Quella di Punta Ala è stata la prima gara di coppa del mondo di Enduro, tenutasi proprio in Italia dove, grazie alla tenacia di due personaggi, il movimento è diventato uno dei più interessanti a livello mondiale. Qui trovate le classifiche. Noi di MTB-Forum non ci siamo limitati a fare da spettatori o paparazzi, ma ci siamo gettati nella mischia. Danybiker88, aficionado di Superenduro, vi racconterà la sua gara domani. Io vi racconto la mia ancora a caldo. Si tratta della mia prima gara enduro. Più che un resoconto sono delle considerazioni. Per la cronaca, Daniel ha chiuso 200°, io 229° (numeri di partenza 133 e 300, rispettivamente).
Franco Monchiero ed Enrico Guala: voto 10. Sono i due personaggi di cui parlavo sopra, quelli che ci hanno creduto fino dall’inizio, alle gare enduro, e che proprio oggi hanno celebrato il loro successo con una gara frequentata da tutti i rider che contano. Instancabili, mai fermi e mai zitto (Enrico, la voce dell’Enduro italiano). Bravissimi.
I local che hanno organizzato i sentieri e tutto il resto: voto 10. Si tratta di Marco Tiberi (in arte Ueppaa), di Alex Boyce di i-mtb.com, dei ragazzi di Bagnoli Bike e tanti altri che non conosco personalmente. Compreso il nostro Sembola che faceva il commissario di percorso all’inizio della PS4. Ho visto tanti addetti alla sicurezza nei punti critici dei sentieri, buona manutenzione proprio per il giorno della gara, ristori molto ben forniti, situtati nei punti giusti. Non vedo cosa avrebbero potuto fare di più.
Le risalite con i pick-up e gli shuttle: voto 4. L’enduro non dovrebbe essere la disciplina dove si pedala anche in salita? Era molto brutto vedere la coda di macchine che salivano per le strade sterrate i giorni precedenti la gara, con gente che si é studiata le PS a memoria. Parlando con gli altri giornalisti presenti e anche con Chris Ball, il boss delle EWS, penso che la cosa cambierà a breve. Ci sono diverse idee, dalla chiusura delle strade a chi porta la bici in macchina a dei commissari che presidiano i sentieri, a dei buoni risalita limitati per rider. Vedremo, spazio per migliorare ce ne é molto.
I pro italiani in gara: voto 8. Una griglia di partenza come questa di Punta Ala ha ridimensionato le aspettative italiane, ma i ragazzi sono più motivati che mai. Penso che la loro partecipazione ai circuiti esteri, di cui fanno parte le EWS francesi e nordamericane, possa fare loro molto bene dal punto di vista dell’esperienza, cosa che forse manca ancora un po’. Buona guarigione ad Andrea Bruno con la spalla lussata, di nuovo.
Il pubblico sul percorso e ieri a Castiglione della Pescaia: voto 11! Ragazzi ma quanti eravate? Ieri mi avete fatto venire la pelle d’oca su quella scalinata bagnata, tanto avete urlato, e oggi nei punti più impensati sentivo qualcuno che mi diceva “Vai Marcooo!” Troppo bello. Bello anche incontrare così tanti forumendoli al di fuori e nella gara, vi ringrazio tutti per la vostra gentilezza, in primis i mitici Sorci Verdi, che mi hanno portato su con il loro furgone dalla fine della PS2 quando ero solo e abbandonato (haha, la mia intenzione era di pedalare, ma sembravo essere il solo) e, da bravi vicini di casa, mi hanno anche permesso di alleggerirmi stamattina senza dovermi pulire con le dita. Mitici i Pota che non si perdono una gara da anni e che qui saluto. Altri tipi supertenaci che non mollano mai. E ciao a Salvatore di bicidamontagna.com che ha organizzato una bella figliola con ombrello per riparare dal sole uno dei suoi rider, che purtroppo non ero io.
Grazie anche a Sembola e Ueppaa per le chiaccherate in attesa del mio turno. Anzi, Ueppaa lo ringrazio di meno perché stavo perdendo il turno. A furia di parlare sono arrivato alla linea di partenza quando mancavano 10 secondi e, nella foga, invece di mettere la forcella da “Trail” a “Descent” l’ho messa su “Climb”, cioé chiusa. Insomma, mi sono fatto tutta la PS5 con la forca rigida.
Grazie anche a tutti quelli che mi hanno abbordato con la scusa della Bronson, ancora un po’ e impazzivo, dovrò chiedere le provvigioni a Santacruz, sulle vendite.
I tempi di trasferimento: voto 5. Troppo laschi, troppo! Sono arrivato 30 minuti prima del mio turno sulla PS1 e 2, pur fermandomi al ristoro. Bisognava stringerli per dare un po’ di importanza alla salita e inserire quella PS2 (cancellata con la scusa di un maltempo che non c’è stato) che avrebbe reso la gara una prova di coppa del mondo. Così é stata la classica Superenduro. Bella, ma mancava quel qualche cosa che la rendesse veramente dura. Per la cronaca, alla fine sono stati 1500 metri di dislivello per 56 km. Guardate qui la traccia e i tempi in movimento: 3 ore e 40 minuti per un tempo totale (con pause) di 5 ore e 49 minuti.
Il camping Punta Ala: voto 6. Bella la posizione, ben organizzato, ma forse si potevano lasciare i bungalow a chi gareggiava fino al pomeriggio, vista la bassa stagione, senza costringerli a mettere via tutto prima della gara. Inoltre una birra da 0.3 L in bicchiere di plastica per 4.80 Euro é un po’ cara (per dirla gentilmente).
Il sentiero Rock oh: 9. Bellissimo, completo di tutto quello che serve. Solo qualche solco di troppo dovuto ai tanti passaggi non gli fa prendere il 10 che altrimenti merita.
I cronometristi “a mano”: voto 6. Ok, sono dei professionisti, ma ad una gara di coppa del mondo ci vogliono i chip legati alla bici, non si può cronometrare i tempi dei pro con il 3-2-1 via, senza per altro delineare, in nessuna PS, la linea di partenza con chiarezza.
Ringrazio poi Fox per le deliziose nuove sospensioni, SRAM per avermi fatto da meccanici durante il CO ed avermi regolato l’XX1, Santacruz per la Bronson e Selle San Marco per la nuova sella Dirty da Enduro.
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