[First Ride] La nuova gravel 3T Exploro

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Il mondo delle bici si rinnova in continuazione e di recente sono nate diverse nuove categorie. 3T ha ormai 55 anni di età ed è un’azienda che ha legato il proprio nome all’innovazione. È stata la prima ad usare alluminio di livello aerospaziale ed adesso ha presentato una bici con un disegno decisamente nuovo.



La Exploro può essere considerata la via di mezzo tra una bici da corsa ed una mountainbike con cui andare un po’ dappertutto. Ciò per cui è stata costruita è chiaro: esplorare, e per farlo occorre percorrere sterrati e strade su cui con una normale bici da corsa non si riuscirebbe a passare. Strade su cui viaggiare in MTB sarebbe più lento e faticoso. Con questa bici, potremmo dire che 3T soddisfa tutti quei biker che vogliono esplorare in modo efficiente, senza dover portare peso o superare attriti inutili.

La Exploro è una bici gravel con telaio progettato per la massima efficienza aerodinamica a basse velocità, facendo test anche al tunnel del vento a San Diego, California. Il telaio è uno dei più versatili in assoluto in termini delle ruote con cui può esser montato: infatti accetta cerchi da mountain bike 650B ma anche ruote 700c x 35mm. Il perno posteriore è 142×12 e quello anteriore 15mmx135. Grazie anche ai freni a disco, questa bici è fatta per perdersi su strade inesplorate.

Caratteristiche del telaio

Dalle geometrie è chiaro che questa bici nasce dalle bici da corsa. Il fodero orizzontale destro è curvo per mantenere il carro più compatto possibile. L’angolo di sterzo è aperto a sufficienza da dare alla bici stabilità in discesa ed il reach è lungo come dalle ultime tendenze. Il telaio rispetta gli standard UCI per le bici da corsa, malgrado i freni a disco, e dove questi sono ammessi può essere usato anche per partecipare a gare su strada.

Il supporto del cambio Hang Loose facilita la rimozione della ruota, perchè permette di spostare il cambio.
Passaggi cavi interni: il telaio ha una linea molto pulita.
I foderi hanno tanto spazio che ci si possono montare gomme da 2.1″.
Ecco il fondo si cui questa bici è di casa. Il fodero orizzontale destro curvo è così basso per permettere di mantenere un carro molto corto anche con copertoni grossi.

– Telaio in carbonio, taglie S, M, L, XL.
– Design Sqaero per un telaio robusto e aerodinamico. Spazio per gomme GravelPlus fino a 2.1″
– Tubo obliquo Sqaero, dirige il flusso d’aria proveniente dalle gomme verso le borracce.
– La geometria della Exploro è aggressiva ma confortevole.
– Guarnitura da strada con fattore Q ridotto.
– Ideale per trasmissioni 1x o 2x.
– Attacchi freni a disco 160mm.
– Passaggi cavi e guaine interni.
– Supporto cambio Hang Loose per rimuovere velocemente la ruota.
– Indicatori Checkpoint Charlie sul reggisella.
– 2 punti per attaccare borse al tubo orizzontale.
– Peso (LTD) 950g,  (Team) 1150g.
– Prezzo Team: $3,000/€3,000/£2400 (Prexit)
– Prezzo LTD: $4,200/€4,200/£3,300 (Prexit)


Alla presentazione stampa, 3T ha speso parecchio tempo a spiegare il design della bici. Facciamo solo in esempio: il grafico qui sopra confronta un telaio standard con tubi tondi con uno aerodinamico. Secondo questo test, c’è un chiaro incremento per l’efficienza aerodinamica della Exploro. Trovate qualche dettaglio in più qui.

Prova sul campo

Facciamo una premessa: i ragazzi di 3T ci chiedevano che testassimo la bici guardandola proprio dal nostro punto di vista, quello dei mountainbiker. Data anche la nostra esperienza limitata su bici gravel, la nostra prospettiva sarà sicuramente nuova e originale.

Il nostro percorso test è un tracciato di 40 km piuttosto vario, con tratti su ghiaia e altri su asfalto, con discese su entrambi i fondi. C’era anche qualche singletrack e qualche sezione in piano su strada. Abbiamo usato due coppie di gomme: 34mm 700c e 650b 2.1″. Per quanto riguarda il montaggio, abbiamo usato la trasmissione SRAM 1×11 e freni SRAM Force con pedivelle THM carbon. Abbiamo usato una corona anteriore 38T e cassetta 10-42d. Le ruote erano di 3T, le C30W con larghezza interna di 28mm.

In salita la bici è efficiente con entrambi i set di ruote e su tutti i fondi provati. Considerando gli attriti così ridotti rispetto a quelli di una MTB, la rapportatura scelta si è rivelata un ottimo compromesso, sia per le sezioni piane fatte con un buon passo sia per le salite ripide. Su una bici da gravel come questa, una cassetta con un intervallo bello largo è d’obbligo se si vogliono affrontare salite cattive. Per mantenere il grip sulle salite con fondi smossi bisogna saper scegliere bene la posizione in sella, soprattutto nel caso di tornantini stretti. Prese un po’ le misure però siamo riusciti a salire senza grandi difficoltà.

Nelle discese su sterrati/ghiaia con qualche roccia abbiamo potuto notare quanto la bici scorra bene, montata con le gomme larghe. Una volta presa confidenza con la bici e capito dove si trovavano i limiti del grip, abbiamo veramente potuto lasciarla andare, ed il manubrio impugnato nella posizione bassa si trasforma in velocità. Non abbiamo sentito il bisogno di sospensioni, anche sulle sezioni rocciose la Exploro è andata con passo felpato sopra tutto. Grazie al peso così ridotto poi si può spostare la bici dove si vuole in un attimo: inutile dire che non è una bici da buttare contro le rocce, bisogna scegliere le linee pulite ed andare di flow. Durante il nostro test non ha mai piovuto, ma abbiamo trovato comunque del fango che ci ha fatto apprezzare che la frenata non ne sia influenzata, grazie all’impianto a disco.

Le discese veloci su strada assomigliano molto a quelle fatte su bdc, con un’andatura un po’ più “soffice” grazie alle gomme. E con molta tenuta in più in curva, per lo stesso motivo. Anche i freni a disco hanno contribuito e la frenata è potente e precisa in tutte le condizioni che abbiamo affrontate nel test.

Sui trasferimenti in piano su strada abbiamo potuto veramente lanciare la bici. Se su MTB gli attriti giocano un grosso ruolo sui tempi e la fatica richiesta per un viaggio, la Exploro vola lungo sui trasferimenti tra i sentieri/gli sterrati che si vogliono percorrere.

Conclusioni

Poter girare assieme ad un fornito gruppo di biker e giornalisti è stata una bella occasione per confrontarsi e capire idee ed aspettative degli altri rider. A quanto abbiamo capito, gli stradisti sono bravi a quantificare le loro aspettative con numeri: quanto lontano/veloce/alto si riesce ad andare ed in quanto tempo. I biker invece giudicano le proprie esperienze sulla base di quanto si sono divertiti e di quanto era bello il sentiero percorso.

Detto questo, la Exploro sembra la via di mezzo perfetto tra questi due modi di vedere, permette di trovare posti in cui non non necessariamente si andrebbe altrimenti, facendolo in modo divertente ed efficiente. Tutto questo ci porta alla conclusione: quanto ci siamo divertiti con la Exploro? Abbiamo girato in una zona della Toscana veramente molto bella, tra una pausa e l’altra in cui abbiamo sorseggiato del buon vino ed esplorato le strade del posto in un modo che non avevamo mai provato prima.

È un prodotto che sprizza qualità e versatilità da tutti i pori. Il telaio può essere montato in modi diversi a seconda della zona che si vuole esplorare. Il telaio è disponibile in due modelli, la versione Team con un prezzo competitivo in confronto ad altri prodotti offroat e quindi tutto sommato accessibile. 3T ha creato un telaio originale che sicuramente alzerà il livello con cui confrontarsi d’ora in poi. Per chi non ha mai provato questo modo di andare in bici, è sicuramente una bella opportunità per diversificare le esperienze in sella.

3T Cycling

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Tags: 3T Exploro

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