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Questa bici si presenta con un’anima più race rispetto alla Grand Canyon. Il collarino della sella non è ad apertura rapida, il manubrio è molto stretto ed anche i copertoni sono più sottili. Ciononostante il manubrio un po’ più alto mi permette di affrontare la discesa con più tranquillità. Sulla salita breve ma molto fangosa e tecnicamente non banale la bici sale senza problemi di perdita di grip al posteriore nè di alleggerimento dell’avantreno. Non è difficile portare la bici in salita con rapporti più lunghi di quelli a cui sono abituato. La forcella RockShox Reba 29 è dotata di comando al manubrio, quindi anche alzarsi in fuorisella non è un problema. L’ultimo tratto del percorso sulla ghiaia va molto tranquillo e le grandi ruote sprofondano poco.
La guarnitura tripla non è necessaria se non sui trasferimenti su bitume, e su una bici del genere una più leggera doppia sambra più adeguata.
La nuova 29er di Colnago è una bici pensata per andare forte, ma che secondo me con un manubrio un po’ più largo può essere tranquillamente usata anche per tours.