Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

537

Non sono parole mie, quelle del titolo, ma quelle che Omar Di Felice, ciclista noto per le sue pedalate estreme, scrive in un post su Facebook, riferendosi alle sue esperienze sulle strade italiane e a quelle di pro del calibro di Wout van Aert, il quale aveva lanciato uno sfogo su Strava dopo una pedalata in bici da corsa nella zona a sud di Como.



.

Uno sfogo che trova riscontro nei commenti, sia su FB che su Strava, e nelle più disparate esperienze di chi si trova ad usare una strada italiana in bicicletta. È un argomento che si ripropone in continuazione, in particolare dopo gravi incidenti, ma che rimane attuale visto che non viene risolto.

Cosa ne pensate?

Commenti

  1. Barons:

    Ho capito , e allora tenetevela sporca ma non rompete le scatole .
    Approccio sbagliato. Se non fai da te non infrangi la legge, ma non per questo non devi lamentarti. Hai ragione a lamentarti di un disservizio, visto che paghi le tasse per avere tutto in ordine. Perciò lamentarsi va bene, anche se va fatto in opportuna sede (presso il Comune) per ottenere sperabilmente dei risultati.
  2. jab:

    Si capisco che in molti punti sono pari allo sterrato, però dove sono fatte bene in pochi le utilizzano
    il problema è che secondo me non vengono compattate col rullo, x cui anche dove sembrano lisce in realtà sono cmq un po' ondulate, e in velocità lo senti.

    chiudo con questa chicca: ciclabile a Reggio Emilia
    View attachment
Storia precedente

La tragica Coppa Cobram del Garda

Storia successiva

Le 5 bici da DH più longeve parte 1: Santa Cruz V10

Gli ultimi articoli in News

Una strada in salita

A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team ha…

GT va “in pausa”

Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una “pausa” nel rilascio di nuovi prodotti,…