A meno di un anno dal lancio della Unplugged Volume 1 (qui il nostro test), Bold ci ha sorpreso con la presentazione della volume 2, una bici da trail – all mountain
Caratterizzata dalla singolare soluzione dell’ammortizzatore nascosto all’interno nel telaio, la Unplugged ci aveva stupito sia per la maniacale cura dei dettagli che per il suo comportamento sui trails . Se la Volume 1, con i suoi 165mm di escursione posteriore, è principalmente dedicata ad un uso enduro e bike park, la Volume 2, con 150mm, si rivolge ad un utilizzo a 360°. Ambedue i modelli si allineano alle ultime tendenze delle geometrie in campo off road con reach di valori elevati (ma non eccessivi), angolo sterzo aperto e angolo sella verticale. Sia la V1 che la 2 possono adottare ruote da 29 o da 27.5Plus.
La Unplugged Volume 2 condivide con la sorellona solo lo stampo del triangolo principale. Carro, biellette della sospensione nonché tipo di carbonio e layup sono differenti e disegnati per ottenere una geometria che possa adattarsi bene anche alle salite tecniche e ai lunghi giri in sella, ma mantenendo la brillantezza che contraddistingue la Volume 1 quando il trail punta verso il basso. Altra caratteristica che viene mantenuta è la possibilità di variare l’angolo sterzo di ben 1.5° ruotando la serie sterzo Newman di 180° oppure di un valore intermedio adottando quella di Acros . Discorso analogo per la possibilità di intervenire sulla lunghezza del passo e altezza del movimento centrale tramite due eleganti flip-chip posizionati sui foderi bassi all’altezza del giunto Horst. Questa soluzione è stata adottata per permettere un’ottimizzazione delle geometrie a dipendenza del diametro ruota adottato.
Per una descrizione accurata di questi dettagli, guardate il video della Vol. 1:
L’obiettivo di Bold era di creare una Volume 1 più agile e scattante, più adatta ad un uso all-mountain con angolo sterzo che si verticalizza di 1° (64.1-66.9) ed il passo che si accorcia di 9mm . Bold ci ha invitati presso la sua sede nella Svizzera per presentarci la Volume 2 e darci la possibilità di svolgere un primo test sui trails sulle montagne del Jura che sovrastano Biel.
Biel-Bienne è una cittadina bilingue situata nel cuore della Svizzera a cavallo della frontiera linguistica francese e tedesca. Nota oltre che per essere sede di diverse tra le più famose aziende di orologi (Rolex si trova a meno di 2km da Bold), ospita anche DT Swiss.
La giornata è splendida, mite e nemmeno l’ombra di una nuvola ed il colpo d’occhio sulle montagne è splendido. Vengo accolto da Vincent (Vinz) Droux, titolare della Bold, che mi accompagna per un rapido giro dell’azienda. Le Bold vengono disegnate e concepite nella loro sede, i telai vengono prodotti in Asia e successivamente montati in Svizzera dove avviene anche l’assemblaggio finale una volta che il cliente sceglie la componentistica di sua preferenza. Al piano terreno è presente uno show room, descritto più in avanti.
Vinz mi presenta ad un suo meccanico che con estrema competenza mi regola l’assetto di una taglia media montata top di gamma. Pochi minuti bastano per regolare sag, frenatura ammo e forcella ed altezza sella. La Bold Unplugged mi sembra cucita addosso, gli appoggi sono perfetti e non vedo l’ora di partire per un giro di prova.
Faccio un primo giro su un anello che avevano predisposto ma mi sembra un po’ poco probante per avere una prima impressione, quindi mi dirigo verso le colline dall’altra parte della valle dove un amico mi aveva indicato dei trails battuti dai locals.
In poco piu di 2 ore macino circa 1000m di dislivello con salite dapprima scorrevoli poi più impegnative e con strappi con pendenze importanti. La Volume 2 ha il twin lock DT montato sopra il manubrio, sul lato sinistro. Si hanno 3 posizioni, tutto aperto, trail e bloccato. Nella posizione di lock out, la forcella DT Swiss F 535 One (qui il test) è completamente inattiva mentre l’ammo oscilla ancora leggermente. Con questo settaggio mi sono trovato bene sulle salite asfaltate, anche in posizione di pedalata fuori sella. Una volta entrati nei trail ho provato i due settaggi e devo dire che anche in posizione tutto aperto la sospensione posteriore (nel mio caso era gestita da ammortizzatore DT Swiss R535 ) restava attiva ma mai mi ha dato l’impressione di sedersi. Bisogna però abituarsi al fatto di non vedere l’ammortizzatore, ma solo il movimento della bielletta che resta esterna.
Interessante anche la possibilità di adottare in alternativa all’ammortizzatore DT il Rock Shox Super Deluxe RT, con opzione 0 o 2 Tokens, azionato col TwistLock.
Arrivato in cima alla salita in località Macolin (dove arriva anche la funicolare) partono diversi trails costruiti, con sponde, salti ed ostacoli vari. Posto perfetto per testare la Unplugged Vol. 2 in discesa.
Malgrado non conoscessi i percorsi la Bold mi ha messo a mio agio e mi sono sempre sentito in pieno controllo della situazione, inoltre la Forcella DT mi ha veramente colpito positivamente: rigida, precisa nella guida e con comportamento progressivo che però incrementa la frenatura man mano affonda nella sua corsa.
Una seconda risalita mi ha dato la possibilità di cambiare trail, questa volta più naturale e con curve molto strette tra gli alberi. Anche in questo caso la prima sensazione è stata molto positiva, la Bold gira bene anche nello stretto. Rientro in sede per consegnare la bici a Vinz e mi faccio promettere di spedircene una per un test più approfondito nelle prossime settimane.
Le prime impressioni di questo breve test sono comunque molto positive. La Volume 2 si fa pedalare moto bene malgrado non sia una piuma. Quando si sta in sella trasmette un feeling di solidità e di controllo. Basta guardare in basso per vedere quanto sia massiccia la zona dello scatolato che comprende il movimento centrale ed i pivot della sospensione, anche il triangolo posteriore appare molto robusto. La Unplugged vol. 2 non è per il rider che conta ogni grammo, per questo Bold ha ancora in catalogo la Linkin Trail L , ma piuttosto per chi vuole un mezzo che possa affrontare quasi tutte le situazioni, arrampicarsi dappertutto in modo sorprendentemente efficace e scendere con agilità da ogni trail anche dai più tecnici e infidi.
Bold vende esclusivamente on line, ma per chi fosse interessato consiglierei vivamente una visita nel loro show room, possibile anche toccare con mano e testare i vari modelli. Del resto il vantaggio di essere una piccola azienda è di poter dedicare più tempo al cliente.
Sul sito è possibile personalizzare la propria bici con un intuitivo configuratore. A seconda delle opzioni il prezzo si modifica istantaneamente.
La Unplugged Volume 2 è già disponibile sul sito Boldcycles.com ed i prezzi variano da 4.200 a 8.865 Euro (IVA inclusa)a seconda degli allestimenti. È possibile acquistare anche solo il frame kit con prezzi da 2.974 a 3.560 Euro.
Sul sito Bold è possibile personalizzare la propria bici con un intuitivo configuratore. A seconda delle opzioni il prezzo si modifica istantaneamente.
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