Autore: Francesco Mazza
Un paio di mesi fa siamo stati a Sanremo per provare in anteprima assoluta i prodotti Michelin Wild Enduro, la nuova gamma di copertoni dedicata all’Enduro che il colosso francese di pneumatici presenta ufficialmente oggi al pubblico. Si tratta di 3 prodotti, uno indicato per l’utilizzo al posteriore e l’altro, in due differenti versioni, indicato per l’utilizzo all’anteriore. Due giornate piene di riding, dall’alba al tramonto, per scoprire le performance di questi copertoni sui tracciati ancora estremamente aridi e polverosi di Diano Marina e di Molini di Triora.
Michelin Wild Enduro
Il progetto della nuova gamma di Michelin dedicata all’Enduro nasce a fine 2015, partendo dallo sviluppo di una nuova carcassa e di nuove mescole che caratterizzano questi copertoni, la GUM-X3D e la MAGI-X², che scopriremo più avanti. Durante il 2016 la ricerca si è allargata al disegno del battistrada, iniziando a produrre dei prototipi che sono stati testati dai rider associati al programma di sviluppo di questa nuova gamma, atleti del calibro di Adrien Dailly, Jérôme Clementz, Remy Absalon e molti altri. Il campo di prova preferenziale della gamma Wild Enduro è stato il circuito Enduro World Series, ma la destinazione d’uso prevista da Michelin è molto più ampia del segmento Enduro race e spazia dall’uso Enduro amatoriale spingendosi fino al Freeride più aggressivo.
Con i Wild Enduro Michelin ha voluto realizzare una gamma semplificata ma completa, che con pochi prodotti di qualità fosse in grado di coprire il più vasto range di condizioni d’uso possibile, adeguandosi all’80% delle tipologie di terreni che si possono incontrare, secondo quanto dichiarato da Michelin: dal terriccio umido delle foreste a quello secco, compatto o sabbioso. La gamma Wild Enduro è al momento disponibile per ruote 27.5″ e sarà commercializzata a partire da Marzo, mentre per la versione da 29″ occorrerà attendere ancora qualche mese. Tutti e 3 i copertoni della gamma sono proposti nella misura di 2.40″ di larghezza.
Wild Enduro Rear
Il copertone dedicato all’utilizzo posteriore si chiama Wild Enduro Rear e si avvale di una carcassa particolarmente robusta, denominata Gravity Shield Technology, creata appositamente per questo modello, che lo rende robusto e adatto agli utilizzi gravosi tipici delle discipline discesistiche. È formata da 3 strati di robusta tela, ciascuna di 33TPI, di cui l’intermedia ad alta densità. La zona del tallone è ulteriormente irrobustita da uno strato di materiale resistente a tagli e pizzicature.
Non solo robustezza ma anche rigidezza della struttura, che consentono al Wild Enduro Rear di sopportare i maltrattamenti conseguenti a una guida molto aggressiva. Il prezzo da pagare per questo aumento di struttura della carcassa si misura in termini di peso, dato che il copertone raggiunge un peso medio dichiarato di 1.070 grammi. La mescola utilizzata per il Wild Enduro Rear è la GUM-X3D, evoluzione della precedente GUM-X, realizzata appositamente per questa nuova gamma di pneumatici utilizzando 8 diversi tipi di gomma. La GUM-X3D è in grado di fornire ulteriore grip e trazione rispetto alla precedente versione, grazie a una maggiore flessibilità dei tasselli, garantendo al contempo altrettanta scorrevolezza. Sotto questo aspetto gioca un ruolo importante anche il disegno del battistrada, piuttosto aggressivo soprattutto sui tasselli laterali, ma dotato di file centrali di tasselli sagomati e spaziati tra loro in modo da fornire trazione e grip al suolo, un’elevata efficacia in frenata e una continuità che garantisca scorrevolezza e bassa resistenza al rotolamento.
Wild Enduro Front GUM-X3D
Il Wild Enduro Front è il copertone destinato alla ruota anteriore e condivide la nuova mescola GUM-X3D con il Wild Enduro Rear. Grip e flessione dei tasselli permettono al battistrada di adeguarsi al terreno mantenendo sempre il giusto contatto, per una guida sicura e confortevole. Il disegno della tassellatura è studiato per rendere al meglio con cerchi di larghezza interna intorno ai 30mm, che determinano un profilo tondeggiante del battistrada. I tasselli laterali sono ben pronunciati e piuttosto spaziati tra loro, con un’abbondante rampa di sostegno verso la spalla, per aggredire bene il terreno in curva e in contropendenza, con un comportamento progressivo. La tassellatura centrale, disposta su due file alternate, ha tasselli con doppia rampa che ottimizzano sia la scorrevolezza che la tenuta in frenata. Vincent Ledieu, colui che ha creato la gamma Wild Enduro, ci ha rivelato di aver prestato grande attenzione durante i test alla resa in frenata, affinché il copertone fosse in grado di frenare nel minor spazio possibile senza sobbalzare: un chiaro esempio di come il know how di un marchio di riferimento nel mondo dei motori, possa portare attenzione ai dettagli anche in ambito MTB.
La carcassa del modello Front è sempre Gravity Shield Technology ma la sua composizione è differente da quella del modello Rear. Gli strati di tela sono sempre 3, confermando la robustezza e la vocazione per gli usi gravosi, ma ciascuna tela è formata da una più leggera trama a 60TPI, con lo strato intermedio sempre ad alta densità. Nel modello Front non è presente la protezione antitaglio sul tallone. Gli accorgimenti presi per la versione del Gravity Shield Technology utilizzata sul Wild Enduro Front aiutano il copertone a contenere il peso appena sotto al kg, con un valore medio dichiarato di 980 grammi.
Wild Enduro Front MAGI-X²
Il Wild Enduro Front è proposto anche in una nuova mescola, la MAGI-X², evoluzione della MAGI-X, che è stata sviluppata per offrire ulteriori performance, soprattutto in ambito race, e si rivolge ai rider più esperti ed esigenti. La carcassa Gravity Shield Technology ha la medesima composizione di quella del Wild Enduro GUM-X3D e il disegno del battistrada è identico, ma cambia la composizione della mescola di gomme. La MAGI-X² offre ulteriore grip rispetto alla GUM-X3D ma soprattutto gode di tasselli più rigidi che garantiscono una maggiore precisione a velocità più alte, con una risposta più immediata e affidabile quando il gioco si fa veramente duro.
In azione
Come anticipato nell’apertura dell’articolo, il primo contatto con i copertoni della gamma Wild Enduro è avvenuto sui trail della riviera dei fiori, assolutamente secchi e polverosi e per questo decisamente impegnativi. Abbiamo iniziato in salita, direttamente su sterrato, quindi mi sono potuto concentrare ul comportamento del copertone Rear. Nei primi strappi ripidi ho subito apprezzato la trazione e l’incredibile grip che la tassellatura centrale è in grado di fornire, anche sulle pietre, nonostante il tipo di terreno davvero ostico. Nei tratti pianeggianti ho potuto apprezzare la scorrevolezza davvero molto buona in relazione alla tassellatura piuttosto aggressiva e alla mescola morbida. In discesa si è dimostrato un copertone dal comportamento intuitivo e facile da interpretare, con una tenuta sulla tassellatura laterale estremamente valida sia in curva che in contropendenza e una capacità di frenata superiore alla media. La spalla sostiene molto bene e in generale la risulta solida e confortevole. Da sottolineare che durante le due giornate di riding si sono registrate zero forature/pizzicature in tutto il gruppo, tra giornalisti e staff, nonostante i percorsi ricchi di pietre.
Il primo giorno abbiamo accoppiato al copertone Rear il copertone Front in mescola GUM-X3D. Come per il Rear con il quale condivide il tipo di mescola, il grip e la tenuta sono eccellenti e i tasselli sono in grado di flettere quanto basta per garantire tenuta con un buon compromesso tra precisione e comfort. Complice anche il disegno stesso dei tasselli laterali, ben spaziati tra loro e con una rampa di supporto ampia che fa in modo che la loro flessione sia sempre progressiva, assicurando un comportamento intuitivo che infonde confidenza e sicurezza. Le file centrali aggrediscono il terreno in frenata e permettono di eseguire staccate potenti in spazi relativamente brevi, mantenendo ottimo contatto con il suolo. La direzionalità è molto buona e i cambi di direzione risultano semplici e sempre in pieno controllo. La spalla sostiene bene il lavoro dei tasselli senza flettere o torcere anzi dimostrando solidità e ottime capacità di assorbimento.
Durante il secondo giorno di riding abbiamo utilizzato all’anteriore il Wild Enduro Front in mescola MAGI-X², confrontandolo con lo stesso modello utilizzato il giorno precedente, in mescola differente. La mescola è infatti l’unico dettaglio che diversifica i due modelli, ma la differenza è realmente avvertibile. La mescola MAGI-X² è effettivamente più morbida e offre maggiore grip, ma la cosa notevole è che i progettisti di Michelin con questa nuova mescola sono riusciti a formulare la mescola in una combinazione di elevato grip e di maggiore elasticità e reattività del materiale, grazie alla quale la resa della tassellatura diventa ancora più aggressiva e race oriented. I tasselli si conficcano meglio nel terreno e la precisione di guida aumenta notevolmente, così come la reattività in uscita di curva.
Conclusioni
Con la nuova linea Wild Enduro, Michelin ha centrato l’obiettivo di un range di prodotti adatti a tutti ma dalle spiccate ed evidenti doti di performance. Il Rear, a parte il peso che non passa certo inosservato, è un’eccellente pneumatico sotto tutti gli aspetti, mentre il Front oltre alle ottime prestazioni offre anche la possibilità, in base al proprio stile di riding o ai percorsi che si vogliono affrontare, di scegliere la mescola, che ne differenzia notevolmente il comportamento. I Wild Enduro si posizionano a livello dei migliori prodotti attualmente sul mercato.
Foto di Jérémie Reuiller
Come anticipato nell’apertura dell’articolo, il primo contatto con i copertoni della gamma Wild Enduro è avvenuto sui trail della riviera dei fiori, assolutamente secchi e polverosi e per questo decisamente impegnativi. Abbiamo iniziato in salita, direttamente su sterrato, quindi mi sono potuto concentrare ul comportamento del copertone Rear. Nei primi strappi ripidi ho subito apprezzato la trazione e l’incredibile grip che la tassellatura centrale è in grado di fornire, anche sulle pietre, nonostante il tipo di terreno davvero ostico. Nei tratti pianeggianti ho potuto apprezzare la scorrevolezza davvero molto buona in relazione alla tassellatura piuttosto aggressiva e alla mescola morbida. In discesa si è dimostrato un copertone dal comportamento intuitivo e facile da interpretare, con una tenuta sulla tassellatura laterale estremamente valida sia in curva che in contropendenza e una capacità di frenata superiore alla media. La spalla sostiene molto bene e in generale la risulta solida e confortevole. Da sottolineare che durante le due giornate di riding si sono registrate zero forature/pizzicature in tutto il gruppo, tra giornalisti e staff, nonostante i percorsi ricchi di pietre.
Inoltre se la magix 2 è una evoluzione della prima magix che reputo la migliore mescola da anteriore mai provata, saranno da tenere in seria considerazione.
Mi piace il fatto che anteriore e posteriore abbiano costruzioni diverse della carcassa.