Ieri mattina c’era una calma strana in area paddock. Certo, la tensione si percepiva nell’aria, d’altra parte era pur sempre una World Series, ma non c’era tutta quella concitazione che si vede solitamente la domenica prima della gara. La partenza in ordine inverso significava per i top riders che lo start non sarebbe scoccato prima di mezzogiorno.
Quindi tutti i movimenti erano lenti per ingannare il tempo e ognuno a modo suo cercava di rimanere concentrato sulla gara. C’era chi come Vouilloz pedalava sui rulli, chi mangiava per assicurarsi le energie giuste per affrontare 5 ore di gara e chi come Gracia girava tranquillo in manual nell’area paddock scherzando con i propri fan.
Poi, quasi all’improvviso è arrivato il via, e immediatamente si è entrati nel vivo della competizione. La prima speciale era la più lunga (14min per i più veloci), con una lunga sezione (circa 1km) pedalata in salita. Si sapeva che questo tratto avrebbe fatto la differenza e così è stato. Jerome Clemenz che si è assicurato un distacco di oltre 25sec da Nicolas Vouilloz e si è messo in tasca la vittoria con la quale si piazza in testa alla classifica di circuito, soffiando la leadership a Jared Graves, che qui a 2Alpes deve accontentare di una sesto posto.
Subito dopo il laghetto si snoda parte della sezione pedalata in salita della speciale 1. Enrico Guala e Fred Glo si scambiano opinioni sul format di gara di 2Alpes, così diverso sia da quello Superenduro che dall’Enduro Series francese.
La prima prova è stata determinante anche per il resto del podio. Vouilloz, secondo classificato, è riuscito a recuperare sulle altre speciali più discesistiche solo 5sec, chiudendo a +20.282 da Clemenz, mentre chiude in terza posizione un altro discesista, Samuel Blenkinsop (NZ) a +23.051.
Due diverse interpretazioni della stessa sezione sulla Speciale2.
Manuel Ducci, primo tra gli italiani, chiude in 33esima posizione. Più sfortunato Alex Lupato, non entra mai in sintonia con i percorsi di 2Alpes e buca sulla 3. Alla fine si piazzerà 58esimo.
Vittorio Gambirasio è il secondo tra gli italiani in classifica e finisce 47esimo. Puntava molto sulla 1, ma sul toboga finale si accorge di aver effettuato un taglio a causa delle fettucce cadute e per non incappare in penalità o peggio ancora squalifica decide di tornare indietro, perdendo purtroppo molto tempo.
Nelle donne Tracy Moseley porta a casa la tripletta e con quest’ultima vittoria, vola verso la conquista del titolo. Ottimo il rientro anche di Anne Caroline Chausson, che chiude quarta, probabilmente ancora non perfettamente in forma dopo la brutta caduta di Punta Ala che le ha provocato la rottura di due costole e la perforazione del polmone.
Tracy Moseley e Cecile Ravanel
A differenza delle aspettative, nella gara femminile non hanno dominato i discesisti e seconda si posizione una rider con le radici nel cross-country, Cecile Ravanel (+15.328), davanti alla Campionessa del Mondo di DH Emmeline Ragot (+21.921).
Nella categoria Junior la battaglia è stata tra Loris Vergier e Martin Maes, che hanno vinto 2 speciali a testa, ma anche in questo caso il vantaggio conquistato da Vergier sulla 1, è stato decisivo per la conquista del podio.
Qui tutti i risultati
Ora l’Enduro World Series si sposta nel continente Nord Americano con le due tappe in Colorado e in Canada.
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