Si può dire quello che si vuole: che la formula del Superenduro italiana é la migliore, che le risalite con le seggiovie vanno bene per la DH, che se si pedala troppo si fa XC, oppure che il gomito fa contatto con il piede. Però i vincitori di tutte le tappe della enduro world series sono sempre stati francesi, per la precisione 3: Clementz, Barel, Vouilloz. Anche a Winter Park il podio non cambia, se non il suo ordine. Sul gradino più alto ritroviamo Jerome Clementz, seguito da Vouilloz e da Barel. Lontani dalle posizioni che contano gli unici due italiani che si sono messi in gioco nella lunga trasferta americana: Alex Lupato (52°) e Andrea Bruno (65°).
Gli altri italiani? A casa. Vuoi per motivi di soldi (ma dove sono gli sponsor che sono pronti a osannarli appena vincono nei patrii confini? Qualche migliaio di euro per un volo e una stanza d’albergo non dovrebbero mandarli in rovina), vuoi perché consci del fatto di non poter far bene. L’esperienza che si accumula andando all’estero é però di gran valore, soprattutto quando ci si misura con chi va veramente forte e su sentieri completamente diversi dai nostri, senza ricognizioni eterne come permesso nel SE. Quindi tanto di cappello a Lupato e Bruno, ed in bocca al lupo per la prossima tappa di Whistler.
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