[First Ride] Focus JAM

Autore: Francesco Mazza

Dopo aver presentato lo scorso anno la versione in carbonio della SAM e la Spine Carbon, ora Focus svela al pubblico la JAM, una All Mountain da 140mm di escursione posteriore votata al divertimento in discesa, che si interpone pefettamente tra la SAM e la Spine e con la quale completa la sua gamma di MTB. La JAM utilizza il sistema F.O.L.D. ovvero lo stesso cinematismo della O1E, la full da XC che abbiamo presentato proprio oggi insieme alla JAM, che presumibilmente in futuro verrà adottato anche sul resto della gamma. Ruote da 27.5, telaio in carbonio o in alluminio e diversi dettagli che andiamo a scoprire.

F.O.L.D.

Apriamo la descrizione tecnica della JAM parlando del cuore della bici, ovvero il nuovo sistema di sospensione F.O.L.D. (Focus Optimized Linkage Design). Uno dei motivi che ha spinto Focus a sviluppare un nuovo sistema di sospensione è la posizione dell’ammo verticale che, oltre a localizzare il peso di ammortizzatore, leveraggi e cuscinetti al centro della bici, consente di variare le taglie senza vincoli causati dall’ancoraggio dell’ammortizzatore sul tubo obliquo o sul top tube. Nei casi della Sam e della Spine infatti l’ammortizzatore non solo va posizionato diversamente su ogni taglia per via della differente distanza tra le tubazioni del telaio, ma questo comporta anche una modifca della posizione per avere la stessa curva di compressione su ciascuna taglia, che altrimenti verrebbe modificata da una differente inclinazione dell’ammortizzatore. Il secondo motivo principale è quello di adottare un unico sistema per ogni bici che permetta di gestire la curva di compressione più facilmente per qualsiasi destinazione d’uso della bici, quindi da un telaio XC a uno Enduro. Dopo 3 anni di sviluppo durante i quali sono stati valutati e testati diversi tipi di cinematismi, sia Virtual Pivot che Single Pivot, Focus ha optato per un sistema Single Pivot indiretto con azionamento pull dei leveraggi.

Il carro, ovvero l’intero triangolo posteriore, è formato da un unico pezzo di forma simmetrica, quindi con un supporto verticale su ciascun lato, ed è dotato di due ponti trasversali di irrigidimento. Il risultato è un carro leggero e molto rigido, che lascia al contempo un adeguato spazio per la trasmissione. Il carro aziona un tirante, come dicevamo in modo pull, ovvero per trazione invece che per spinta, che a sua volta agisce su una biella, ancorata al telaio, che aziona l’ammortizzatore. Nell’immagine seguente vediamo indicato in rosso il tirante nell’immagine di sinistra e la biella nell’immagine di destra. Sulla JAM sia il tirante che la biella sono realizzati in lega di alluminio.

Grazie ai leveraggi del sistema F.O.L.D., Focus è riuscita a gestire la curva di compressione suddividendola in due fasi: la prima, piuttosto regressiva, termina in corrispondenza della zona di sag, per poi entrare nella seconda fase, fortemente progressiva, fino al termine dei 140mm di corsa a disposizione.

Analisi statica

La Focus JAM utilizza un telaio con triangolo anteriore in carbonio e carro in carbonio per la versione top, ovvero la SL che abbiamo provato, oppure in lega di alluminio 6066 per tutte le restanti versioni. Esistono anche degli allestimenti che prevedono il triangolo anteriore in alluminio, per estendere la gamma con una forbice di prezzi più ampia. Nel caso della SL, quindi telaio e carro in carbonio con leveraggi in alluminio, l’ago della bilancia segna 2.060 grammi in taglia M senza ammortizzatore.

Dettagli come l’ampio batticatena integrato che prosegue sul fodero alto e l’attacco ISCG05, per un eventuale guidacatena o paracolpi, sono di alta qualità. Il passaggio cavi entra in un’unica porta a lato della scatola di sterzo e lascia le linee del telaio molto pulite. L’uscita è sotto al movimento centrale per le tubazioni che proseguono verso il carro mentre sulla parte superiore del tubo obliquo troviamo la predisposizione per gli eventuali cavi del controllo remoto dell’ammortizzatore e del deragliatore.

L’allestimento SL che abbiamo provato durante la presentazione è il top dei 6 allestimenti proposti da Focus per la JAM, l’unico ad avere anche il carro in carbonio. Trasmissione XO1 Eagle a 12 velocità con guarnitura Boost e corona da 32 denti, forcella RockShox Pike RCT3 da 140mm di escursione, ammortizzatore RockShox Monarch RT con tune dedicato, ruote DT-Swiss XM 1501 con mozzi Boost sia all’anteriore che al posteriore e freni SRAM Guide Ultimate con entrambi i rotori da 180mm di diametro.

Per chi preferisce le trasmissioni a doppia corona, la JAM è predisposta anche per il montaggio del deragliatore, con un apposito supporto smontabile che si inserisce sull’archetto alto del carro. Una soluzione particolare e decisamente funzionale, che Focus ha battezzato Burrito Bridge. Da notare come il posizionamento verticale dell’ammortizzatore con il sistema F.O.L.D. lasci ampio spazio al portaborraccia.

Una nota particolare per l’allestimento Factory che Focus propone come media gamma della JAM in carbonio. I componenti della Factory sono stati selezionati dai ragazzi dello staff di Focus che si sono fissati l’obiettivo di montare una bici il più funzionale possibile “out of the box” per come l’avrebbero voluta utilizzare loro stessi, ponendosi il limite di prezzo di €5.000. Essendo tutti biker di buon livello, ne è uscita una bici di sostanza, particolarmente aggressiva, con forcella da 150mm e ammortizzatore con piggyback.

Geometrie

Salita

La Focus JAM è una bici leggera e scattante, che si lascia portare in salita come una Trail bike, sia sui tratti scorrevoli che su quelli tecnici, dove la posizione di guida compatta e centrale aiuta a condurla con precisione e semplicità. La trazione è molto buona e la sospensione stabile ma al contempo molto sensibile aiuta a mantenere la ruota sempre in contatto con il terreno. Particolare la scelta di utilizzare sulla SL, allestimento top di gamma, un Monarch con controllo dell’idraulica RT invece che RT3, quindi con 2 posizioni della leva della compressione, Open e Pedal, invece delle 3 posizioni Open, Pedal e Lock. Non si gode quindi di un blocco totale ma si agisce sull’ammortizzatore solo per fornire un’ulteriore stabilità in pedalata a un sistema che comunque è già sufficientemente stabile di suo.

Discesa

Le taglie compatte rendono la JAM decisamente agile e reattiva in discesa, dove si disimpegna molto bene tra le curve in rapida successione e in generale nei cambi di direzione, anche nel tecnico, mentre al contempo paga qualcosa in termini di stabilità, soprattutto per quanto riguarda la precisione a velocità sostenute. Abbiamo provato una taglia M ma per questo motivo ci sarebbe piaciuto poterla confrontare con una taglia L, magari con un attacco manubrio leggermente più corto di quello da 60mm di serie, per dare più incisività all’avantreno.

La posizione centrale dell’ammortizzatore e dei leveraggi rende la JAM molto bilanciata come distribuzione dei pesi. La sospensione sorprende per la sensibilità e per l’effetto plush avvertibile lungo tutta l’escursione, merito della curva di compressione spiccatamente progressiva, che permette di sfruttare al meglio tutti i 140mm messi a disposizione dalla JAM.

Allestimenti, pesi e prezzi

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