SRAM presenta i nuovi Motive, dei freni pensati per il cross country e il trail riding. La loro forma ricorda molto quella dei Code, funzionano però con olio minerale e hanno lo stesso sistema di spurgo dei Maven, vale a dire con i siringoni e i buchi più grandi rispetto ai Code o ai Level. Con quest’ultimi condividono il peso, SRAM afferma però che abbiano la stessa potenza dei Code. Ammetto di essere rimasto un po’ scettico quando ho letto questa frase, ma poi ho deciso di provarli senza pregiudizi: in fondo non è la potenza che manca ai Code, ma la costanza quando si scaldano e quando le pastiglie cominciano a consumarsi.
Per quanto positive sottolineo che queste vogliono essere solo le prime impressioni perché sono rimasto scottato troppe volte in passato con i freni SRAM quando le pastiglie cominciavano a consumarsi seriamente. Per me, infatti, uno dei problemi maggiori degli SRAM è sempre stata la gestione delle pastiglie, risolta sicuramente con i Maven. Ma, visto che ho fatto 5 giri da 1000 metri di dislivello l’uno con i Motive, pubblicherò un test definitivo solo quando le pastiglie saranno completamente consumate. Li ho montati sulla Forbidden Druid nella loro edizione di lancio verde Ultimate con macchie bianche.
Oltre agli Ultimate, i Motive sono disponibili anche nelle versioni Silver (490€) e Bronze (380€). Oggi SRAM presenta anche i Maven Base, i DB6 e i DB4. Per tutti i dettagli vi rimando al loro sito.
SRAM afferma che 20mm in più di diametro dei dischi Centerline aumenti la potenza del 14%. Se poi si scelgono i dischi HS2, la potenza aumenta di un ulteriore 7%. Visto che nel kit erano disponibili solo dischi Centerline da 180 e 160mm, mi sono fatto mandare un secondo pacchetto con dentro dei Centerline da 200mm e degli HS2 da 180 e 200mm, e li ho provati tutti in diverse giornate sullo stesso percorso, cioé questo.
Inizialmente ho montato i Centerline da 180mm davanti e dietro, con delle pastiglie organiche, che sono identiche nella forma a quelle dei Code. Pur avendo una discreta potenza, questa non mi soddisfaceva su una bici come la Druid, con 150/130mm di escursione e che si lascia mollare per bene in discesa. Ho così montato subito dopo un Centerline da 200mm all’anteriore, e le cose hanno cominciato a convincermi, sia a livello di potenza che di resistenza al surriscaldamento. C’è da dire che la sensazione sulla leva è fantastica, perché è molto ergonomica e molto facile da dosare. Manca però la rotellina zigrinata per regolare il punto di frenata, cosa che è presente sui Code e sui Maven di alta gamma. Questo è anche il motivo per cui vi invito ad un test successivo per vedere cosa succede quando le pastiglie cominciano ad essere consumate.
Il giorno dopo ho rifatto lo stesso giro configurando i Motive con i dischi HS2 180/200mm. Per fare questo ho dovuto divaricare le pastiglie, perché gli HS2 sono spessi 2mm contro i 1.8 dei Centerline. A quel punto i Motive mi hanno convinto su una bici da trail riding aggressiva come la Druid: ho trovato che abbiano un punto di frenata preciso e costante, indipendentemente dal surriscaldamento dell’impianto, e sono arrivato a fine discesa senza dolori alle mani o gli avambracci gonfi. Merito anche del Direct Link che tiene la risposta della leva lineare su tutta la sua corsa.
Non hanno di certo la potenza dei Maven, ma non sono neanche paragonabili, dato che i Motive pesano molto meno ed hanno un aspetto meno motociclistico. Il peso della pinza posteriore è di 264 grammi.
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