza fra l'ingegnere geniale e il manager. Raramente coincidono nella stessa persona.
    Come si dice, facile fare il ricchione con il culo degli altri o in questo caso, facile fare l'imprenditore con gli investimenti degli altri! :loll:

    In un periodo in cui le materie prime costano uno sproposito, l'energia costa uno sproposito, l'acquisto di macchinari costa uno sproposito e hanno tempi di consegna molto lunghi per le piccole aziende... secondo me appoggiarsi ad un'azienda abbastanza grande e strutturata è stata la scelta più sensata.

    Tra l'altro, senza conoscere i dettagli dell'accordo non possiamo neanche giudicare se sia stata una mossa discutibile o un'ottima mossa. :roll:
  3. marco:

    c'era la terza soluzione: organizzarsi.
    Perché se hai così tanti ordini da avere tempi di consegna di 12 mesi significa che i soldi entrano, considerando anche i margini altissimi a cui vengono venduti questi freni.

    Ergo, vai dalla banca, ti fai fare una linea di credito, ti organizzi per bene nella produzione e vendita, e nel giro di 1-2 anni sei un'azienda sana e che sta in piedi da sola.

    Qui però si nota la differenza fra l'ingegnere geniale e il manager. Raramente coincidono nella stessa persona.
    Supporrei che i tempi di consegna siano più che altro legati alle piccole quantità in ordine.
    Vedo oggi aziende con problemi di fornitura con ordini da 3000tonnellate di materia prima su base annuale, figurati loro che ne ordineranno ordini di grandezza inferiori, finiscono in fondo alla lista delle priorità delle fonderie.

    Probabilmente quei 12mesi erano pure ottimistici come tempi, ad oggi impostare una linea di produzione è praticamente utopia. La fai sui concetti di standard di fornitura, poi dopo 1 settimana il metà dei fornitori inizia a chiamarti la "Forza maggiore" (perchè l'altra metà te la chiama a 2gg dalla consegna) sui contratti di fornitura e tu ti ritrovi con una linea produttiva in cui in diversi punti mancano i componenti e fisicamente non puoi mandare fuori neanche un prodotto che sia uno.

    Per le piccole aziende questo periodo è letteralmente un incubo dal punto di vista della logistica
Storia precedente

Come fissare la bici al cavalletto senza rompere il telaio

Storia successiva

Aria contro molla: Fox Float X vs DHX

Gli ultimi articoli in News