Siamo quattro biker e questa è la nostra avventura. Ci siamo incontrati nel 2018 e per qualche strano motivo, pur venendo da esperienze diverse, cercavamo nel MTB una solo cosa: avventure che nelle menti di molti ciclisti “normali” non vengono neanche pensate. Oramai per chi ci conosce siamo i “biker disagiati”, perché riteniamo che sotto i 3000 metri di dislivello non sia un giro, ma scarico. Pedaliamo tutti bici da enduro e ci piacciono le discese toste!
J da sempre è la guida del gruppo, ama tracciare e disegnare i giri. Farne è il discesista e ha uno stile da paura. Peru è uno snowboarder che a tempo perso va in bici, ma quasi tutti quelli che sfidano la sua malefica sfrullata in salita risultano dei ciambellani. Gallo è la costanza, lui veramente è il più grande macinatore di km e dislivello che conosco.
Giriamo spesso insieme, ogni anno studiamo un’impresa: nel 2018 una bella gita di 3 giorni in autonomia sull’Appenino, nel 2019 una 24h sempre in autonomia sul nostro Appennino, il 2020 anno pandemico caratterizzato da gite toste in giornata.
Quest’anno, reduci dal primo anno pandemico dove non si era potuto fare niente degno di nota, J ha avuto l’idea di tentare qualcosa non di semplicemente epico, ma ha proposto di riscrivere il concetto di endurance fatto su percorsi da enduro: 2021 obbiettivo Everesting.
J legge il regolamento, ma non sembra essere valido percorrere un’anello composto da una salita pedalabile e una discesa che è a tutti gli effetti una prova speciale da gara di enduro, quindi chiama Fabrizio di Everesting Italy, gli spiega la situazione e lui ci viene in contro facendo un regolamento ad hoc per la nostra impresa, capendo che non è uno stratagemma per semplificare, ma anzi, il tutto viene reso nettamente più impegnativo.
Dopo la necessaria introduzione, partiamo con l’impresa vera e propria.
Ritrovo venerdì 21 maggio al camping Ridolla a Premilcuore. Il Peru mette a disposizione il suo camper come base logistica.
Cena e poi a letto presto. Ore 4 sveglia, ore 4.55 in sella. Si parte. La gita prevede 21 volte il passo della Valbura e 21 volte la ps Pistino. Chi la conosce sa che la discesa non è proprio una ps flow, è come ci piace chiamarla qui da noi un “flow romagnolo”. Noi normalmente facciamo solo giri ad anello, facciamo di tutto per non incrociare mai la stessa strada e quindi in totale autonomia per tutta la durata dell’uscita.
L’organizzazione stavolta è diversa: macchina parcheggiata a fine discesa, per avere a portata di mano acqua e cibo. Questo ci permette di girare più leggeri, solo borraccia e al massimo una barretta. Prima salita al buio, ma prima discesa all’alba. Non c’è molto da raccontare, una salita, una discesa e al massimo cinque minuti di pausa per riempire borraccia e un boccone al volo. Una pausa di 20 minuti l’abbiamo fatta, aumentando la frequenza, dopo 6-5-4-3 giri. Tanti amici sono passati per fare una salita insieme o semplicemente per un saluto, Mattia di Premilcuore ci ha portato una bibita fresca a metà pomeriggio e il caffè la sera, gesti semplici che per noi sono stati fondamentali. Grazie!
Gli ultimi 6 giri son stati al buio e quindi molto duri, soprattutto per la discesa, ma il pedalare compatti ci ha permesso di affrontare le difficoltà, a pochi metri dalla cima abbiamo superato anche noi un duro Hillary Step, ma ci ha fatto crescere, di nuovo insieme. Quando alle 5.30 abbiamo conquistato per la 21esima volta la cima del Pistino (il nostro tetto del mondo), dopo oltre 24 ore passate a pedalare, ridere scherzare e soffrire, la gioia era tanta, ma abbiamo rimandato i festeggiamenti perché l’impresa vera a quel punto era arrivare in fondo alla discesa con le nostre teste non erano più lucide. Siamo stati bravi, ci siamo riusciti.
Arrivati in fondo facciamo qualche metro di dislivello extra per vedere scritto sul Garmin 9.000 metri, mentre Gallo tira fuori tutta la sua grinta e forza mentale e decide di provare a fare 10k, da solo. E ci riesce. Per questioni di sicurezza, ha preferito fare la discesa su asfalto, ma pensare che ha pedalato quasi altre 3 ore veramente ci fa pensare sia un eroe!
Mirko94, Mirko Farneti (Baldoni Gravity Team su Specialized Stumpjumper)
Gallo alias Luca Galeotti (Bad School Team su Santa Cruz Nomad)
Jack11, il J alias Jacopo Gentili (Bike Innovation Team su Orbea Occam)
Peru alias Giacomo Perugini (Bad School Team su Trek Remedy)
Location: Premilcuore, salita passo della Valbura (Valico del Manzo), discesa Pistino. 425m dsl su 8,87 km per giro da ripetere 21 volte. Dati su Strava.
Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per…
Settimana di brutte notizie dal mondo ciclo: dopo GT e Rocky Mountain, questa volta tocca…
A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team…
Qual è la mountain bike dell'anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione:…
Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l'azienda canadese oggi ha…
Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una "pausa" nel rilascio di nuovi…