Il reggisella telescopico Revive di BikeYoke è tra i più apprezzati per prestazioni e affidabilità sin dalla sua prima versione nata nel 2016. Negli anni BikeYoke ha mantenuto tutte le caratteristiche del Revive apportando solo piccole ma sostanziali modifiche per aggiornarlo alle esigenze dei rider che nel tempo si sono evolute. Il Revive è quindi giunto alla sua versione 3.0 che BikeYoke presenta ufficialmente oggi con il nome di Revive Three, già disponibile sul loro eshop. Nel video seguente vi mostro le differenze con la precedente versione mentre per tutti i dettagli e per le prime impressioni di riding, continuate a leggere.
Tutte le nuove caratteristiche introdotte sul Revive Three sono retrocompatibili con le precedenti versioni di Revive. Inoltre è possibile modificare un reggisella da 30.9 a 31.6 e viceversa semplicemente sostituendo il fodero. Dettagli importanti in ottica di sostenibilità e attenzione per il cliente che non si troverà con un prodotto obsoleto ma sempre aggiornabile alla versione più attuale, senza bisogno di sostituirlo.
La principale novità del Revive Three risiede nel nuovo sistema di attuazione che adotta una leva più lunga che migliora il feeling del comando, rendendolo ancora più morbido e facile da gestire. Inoltre l’attuatore è più corto di 10mm, riducendo la profondità di inserimento nel telaio. Permane, come sul precedente modello, la possibilità di ruotare tutto il blocco dell’attuatore per ottimizzare ulteriormente l’ingombro all’interno del tubo sella del telaio.
Sempre in termini di ingombro, BikeYoke ha ridotto anche l’altezza della testa abbassando la sede dei binari della sella di 5mm, perciò l’altezza totale del Revive Three è complessivamente più corta di 15mm rispetto a quella del Revive 2.0.
Tornando in tema di attuatore e comando, il Revive Three utilizza un nuovo nottolino che ospita la testa della cordina sul lato dell’attuatore invece che sul lato del comando come nei precedenti modelli. È comunque compatibile con il nottolino a vite del precedente modello, qualora vogliate cambiare il reggisella senza sostituire il comando. Cordina e guaina forniti in dotazione sono in versione slim con guaina da 3mm e cordina da 0.9mm ma è compatibile con guaine e cordine standard.
Il comando consigliato da BikeYoke per il Revive Three è il Triggy Alpha, disponibile sia in versione long che in versione short con lunghezza differente della leva, comando già presente nel catalogo BikeYoke di cui vi ho parlato nel test del reggisella BikeYoke Divine. Il modello Alpha si affianca al modello Triggy standard e al modello 2x dedicato a chi utilizza il comando per il deragliatore anteriore o ulteriori comandi al manubrio come per esempio il lock-out delle sospensioni.
La parte idraulica resta invariata, incluso il praticissimo sistema di spurgo semi-automatico che avevo illustrato nel video qui di seguito in occasione del test della prima versione del Revive. Articolo nel quale potete approfondire ulteriormente il funzionamento di questa tecnologia.
Il Revive Three conferma anche la possibilità di regolare la velocità di estensione intervenendo sulla pressione di esercizio del reggisella tramite la valvola posta sotto alla testa, al di sotto dell’attuatore del sistema di spurgo. Per accedere è necessario utilizzare un adattatore che funge da prolunga, fornito in dotazione insieme al reggisella.
È possibile regolare anche l’escursione, riducendo la corsa fino a 30 millimetri a step di 5 millimetri alla volta tramite degli spessori in plastica a forma di C da inserire sull’asta interna di ciascuna delle 4 versioni disponibili: 125, 160, 185 e 213mm. Chi vorrebbe una versione con ancora più escursione… verrà presto accontentato.
Infine, BikeYoke ha realizzato una versione in edizione limitata con fodero anodizzato in colorazione silver, con 200 pezzi disponibili al momento del lancio.
Lasciando invariata la componente idraulica del Revive, la nuova versione mantiene tutte le ottime prestazioni della precedente alle quali aggiunge una migliorata progressività del comando remoto, grazie al nuovo attuatore, che consente di gestire più facilmente le posizioni di estensione intermedie. La riduzione dell’altezza complessiva soddisfa la possibilità di sfruttare maggiore escursione su telai con profondità di inserimento limitata.
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