[First Ride] Nuova Formula Selva R e Neopos

Autore:  Francesco Mazza

Al Bike Connection Summer di Les Gets, Formula ha presentato ai media la nuova forcella Selva R, dandoci la possibilità di provarla sui percorsi del bike park francese, con netto anticipo rispetto al suo lancio ufficiale che avverrà il prossimo 15 novembre. Si tratta infatti di un’anteprima di quella che sarà la forcella top di gamma del range da enduro di Formula, che si affiancherà alla Selva attualmente in commercio. I primi dettagli che vi andiamo ad anticipare rispetto alla presentazione ufficiale di novembre, quando avremo tutte le informazioni e specifiche sul prodotto, sono novità che riguarderanno l’intera gamma Selva, mentre successivamente andremo a scoprire le caratteristiche inerenti esclusivamente alla nuova Selva R.

Per cominciare, tutta la nuova gamma di forcelle Formula vestirà nuove grafiche, sobrie e minimali. Una decal con il giglio stilizzato che rappresenta il logo del nuovo corso di Formula, occuperà la parte inferiore di ciascuna gamba dei foderi mentre la semplice scritta del modello sulla parte frontale di entrambe le gambe identificherà la forcella. La scritta Formula, affiancata dal logo di piccole dimensioni, comparirà esclusivamente sull’archetto.

I registri esterni della parte idraulica sono stati rinnovati, conservando la forma caratteristica di tutti i pomelli delle forcelle Formula ma con alcuni aggiornamenti importanti. Innanzitutto ne è stato diminuito lo spessore, risultando più bassi e meno ingombranti sulla testa della forcella per evitare possibili interferenze con i telai ruotando completamente lo sterzo. La parte superiore dei pomelli ora è liscia e questo ha reso possibile la laseratura che riporta nome del registro e il verso nel quale va ruotato. Per rimuovere i pomelli ora occorre agire su un grano posto sul bordo del pomello stesso, operazione necessaria per sostituire le valvole CTS che controllano la curva di compressione della parte idraulica.

Ora vediamo le novità introdotte da Formula con la nuova Selva R, la vera protagonista di questo articolo. Un prodotto che conserva le stesse caratteristiche della Selva in termini di struttura e di idraulica, ma che adotta una cartuccia ad aria a due camere, ispirata a quella a tre camere della Nero DH, ma rapportata alla minore escursione della destinazione d’uso enduro della Selva. La sigla R, come da tradizione nel mondo della MTB e non solo, sta per Race e identifica le migliori performance della nuova Selva, dedicata a un utilizzo prevalentemente agonistico. La Selva R infatti offre ulteriori possibilità di regolazione e personalizzazione rispetto all’attuale modello grazie all’elemento elastico negativo ad aria invece che a molla, gestibile in modo completamente indipendente dalla camera positiva. Alla camera negativa, gonfiabile tramite la tradizionale pompa ad alta pressione per sospensioni, si accede sul fondo del fodero, dove la valvola è protetta da un tappo di alluminio color bronzo. Qui si trova un adesivo che indica la procedura di gonfiaggio, che è decisamente semplice: a forcella completamente sgonfia si inserisce la giusta pressione nella camera positiva, si chiude il lock out (la levetta oro dal lato idraulico) e si procede a gonfiare la camera negativa.

Le pressioni consigliate, per avere un punto di partenza utile come riferimento per il setting iniziale della Selva R, sono stampate su un adesivo collocato sulla parte posteriore del fodero, ovviamente lato sinistro in corrispondenza della cartuccia dell’aria. La tabella riporta la pressione consigliata per entrambe le camere in base al peso del rider. La differenza di base nella tabella tra pressione della camera positiva e quella della camera negativa è di 20psi. Formula consiglia di non discostarsi troppo da questa differenza, con uno scarto massimo di circa +/-5psi rispetto al valore indicato, mantenendo quindi tale proporzione tra le due camere, studiata per un comportamento ottimale e per evitare inoltre che la forcella si estenda eccessivamente o che si comprima perdendo escursione.

Veniamo alla prova sul campo, che mi ha permesso di comprendere le sostanziali differenze rispetto alla Selva con molla negativa, che utilizzo abitualmente. Ho utilizzato una Selva R da 180mm di escursione, ideale per il bike park di Les Gets, montata su una Propain Tyee Carbon da 27.5″ con 160mm di escursione sulla quale erano montate anche le ruote Formula Linea G, che avevo già potuto provare durante il first ride della forcella Nero, e gli eccezionali nuovi freni Formula Cura 4 di cui parlerò a breve in un articolo dedicato.

Luca Rossi, l’ingegnere creatore delle forcelle Formula, si è occupato del setting della forcella che ho utilizzato, valutando le mie preferenze e ovviamente il mio peso per inserire la corretta pressione iniziale nelle due camere. Considerata la tipologia dei percorsi, veloci, scassati e non particolarmente ripidi, ha preferito montare una valvola CTS Special Medium invece della Special Firm che utilizzo abitualmente sulla Selva. Ho eseguito un primo giro di prova, trovando immediatamente feeling con la bici e con la forcella, grazie a un setting fortunatamente perfetto sin dal primo giro che mi ha permesso di risparmiare tempo, concentrandomi sulle performance nei giri successivi.

Rispetto all’attuale Selva, si nota come la camera negativa ad aria diminuisca il carico di stacco della forcella, fornendo ulteriore sensibilità iniziale a una forcella di per sé già ottima sotto questo aspetto e al contempo rendendola più sostenuta anche in questa parte dell’escursione. I benefici dalla possibilità di regolare la camera negativa in modo specifico secondo il proprio peso sono evidenti per un rider leggero come me che arriva a malapena a 70kg vestito da riding. L’intervento della camera negativa è infatti gestibile in modo più accurato rispetto a quanto possa fare un’unica molla che copre un range di rider dai 60 agli oltre 100kg, contrastando pressioni della camera positiva che vanno dai 60 ai 120psi. Per chi volesse effettuare un upgrade, è possibile montare la cartuccia ad aria della Selva R sulla attuale Selva.

Dopo un paio di giri nel famoso canyon di Les Gets, impestato di radici bagnate, e un giro nella veloce pista principale del bike park, che mi hanno permesso di comprendere meglio il comportamento della nuova Selva R “al naturale”, sono rientrato al campo base di Formula dove Luca ha inserito un Neopos nella camera positiva, così che potessi provare anche questa interessante novità di cui il brand del giglio pratese è particolarmente orgoglioso. Si tratta di una sorta di spacer realizzato con un polimero a cellule chiuse che, grazie alla comprimibilità stessa del materiale e alla sua reazione in estensione, non si occupa soltanto di aumentare la rampa di progressione sul fondo corsa ma gestisce l’intera curva di compressione e la risposta elastica della forcella. Un prodotto estremamente semplice, seppure la ricerca del materiale più consono a questo scopo abbia impegnato il reparto ricerche di Formula per lungo tempo, ma dalle caratteristiche interessanti che migliora ulteriormente il comportamento della forcella in modo efficace e articolato.

Con il Neopos inserito nella Selva R, a parità di setting, sono partito per un altro giro nel canyon per confrontare immediatamente il comportamento della forcella. Sin dal primo tratto del bike park, devastato dalle brake bumps, tra salti e sponde molto veloci, ho riscontrato un comportamento più sostenuto della forcella che lavorava in modo omogeneo, leggermente più progressivo e con un feeling quasi “ovattato” sia sulle piccole asperità in rapida successione che sugli affondamenti più importanti. Entrato nel canyon ho avuto la conferma di quanto il Neopos fosse efficace nell’addolcire il comportamento elastico generalmente brusco dell’aria, creando una transizione assolutamente omogenea tra le diverse fasi di affondamento. Allo stesso modo ho notato però che anche il comportamento in estensione della forcella viene coinvolto, con un rallentamento evidente che ha richiesto due click di frenatura in meno del registro del ritorno. Corretta la taratura del ritorno sono tornato in cima per proseguire il test.

Il differente comportamento in estensione è dovuto alla capacità del Neopos di espandersi lentamente per ritornare alla sua forma originaria, indipendentemente dalla velocità con la quale viene compresso. Un comportamento simile, per intenderci, a quello dei materiali viscoelastici. Questo determina una sorta di stabilizzazione dell’estensione della forcella che si riflette in un comportamento più fluido e prevedibile, meno nervoso, simile a quello di una forcella a molla. In generale il comportamento della Selva R con il Neopos al suo interno è diventato ulteriormente performante. Grazie al fatto che è ancora più sostenuta si riesce a guidare caricando maggiormente l’anteriore, acquisendo al contempo confidenza e un maggiore ritmo nel riding, con cambi di direzione precisi e un comportamento molto vivace ma assolutamente non brusco, anzi docile e prevedibile. Più sostenuta ma anche ulteriormente burrosa e alla fine di una intera giornata di riding a Les Gets, che mette sempre alla prova fisicamente, non ho riscontrato alcun affaticamento a braccia e mani.

Riceveremo a breve una forcella Formula Selva R da mettere alla prova in un test approfondito, in attesa di tutti i dettagli della presentazione ufficiale del prossimo 15 novembre.

Formula

Photo credit:  Bike Connection Summer – Luigi Sestili e Rupert Fowler

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