Esker Elkat e il nuovo sistema di sospensione di Weagle

Il giovane brand Esker ha presentato una bici dalle caratteristiche interessanti, tra cui una nuova declinazione del sistema DW Link di Dave Weagle che è stato ribattezzato Orion. Si tratta di una bici da trail aggressivo, molto curata nei dettagli e nelle rifiniture, con ruote da 27.5″, 150mm di escursione posteriore e geometrie spinte.

Il telaio accetta forcelle da 150 o 160mm, in base ai gusti del rider. Gli allestimenti proposti da Esker infatti prevedono entrambe le opzioni di escursione e viene lasciata la decisione finale al cliente. Il prezzo è di 3.000 Dollari per il solo telaio, e parte dai 4.000 a salire per le bici montate.

Il mozzo posteriore è Boost 148 e il carro può ospitare coperture da 27.5″ fino a 2.6 pollici di larghezza. La conformazione del telaio, in primo luogo del carro, è studiata per alloggiare esclusivamente trasmissioni 1x. Il carro massiccio si propone essere molto rigido.

Veniamo ora al sistema di sospensione. Dave Weagle ha preso spunto dal suo stesso DW Link, quello nell’ultima versione, utilizzato per esempio da Ibis, per registrare un nuovo brevetto battezzato Orion, modificando leggermente quanto da lui stesso creato. Weagle, da buon statunitense, è famoso per il suo stretto rapporto con l’ufficio brevetti, che negli States è decisamente più fiscale di quanto non lo siano quelli europei, quindi ha ritenuto doveroso registrare l’Orion come nuovo sistema anche se, a tutti gli effetti, si tratta di un DW Link.

La novità introdotta con il sistema Orion riguarda fondamentalmente il posizionamento delle bielle corte, tipiche del sistema DW Link (e non solo). Le bielle in questione, nel cinematismo Orion, sono posizionate a ridosso della scatola del movimento centrale, infulcrate una appena sopra e una appena sotto. Posizione quest’ultima che potrebbe rivelarsi poco felice per quanto riguarda la maggiore esposizione a fango e detriti. Il vantaggio di questa collocazione delle bielle, spiega Esker, è quello di avvantaggiarsi di un’elevata stabilità in pedalata, grazie a una quota di anti-squat davvero ottimale. Il carro si occupa di comprimere, tramite un rinvio, un ammortizzatore metrico da 230x60mm.

Le geometrie sono moderne e particolarmente aggressive anche se non esasperate. In particolare si nota il carro piuttosto corto, l’angolo di sterzo piuttosto disteso unito a un angolo sella bello verticale, con una posizione di guida centrale e un reach nella media per ciascuna taglia.

Le Esker Elkat sono acquistabili direttamente sul sito del produttore.

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