Dopo avervi proposto il test del gruppo Shimano XTR 1×11 con guarnitura Race Face Next SL, possiamo ora presentarvi il gruppo nella sua completezza, dato che proprio oggi ci è arrivata la guarnitura dedicata Shimano 1×11. Il motivo della lunga attesa sta nella priorità della stessa Shimano di fornire prima il numero più cospicuo di clienti che, in questo ordine, è dato dai biker che pedalano una trasmissione 2x, poi da quelli che girano con la 3x ed infine da chi preferisce il monocorona.
La cosa che più interessava alla redazione e probabilmente anche a chi legge è la forma dei denti, perché la corona deve riuscire a non far cadere la catena anche senza l’ausilio di tendicatena o bash ring. Come potete vedere, il disegno presenta dei denti tutti identici fra loro, senza il caratteristico “narrow-wide” dello SRAM XX1.
I denti sono completamente diversi sia nella loro forma che nella loro altezza rispetto alla corona montata sul 2×11 dello stesso Shimano XTR, perché qui la catena deve poter muoversi fra le due corone, grazie al deragliatore anteriore.
Nella foto seguente potete vedere il disegno della dentatura dello SRAm XX1.
Il montaggio o la sostituzione della corona è molto semplice. Questa si aggancia allo spider tramite quattro nut appositi (che sono diversi a seconda che si monti una singola o una doppia). Non c’é dunque bisogno di smontare la pedivella.
Interessante è uno sguardo sul retro della guarnitura, dove si notano i buchi per poter agganciare una corona più piccola in caso si decidesse di passare alla 2×11.
Una di fianco all’altra: 2×11 e 1×11.
Quando si parla di XTR non si può fare a meno di guardare al peso, abbiamo quindi confrontato una pedivella destra con corona da 32 e perno, Shimano vs. SRAM.
Solo 10 grammi distanziano i due prodotti, che diventano però 50 se si prende lo SRAM XX1 senza spider (presentazione apposita a breve). Questi pesa infatti 350 grammi.
La 2×11 Shimano XTR pesa invece 440 grammi.
Il montaggio è il classico Shimano, presto fatto.
Prime impressioni di guida
Oggi ho fatto un primo giro per togliermi la curiosità più grossa: come funziona il sistema di ritenzione della catena? Sono quindi andato a cercare i sentieri che avessero dei tappeti di radici e le classiche canaline dell’acqua, abbastanza grandi da farci entrare la ruota posteriore, con l’anteriore sollevata. Per esperienza so che queste situazioni sono quelle che mettono in crisi la catena. In particolare la seconda, dove la sospensione posteriore si comprime, è un vero killer dei monocorona se c’è qualche punto debole, come una catena troppo lunga o la frizione del deragliatore posteriore usurata o non forte abbastanza.
Non ho avuto problemi di nessun tipo. Bisogna anche dire che il deragliatore posteriore Shimano XTR in posizione ON (cioè dove la frizione è attiva) tende la catena molto bene, con il rovescio della medaglia dato da una cambiata leggermente più dura (vedere test qui).
C’era del fango, ma non abbastanza per mettere in crisi una trasmissione, ma normalmente questa non è la situazione che crea difficoltà ad un monocorona, quanto ad una doppia o a una tripla.
Insomma, per ora sembra che la dentatura della corona faccia bene il suo lavoro, coadiuvata dal deragliatore posteriore Shadow Plus. Restate sintonizzati per il test di lunga durata!
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