[First Ride] Cambio elettronico Archer Components D1x

Recentemente ci siamo fermati da Archer Components nella Scott Valley, in California, per dare uno sguardo ai loro uffici e per far installare il loro sistema di cambio elettronico D1x sulla nostra bici test. Montare il D1x comporta la sostituzione del comando cambio con il loro comando remoto, la rimozione del 90% di lunghezza del cavo e della guaina e il collegamento del cambio elettronico posizionato sul chainstay. Inoltre occorre scaricare l’app dedicata per regolare al meglio il tutto.

Archer è situata in un piccolo ufficio sopra un’officina. Nelle prime fasi dello sviluppo dell’azienda, avere un reparto a due passi dall’altro ha giocato un ruolo chiave.

Appena arrivati il co-fondatore Devin Carlson, dopo due chiacchiere e qualche battuta, si è subito messo a montare un sistema D1x sulla Giant Reign Advance One che il nostro redattore Simon Silver utilizza per un test a lungo termine.

Non è certo un classico banco da lavoro del mondo bici, con tutta questa elettronica.

Uno dei primi grezzi prototipi di comando remoto.

Un mucchio di parti di prototipi sia del cambio che del comando. Archer è passato attraverso dozzine e dozzine di versioni, perfezionando diversi fattori come:

  • Impermeabilità
  • Resistenza agli impatti
  • Facilità di sostituzione della batteria
  • Dimensioni e forma
  • Ergonomia
  • Peso

Questo è il prodotto finale per come viene venduto per 389 dollari. Appena si apre la confezione la prima cosa che si vede sono due portalattine che attendono le vostre birre.

In ordine orario, da in alto a sinistra: scatola, collarino SRAM per il comando cambio, caricabatterie per pile stilo formato AA e AAA, cavo del cambio, viteria, cambio, portalattine, istruzioni, fascette, batterie, comando remoto.

Delle robuste fascette assicurano il cambio al fodero del carro. Sulla parte superiore del cambio c’è una fascia in morbido silicone che ha la doppia funzione di creare una superficie di interfaccia per il montaggio e di rendere impermeabile l’accesso al cavo.

Il comando remoto ha due pulsanti e ha tre fori per il collarino scegliere la migliore posizione di montaggio. Nonostante sembri delicato ed esposto agli urti, è molto robusto al tatto. Archer include dei copripulsanti in carta abrasiva, uguali al grip delle tavole da skateboard, che aiutano in caso di pioggia e fango.

Uilizzando una terza fascetta, che poi va rimossa, si riescono a stringere ulteriormente le fascette principali.

Cambio correttamente installato e parti eccedenti delle fascette tagliate. Potrebbe essere una buona idea coprire le fascette per evitare che si rovinino con i colpi della catena.

Con l’app per smartphone, molto ben realizzata, abbiamo selezionato la funzione 12 veocità del nostro gruppo GX Eagle.

Il procedimento di regolazione del cambio è spiegato nel video che trovate a inizio articolo.

Tramite l’app si può scegliere a quale pulsante assegnare la salita o la discesa del cambio, inoltre si può scegliere quanti rapporti cambiare con la funzione Quick Shift, che si attiva tenendo premuto il tasto del comando remoto invece di premerlo ripetutamente.

Dopo l’installazione ci siamo diretti verso uno dei più famosi trail dell’area di Santa Cruz per testare il nuovo sistema di cambio elettronico. Le nostre prime impressioni sono state buone e sebbene il sistema offra molte opzioni di regolazione, necessita di un po’ di pazienza per un paio di giri finché non si assesta. Restate sintonizzati per il test a lungo termine.

Archer Components

Iscriviti al canale Whatsapp di MTB Mag per non perderti mai una notizia, clicca qui!

Classifica mensile chilometri
Per partecipare carica le tue attività su Training Camp

Classifica mensile dislivello

Share

Recent Posts

Quando i pianeti si allineano

Ci sono dei giri che sono infattibili in certi periodi dell'anno. Uno dei miei preferiti…

05/11/2024

NS Bikes si separa da Torquato Testa

NS Bikes si separa da Torquato Testa, con cui aveva stipulato un contratto a febbraio…

04/11/2024

Manitou crea una versione moderna dell’iconica FS

Una delle MTB più riconoscibili della storia è la Manitou FS, costruita da Doug Bradbury.…

04/11/2024

Weekend di Ognissanti: 77.287 Km e 1.459.108 metri di dislivello

77.287 Km e 1.459.108 metri di dislivello per un totale di 6.648 ore in sella…

03/11/2024

Pota le Orobie!

Le Orobie sono selvagge e richiedono una bella forza di volontà per essere affrontate in…

03/11/2024

Una linea da paura

Due anni fa, Vinny T ha avuto un'idea folle: voleva creare una linea nuova. Il…

03/11/2024