[First Look] Telaio MDE Damper 29 custom

54

Un anno fa testai la MDE Damper 29, ultima nata del brand torinese che venne presentata al pubblico proprio tramite il nostro articolo. La endurona in formato 29 pollici di MDE mi entusiamò per le performance e in particolare per le geometrie aggressive che anticiparono quelle quote che in questa stagione ci siamo abituati a trovare sulle attuali enduro da 29″. Come precisai nell’articolo, avrei però apportato alcune piccole modifiche per personalizzare la Damper 29 secondo i miei gusti personali. Una possibilità che MDE offre con il programma Rider Tuned Geometry. Federico Biora, il patron di MDE, ha quindi realizzato un telaio custom, personalizzato con le modifiche geometriche da me richieste, che metterò alla prova nei prossimi mesi e che utilizzerò inoltre per i test dei componenti del 2019. In attesa di vedere la bici montata, scopriamo i dettagli del telaio.



.

Geometrie

Personalizzare le geometrie su una bici che, di per sé, funziona già in modo eccellente, è un’operazione delicata ma estremamente eccitante. L’idea di base è stata quella di predisporre il cambio di geometrie per restare simili alle originali, solo leggermente più aggressive, montando però un attacco manubrio da 35mm di lunghezza invece che 50mm e una forcella con offset di 46mm invece dei 51mm previsti di serie. Inoltre siamo intervenuti su diversi dettagli secondari ma comunque importanti. Andiamo con ordine. L’angolo di sterzo da 65.5° è sceso a 65°. Il reach da 435mm è passato a 457mm, sfiorando i 460mm della taglia L, ma sarà compensato dallo stem più corto. Il tubo sella è stato posizionato 1mm più avanti, mantenendo lo stesso angolo, per avere un top tube effettivo lungo all’incirca come la taglia M originale. Il carro è quindi divenuto 1mm più corto. La lunghezza del tubo sella passa da 430 a 420mm, per permettere di ospitare reggisella telescopici a lunga escursione, mentre il tubo di sterzo scende da 107 a 102mm, per ridurre il più possibile l’altezza da terra e consentire di montare manubri con diverse misure di rise.

Dettagli

  • Materiale telaio: lega di alluminio 7005 T6
  • Formato ruote: 29”
  • Geometrie variabili: no
  • Corsa ant/post: 160/160mm
  • Mozzo posteriore: 148×12
  • Interasse ammortizzatore: metrico 230x65mm (compatibile con ammo standard 216x63mm)
  • Tubo sella: 30.9mm
  • Attacco per deragliatore: sì
  • Attacco portaborraccia: no
  • Peso dichiarato: taglia M senza ammortizzatore 3,0kg
  • Peso verificato: taglia custom senza ammortizzatore, con serie sterzo, perni e accessori 3,52kg

La personalizzazione del telaio non si è limitata alle geometrie ma ha coinvolto anche il lato estetico. Memore dei bellissimi giochi di luce che avevo apprezzato sulla vernice translucida blu del Damper 29 del test originario, che in base alla quantità di luce che la colpiva lasciava intravedere l’elegante spazzolatura dell’alluminio sottostante e gli affascinanti dettagli delle saldature, ho richiesto lo stesso effetto ma su una base nera invece che blu. Dopo una lunga ricerca di una vernice a polvere dalle caratteristiche adeguate, grazie all’impagabile disponibilità di Federico, siamo riusciti a trovare esattamente il tipo di effetto che cercavo. Tra le numerose opzioni di colore disponibili per le decals, ho scelto un semplice nero lucido su base trasparente che trovo si abbini con sobria eleganza alla verniciatura.

Il sistema di sospensione i-Link è rimasto invariato nelle sue caratteristiche rispetto a quello provato sul Damper 29 del test di presentazione, nel cui articolo avevo dichiarato che “avendo provato praticamente tutti i più recenti modelli prodotti da MDE, mi sento di dire che questa applicazione dell’i-Link studiata per il Damper 29 sembra essere la meglio riuscita di sempre”. Ora al posto del RockShox Super Deluxe RC3 ho montato un ammortizzatore a molla EXT Storia Lok, ottimizzato per la curva di compressione del cinematismo i-Link della Damper 29 e per le mie caratteristiche fisiche e di guida, che sicuramente esalterà le performance del telaio. La customizzazione dell’idraulica dei loro ammortizzatori in base alle caratteristiche della bici e del rider è un procedimento standard per lo staff di Extreme Racing Shox prima della consegna di ogni ammortizzatore a ciascun cliente.

Le bielle del sistema di sospensione i-Link di MDE sono disponibili in numerose colorazioni anodizzate, così come i tappi dei perni sui quali ruotano, che proteggono i cuscinetti sigillati. Per lo stesso motivo delle decals, ho optato per una semplice colorazione nera.

Il carro è massiccio ma al contempo leggero e snello e nonostante la robusta porzione verticale, dotata di rinforzo centrale che tiene protetta la biella dalla sporcizia alzata dalla ruota, offre comunque la possibilità ai nostalgici dei sistemi di trasmissione 2x di montare un deragliatore.

MDE crede molto nella possibilità di allestire un telaio senza troppe restrizioni legate al continuo susseguirsi di nuovi standard. Per questo motivo ha creato diverse soluzioni, tutte racchiuse nel sistema battezzato con l’acronimo FAST (Fit All Standards Technology). L’ammortizzatore ad esempio è fissato al telaio tramite un supporto intercambiabile che permette di utilizzare ammortizzatori metrici da 230x65mm, come in questo caso, oppure standard da 216x63mm, senza modificare le geometrie.

Anche i drop-out fanno parte di quei dettagli per i quali è possibile scegliere il colore dell’anodizzazione. Sono entrambi smontabili e sostituibili: quello di destra include il forcellino del cambio e quello di sinistra include l’attacco per la pinza del freno. Rientrano nel gruppo di soluzioni del sistema FAST dato che permettono di passare facilmente da un mozzo standard 142×12 a uno Boost 148, semplicemente sostituendo la coppia di drop-out. Il perno ruota è anch’esso prodotto da MDE.

Realizzata da MDE e anch’essa disponibile in diverse colorazioni la serie sterzo tapered. Nella confezione di acquisto, insieme ai cuscinetti, viene fornita anche una ghiera per adattare forcelle con cannotto dritto 1.1/8″ alla serie sterzo conica. Sul lato destro del telaio, accanto al logo MDE posizionato sul tubo di sterzo, troviamo il foro per il passaggio interno al telaio della guaina del comando remoto del reggisella telescopico.

Si tratta dell’unico cavo che passa internamente al telaio. Tutti gli altri passano all’esterno, fissati agli appositi fermacavi in alluminio saldati al telaio. A fronte di tanti telai con passaggi interni realizzati in modo approssimativo, senza guide, rumorosi e complicati da gestire per qualsiasi manutenzione, un classico passaggio esterno è più che apprezzabile oltre che sempre più raro.

Il collarino reggisella è prodotto da MDE e anche questo rientra nei dettagli per i quali è possibile scegliere il colore dell’anodizzazione. La posizione più bassa, grazie al tubo sella 10mm più corto, dovrebbe consentirmi di montare un telescopico YEP Uptimizer da ben 185mm di escursione. Spero di aver fatto bene i calcoli! Lo scoprirò nei prossimi giorni…

La sede del movimento centrale è filettata, all’insegna della massima facilità di installazione. Il bordo esterno della scatola del movimento centrale sul lato drive è dotato di un’apposita calettatura che consente di installare un supporto ISCG-05 dedicato, incluso nella confezione. Se il supporto non è necessario basta ometterlo al momento dell’installazione del movimento centrale, avendo cura di sostituirlo con un piccolo spessore in dotazione per mantenere la corretta larghezza della scatola del BB.

Le decals hanno la doppia funzione di decorare graficamente l’estetica del telaio e al contempo di proteggerlo. Sono infatti stampate su pellicola Crystal il cui spessore permette di preservare i punti critici da urti e sfregamenti. Una protezione di dimensioni importanti è collocata nella parte terminale del tubo obliquo.

Altre protezioni importanti si occupano di salvaguardare i foderi del carro, sia quelli bassi che quelli alti. I primi sono coperti dalle decals in Crystal sia internamente che esternamente, per preservarli dagli urti della catena nonché da eventuali sfregamenti con le scarpe. I secondi sono protetti solo esternamente a eccezione del fodero alto dal lato della trasmissione che è protetto anche internamente in prossimità della cassetta, dove la catena rischierebbe di creare danni.

Ora il telaio passa in officina dove inizierò a montarlo con i vari componenti che saranno oggetto dei prossimi test e che vi presenteremo a breve. Molti di questi componenti provengono da brand italiani, in perfetta sintonia con quest’opera di artigianato nazionale. L’intento è di riuscire a restare sotto il peso di 14kg per la bici completa, senza pedali, che per una bici con telaio in alluminio, ruote da 29″ e ammortizzatore a molla sarebbe un risultato di tutto rispetto.

Prezzi

Telaio: €1.599
Serie sterzo: €60
Vernice custom: €60
Rider Tuned Geometry: €150

MDE Bikes

Commenti

  1. Da profano della saldatura, c'è un motivo se queste sono così vistose? Altri brand ci hanno abituato a saldature quasi invisibili dell'alluminio. Solo curiosità, l'estetica generale ne guadagnerebbe tantissimo
    A mio avviso, più una saldatura è 'bella' (o fatta bene) più hai motivo di lasciarla a vista e il motivo qui c'è, eccome!
    Se fossi un produttore, avrei motivo di nasconderla solo se venisse fatta male.
    Chi rende le saldature invisibili non lo fa solo per una questione estetica, ma anche per rastremare il peso generale del telaio
Storia precedente

Formula presenta ufficialmente la nuova Selva R

Storia successiva

Quando le marmotte dormono già

Gli ultimi articoli in Test

La MTB dell’anno 2024

Qual è la mountain bike dell’anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione: c’è…

[Test] Grin One

Qualche settimana fa ci è arrivata una mountain bike da un nuovo marchio tedesco: la Grin…