[First Ride] Niner RIP 9 RDO 29 e 27.5

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Il mese scorso Niner ha presentato il nuovo modello di RIP 9 RDO, sia nella tradizionale versione con ruote da 29 pollici che in una inedita versione con ruote da 27.5 pollici. Al Mountain Bike Connection Winter di Massa Marittima abbiamo avuto la possibilità di testare entrambe le versioni e di scoprire ulteriori dettagli grazie agli approfondimenti di Phillip Lucas, responsabile della comunicazione di Niner Europa, che ci illustra le principali feature della nuova RIP 9 RDO in questo video.



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Dettagli

  • Materiale telaio:  fibra di carbonio unidirezionale
  • Formato ruote:  29” e 27.5″
  • Geometrie variabili:  sì
  • Corsa posteriore:  140mm
  • Corsa anteriore:  150mm
  • Interasse ammortizzatore:  210x55mm
  • Mozzo posteriore:  148×12mm
  • Mozzo anteriore:  110×15mm
  • Trasmissione:  1×12
  • Attacco per deragliatore:  no
  • Attacco portaborraccia:  sì

Il telaio della RIP 9 RDO è realizzato in fibra di carbonio con metodo proprietario Race Day Optimized (RDO, per l’appunto), che consiste in stampi rigidi sia all’interno che all’esterno grazie ai quali Niner è in grado di ridurre il quantitativo di resina e aumentare la precisione della disposizione delle pelli di carbonio. Inoltre la struttura stessa dei telai con tecnologia RDO è realizzata per dissipare l’energia assorbita dal telaio ed essere rilasciata senza che si creino punti di maggiore stress, sfruttando l’intrinseca elasticità del carbonio dove necessario e ottimizzando allo stesso tempo la rigidezza strutturale del telaio.

Ne è un esempio la culla che ospita l’ammortizzatore che non è un vezzo estetico ma ha un preciso scopo strutturale. Tramite un elemento orizzontale unisce il tubo sella con il tubo obliquo, per accrescere significativamente la rigidezza di una delle principali aree del telaio sottoposte a stress, quella che unisce il movimento centrale con l’attacco dell’ammortizzatore e con i fulcri delle bielle del cinematismo. Tutto ciò consente a Niner di offrire una garanzia di 5 anni sui suoi telai RDO.

Il sistema di sospensione adottato da Niner prende il nome di ARC, acronimo di Constantly Varying Arc, sviluppato e brevettato da Niner. Il nome deriva dal fatto che durante l’escursione, l’istant center della sospensione è in continuo movimento compiendo un percorso ad arco. Questo consente di ottimizzare le quote di chain growth e di anti-squat per offrire un’apprezzabile stabilità in pedalata anche ad ammortizzatore aperto. La curva di compressione è studiata per offrire sensibilità iniziale, supporto nella parte centrale e un picco di progressività nella parte terminale della corsa. La posizione della biella inferiore, collocata al di sotto del movimento centrale, permette inoltre di guadagnare spazio per il carro che è così più massiccio e robusto rispetto a molti sistemi quadrilateri a bielle corte della concorrenza, offrendo al contempo ampio margine per ospitare copertoni di sezione generosa con una quota di chainstay comunque piuttosto compatta.

L’intero cinematismo ruota su cuscinetti oversize di alta qualità Enduro Max Black Oxide. La biella superiore del sistema di sospensione ospita un semplice quanto utile indicatore di sag, che indica la quota consigliata del 30%, facilmente consultabile direttamente in sella. La connessione tra la biella superiore e il carro è dotata di flip chip per variare le geometrie che interviene modificando di ben 1 grado l’angolo di sterzo e di 7mm l’altezza del movimento centrale.

La cura di Niner nella realizzazione del telaio RIP 9 RDO si evince anche dai dettagli. La parte inferiore del tubo obliquo, la biella inferiore e il lato drive del fodero basso del carro sono protetti da robusti gusci integrati in gomma dura. Il carro, in prossimità della corona, è protetto da eventuali risucchi della catena grazie a una robusta placca in acciaio.

A proposito di corona, il diametro massimo supportato dalla RIP 9 è di 34 denti ed esclusivamente monocorona. Il passaggio cavi è completamente interno al telaio e interamente guidato per una maggiore facilità di intervento e per la massima silenziosità durante il riding. Il telaio è compatibile anche con i cavi elettrici dei sistemi Shimano Di2 e FOX Live Valve.

Tutti i telai, indipendentemente da versione e taglia, sono in grado di ospitare un portaborraccia all’interno del triangolo anteriore con sufficiente spazio per borracce di grandi dimensioni. La scatola del movimento centrale è per calotte filettate ed è dotata di supporto ISCG05 per chi volesse installare un guidacatena o un paracolpi.

Geometrie

In azione

I trail di Massa Marittima si sono rivelati perfetti per la destinazione d’uso della RIP 9, con un buon mix di elementi che ci hanno permesso di mettere alla prova efficacemente entrambe le versioni proposte da Niner. Personalmente mi sono occupato di testare la versione da 29 pollici mentre Simona Ferri ha messo alla prova la versione da 27.5. Entrambe le bici nascono come mezzi a cavallo tra l’all mountain e l’enduro e grazie alla loro versatilità possiamo dire che si trovano a loro agio in entrambi i ruoli. La versione da 29 prosegue la stirpe della RIP 9 originale e ne rappresenta l’ultima evoluzione mentre la versione da 27.5 è un’assoluta novità per Niner, decisamente inaspettata dato che il marchio del Colorado deve il suo nome e la sua fama proprio al formato da 29 pollici che ha sempre adottato su tutta la sua gamma fin dagli albori di questo standard. L’opzione 27.5 è stata introdotta da Niner per chi cerca le stesse feature della RIP 9 da 29 ma con caratteristiche di guida tipiche del formato 27.5 come l’agilità, la maneggevolezza e quel comportamento più reattivo e dinamico.

RIP 9 RDO 29

In salita la RIP 9 RDO 29 si comporta bene, con una sospensione molto sensibile ed efficace nell’assorbire le asperità in fuoristrada e al contempo sufficientemente stabile anche con ammortizzatore aperto. Le doti di stabilità non sono tuttavia tanto clamorose da potersi permettere di ignorare a priori la levetta dell’ammortizzatore dato che effettivamente migliora la resa nelle salite scorrevoli. Nelle salite tecniche la maneggevolezza e la precisione sono notevoli. In discesa la RIP 9 da 29 si è dimostrata molto stabile e veloce, precisa e affidabile nell’esecuzione delle traiettorie anche grazie al telaio monolitico, la cui rigidezza è realmente percepibile. Il carro piuttosto corto offre inoltre un’eccezionale maneggevolezza e la bici nel complesso è estremamente divertente e intuitiva. Per i trail che ho affrontato ho trovato la bici maggiormente equilibrata in posizione High, mentre la posizione Low (che generalmente è quella che preferisco sulle bici che permettono di variare la geometria) trovo sia adatta prevalentemente a percorsi molto ampi e veloci, come in bike park.

RIP 9 RDO 27.5

A cura di Simona Ferri

Ho avuto la possibilità di mettere alla prova la RIP 9 RDO nella versione con ruote da 27.5 con il flip-chip in posizione High e mi ha piacevolmente impressionata svelando una stabilità e una aggressività eccezionali. Le geometrie in posizione High infatti non sono affatto conservative ma moderne ed equilibrate, mentre in posizione Low le quote diventano spiccatamente aggressive in relazione alla destinazione d’uso della bici. Sulle strade bianche che salgono all’inizio dei trail del Monte Arsenti l’ho trovata efficace, stabile e scorrevole, con una posizone in sella comoda e bilanciata. Sui tratti di salita tecnica e sconnessa ha dimostrato maneggevolezza e trazione. In discesa, fin dalle prime curve, la RIP 9 27.5 si è rivelata intuitiva, performante ed estremamente divertente. È maneggevole e facile da gestire, i cambi di traiettoria sono fluidi e veloci. L’anteriore risulta preciso e incollato al terreno, infondendo sicurezza e facilitando una guida molto attiva e aggressiva. La sospensione progressiva ed efficace offre un eccellente assorbimento sia sulle piccole asperità che sui grossi urti e, insieme alle geometrie e alla rigidezza del telaio, consente al rider di sentirsi in pieno controllo di una bici stabile e concreta.

Conclusioni

A distanza di tre anni dall’ultimo update della RIP 9 RDO, Niner ha aggiornato il modello più aggressivo della sua gamma portando significativi miglioramenti in termini di geometrie, comportamento della sospensione e rigidezza del telaio, curando inoltre tutti i più piccoli dettagli. Il risultato è una bici di ottima fattura, solida ed efficace, facile da guidare e notevolmente performante, stabile, divertente e tanto maneggevole. La doppia opzione 29 e 27.5, per quanto possa far storcere il naso ai puristi del marchio, è realizzata con criterio, creando con lo stesso progetto due bici dalle feature e dalle prestazioni pressoché identiche che offrono ciascuna un proprio carattere esclusivamente in relazione al differente diametro ruota.

Allestimenti e prezzi

Niner RIP 9 RDO 29 – 5 Star X01 Eagle$8.800
Niner RIP 9 RDO 29 – 4 Star X01 Eagle$6.950
Niner RIP 9 RDO 29 – 3 Star GX Eagle$5.600
Niner RIP 9 RDO 29 – 2 Star NX Eagle$4.500
Niner RIP 9 RDO 29 – telaio$3.200

Niner RIP 9 RDO 27.5 – 5 Star X01 Eagle$8.800
Niner RIP 9 RDO 27.5 – 4 Star X01 Eagle$6.950
Niner RIP 9 RDO 27.5 – 3 Star GX Eagle$5.600
Niner RIP 9 RDO 27.5 – 2 Star NX Eagle$4.500
Niner RIP 9 RDO 27.5 – telaio$3.200

Niner Bikes

Photo credits:  Mountain Bike Connection Winter – Rupert Fowler

 

Commenti

  1. Bellissima bike ma visto i prezzi alle stelle ,secondo me potevano fare una bici con doppia anima 29e27,7 plus come scott e santa cruz anziché due formati distinti......
  2. Ma veramente c'è ancora qualcuno che davvero crede che la "garanzia a vita" si riferisca alla longevità del proprietario?!??!? No dai..... mi prendete per il c**o vero?
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