Durante l’ultimo giorno della comparativa di 15 bici da enduro ogni tester ha scelto una bici con cui girare su alcuni sentieri storici di Punta Ala, quale il Rock-oh e il 301. Si è trattato di risalite meccanizzate grazie al servizio offerto da Bagnoli Bike. Non si trattava per forza della bici preferita in assoluto da ciascuno, ma di quella che si voleva provare più a fondo anche in un ambito più gravity. Personalmente, se qualcuno mi chiedesse quale delle 15 bici in test comprerei, la mia scelta ricadrebbe sulla Specialized Enduro Expert Carbon 650b. I motivi potete trovarli nel test che ho pubblicato poche settimane fa.
Per la giornata con shuttle però ho preferito prendere su la YT Capra, anche per non ripetermi sulla stessa bici di cui avevo scritto recentemente. Anche sulla Capra abbiamo pubblicato un test qualche mese fa, e vi rimando a quello per i dettagli su quote geometriche e allestimento.
La Capra si sente particolarmente a suo agio in discesa, questo il motivo per cui l’ho scelta, anche grazie alle due favolose sospensioni Bos, di serie nella versione Pro (venduta per 3.999 Euro solo online sul sito YT). Bardatomi con ginocchiere e casco integrale, mi sono “scaldato” insieme agli altri tester su un Rock-Oh piuttosto malandato a causa delle intemperie.
Il sentiero inizia con un lungo traverso pedalato. Colgo l’occasione per ribadire che la Capra non è una cattiva arrampicatrice, anzi. I giorni precedenti l’avevo pedalata sul ripido sentiero che porta in cima alle colline che sovrastano Cala Violina, e ne avevo apprezzato la relativa leggerezza di 13.18 kg (senza pedali), unita ad un efficace chiusura della compressione dell’ammo Bos Kirk. Certo, quando al ripido si unisce il tecnico, l’angolo sterzo molto aperto di 65.3° non aiuta e si deve fare molta più fatica per rimanere in sella rispetto ad altre bici. Se vi chiedete perché abbia preso meno punti della vincitrice del test, la GT Sanction ha dalla sua quel semplice quanto utilissimo comando remoto che chiude il Fox Float X, aiutando molto il rider negli strappi e nei rilanci.
Quando però la gravità diventa nostra amica, inizia il bello. Più si va veloci e più il terreno è scassato, più si apprezzano le qualità della Capra. La bici si mangia via praticamente ogni cosa, anche grazie alla grande sensibilità delle sospensioni, molto sostenute nella corsa, evitando insaccamenti che ne ridurrebbero i millimetri di travel effettivamente utilizzato.
Non mi ha entusiasmato per l’agilità: qui ho preferito mezzi quali la Transition Patrol 1, la Cube Stereo e la Specialized Enduro 650b, e neanche nei rilanci. I 170mm di escursione sono una manna sul tecnico, ma se si devono pedalare ad ammo aperto sono “faticosi”.
Sul veloce scorrevole, come sul sentiero 301, mi è piaciuta, visto che sono riuscito a girarla piuttosto con scioltezza, anche per il manubrio che, malgrado i suoi 30mm di rise, resta piuttosto basso, facilitando lo spostamento del peso del rider verso l’anteriore e quindi la pressione dell’anteriore per far andare la bici dove si vuole.
La comprerei?
Per 3.999 Euro è praticamente impossibile trovare una bici nuova, in carbonio, montata così. La comprerei se fossi fissato con il gravity e cercassi una bici da usare prevalentemente in discesa. È quasi oltre l’utilizzo “enduro” classico. Anche per le gare è quasi “troppa” bici, penalizzando i rilanci.
Visto che mi piacciono i lunghi giri pedalati, con tanta salita anche tecnica, preferirei un altro mezzo, più facile da portare su pedalando e con geometrie un po’ più chiuse.