Enduro Test 2011: giorno 3 + criteri di valutazione

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Altra giornata trascorsa sui sentieri del finalese a provare le enduro. Oggi biker_simone è venuto a darci una mano per il test. Abbiamo ancora prevalentemente girato in discesa, prevedendo di dedicare gli ultimi 2 giorni del test alle salite. Rispondo a qualche domanda sparsa: sulle bici usiamo i nostri pedali, il resto è il materiale messoci a disposizione dalle case, tranne qualche reggisella telescopico necessario per andare sicuri in discesa con Giant e  Trek. Le bici sono tutte di taglia M. Sulla Commencale Meta 6, che abbiamo cominciato ad usare solo oggi per il problema dell’adattatore per settare le sospensioni Marzocchi, abbiamo avuto la brutta sorpresa di aver trovato un ammortizzatore che non si estende del tutto (190mm contro i 200 dichiarati) e dal comportamento decisamente legnoso. Potete  comunque leggere le impressioni dei tester qui sotto.



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Intanto vi mostriamo i criteri di valutazione per le bici da enduro. Si tratta di 16 voci avvinate ciascuna ad un coefficiente di importanza che varia a seconda della tipologia di bici (enduro, all mountain, corsso country, downhill). In questo caso i coefficienti sono stati pensati per mountain bike da enduro, quindi bici pedalabili in salita ma divertenti e sicure in discesa. Ad ogni bici viene dato un voto da 1 a 10, questo viene poi moltiplicato per il coefficiente. La somma dei voti “tarati” dà il voto totale alla bici per tester. La media dei voti dei tester stabilisce alla fine quale bici avrà il punteggio più alto. I coefficienti possono ancora venire modificati, ne stiamo discutendo.

Qualità generale (cura dettagli, finiture, ecc)    0.9
Salita    0.9
Salita tecnica    0.9
Discesa veloce (stile DH)    1.2
Discesa tecnica (sgratt)    1.2
Salti/drop    1
Agilità/comportamento sullo stretto    0.9
Tubo sella affondabile?    1
Posizione in sella    1
Discesa scorrevole /guidata (rilanci, agilità)    1
Freni    1.2
Sospensione anteriore    1.4
Sospensione posteriore    1.4
Gomme    0.5
Rapporto qualità/prezzo    0.6
Estetica    0.5

Ibis Mojo HD
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Muldox: Bici reattiva, ottima nei rilanci e nel “guidato”. Buono anche il comportamento della sospensione posteriore, progressiva al punto giusto e ben personalizzabile grazie al DHX. Un comportamento che in generale mi ha ricordato quello della Lapierre provata ieri, mentre a livello di componentistica avrei preferito uno stem un po’ piu’ corto.

Schadrak: Bici molto scattante e reattiva, ottima nei cambi di direzione nel guidato. Nei tratti lisci è ottima, mentre nello scassato patisce un pò (questo in parte a causa delle sospensioni tarate rigide). Secondo me è un ottima bici da utilizzare in salita grazie alle sospensioni (Fox TALAS 36 RLC e Fox DHX air 5)

MDE Damper Sx
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Schadrak: Inizialmente mi sembrava goffa, ma poi quando siamo tornati sul sentiero che utilizziamo come riferimento, mi son reso conto che non lo era cosi tanto. Purtroppo, in quei pochi salti presenti nel percorso di riferimento, la forcella (una lyric coil RCDH) andava a fine corsa spesso e volentieri, per fortuna solo una volta il fine corsa è stato abbastanza violento da sentire sul manubrio. Nonostante ciò posso definirla un ottima bici.

Diretur: la Damper sx è diventata una delle mie favorite fra le bici testate dopo pochi chilometri. Carro posteriore sensibile (anche grazie al Vivid Air), forcella a molla che per il mio peso risponde anche alle più piccole asperità, freni mordenti e il funzionale reggisella telescopico Reverb. La bici è agile e sopratuttto stabile sul veloce. Piace!

Trek Scratch Air 8.0
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Diretur: torno sulla Scratch dopo un giorno di pausa. La sua agilità mi sorprende ogni volta, l’ammortizzatore è un po’ strano: deve venire pompato a 200 PSI per non andare a fondo corsa, forse ha dei problemi. La Scratch è un giocattolino, deve però confermare la sua polivalenza anche in salita.

Emmetre: sin dai primi metri ci si sente a proprio agio, è ok come posizione di guida, geometria e sospensioni. Le gomme Bontrager sono un po’ eccessive come sezione e perde un po’ di agilità mentre la focella da 180mm è un po’ troppo lunga, meglio il 160mm originale.

Lapierre Spicy 516
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Danybiker88: è stato subito amore a prima vista. Una bici scattante, leggera e reattiva, una vera arma specialmente in ottica race. Subito salito in sella mi ci sono trovato bene, merito anche id una posizione in sella abbastanza azzeccata. Discrete le gomme, un po leggerine e poco aggressive (carcassa debole e tasselli molli) specialmente se si vuole spingere un po.

Biker_simone: Lapierre: Una valida bici con cui correre gare di enduro; la Spicy è facile da rilanciare, agile e veloce in curva. Soffre un pò quando il terreno si fa ripido o molto scassato. La pedalabilità in salita è paragonabile a quella di molte bici allmountain con meno escursione. Il montaggio è adeguato alla tipologia di bici tranne per l’accoppiata manubrio/attacco che sono un pò troppo xc e le gomme non eccellenti sui terreni più cattivi.

Commencal Meta 6
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Emmetre: leggera e scattante tipo la Ibis, è montata per essere il piu’ veloce possibile. La forcella Marzocchi è una lieta sorpresa nelle discese piu’ scassate: cosi’ sensibile all’inizio e poi bella progressiva ti invita a mollare. Un angolo di sterzo piu’ aperto ne migliorerebbe il comportamento nel veloce.

Muldox: estremamente agile nello stretto, non mi sono pero’ trovato molto bene con le sospensioni. L’ammortizzatore, in particolare, ha dei problemi e non si riestende totalmente, il che significa geometrie falsate e travel ridotto (e sullo sconnesso si sente!)

Liteville 601
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Biker_simone: La 601 è una bici da freeride tutto fare nel vero senso della parola: in discesa è un vero tritasassi che non teme nulla. Nello stretto o in curva richiede una guida un poco più attiva rispetto a bici più agili. Per questo viene in aiuto anche la possibilità di variare le geometrie, per adattarle al proprio stile di guida o al tipo di sentiero che si affronta. Il telaio è di qualità elevatissima e i componenti montati non stonano certo.

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