[First Ride] Öhlins: forcella RXF 36 Trail e ammo TTX Air

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Novità consistenti da Öhlins che presenta la nuova versione della sua celebre forcella monopiastra RXF 36, ribattezzata RXF 36 Trail, assieme al TTX Air, il nuovo ammortizzatore ad aria interamente ridisegnato e dotato ora, come indicato dal nome, della rinomata idraulica TTX che caratterizza i migliori prodotti del marchio svedese. Abbiamo messo alla prova i nuovi prodotti di Öhlins nel bike park di Järvsö, una location della Svezia centrale con poco dislivello ma con numerosi tracciati veramente divertenti e curati, in sella a una Specialized Enduro 29.



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Forcella RFX 36 Trail

Partiamo dalla forcella che, pur ereditando il nome dal precedente modello, è stata ridisegnata in ogni dettaglio, dal monolite alla testa, dalla cartuccia idraulica all’elemento elastico, sia per quanto riguarda la versione ad aria che la versione a molla. Inoltre la nuova RXF 36 Trail è decorata con le stesse grafiche introdotte dalla TTX DH presentata a giugno, che segnano il nuovo corso dei prodotti Öhlins.

Iniziamo parlando del monolite, dotato di massicce nervature per aumentare la rigidezza torsionale e di un nuovo archetto che accetta copertoni dalla sezione maggiore, fino a 2.8″ sia sulla 27.5 che sulla 29, oppure 3.2″ per chi utilizza la versione da 29 con ruote 27.5 Plus.

La RXF 36 Trail con cartuccia ad aria è disponibile in un range di escursioni che spazia dai 120 ai 180mm mentre per la versione a molla le opzioni vanno dai 130 ai 170mm reali, ovvero Öhlins dichiara che si tratta della corsa effettiva sfruttabile con qualsiasi molla, anche con il massimo del precarico.

La testa è stata ridisegnata per garantire maggiore rigidezza, grazie all’aumento della superficie di contatto con il cannotto che resta innestato per interferenza come nel modello precedente ma offre ora la medesima rigidezza della prima versione della serie RXF, dove cannotto e testa erano realizzati in un unico pezzo.

La nuova testa offre diverse opzioni di offset, per incontrare le attuali richieste di mercato tra cui la Speed Balanced Geometry introdotta da Transition. La versione da 27.5″ è disponibile con offset di 38 e 46mm mentre per la versione da 29″ la scelta per l’offset è tra 51 o 44mm.

All’interno del monolite troviamo alcuni accorgimenti volti a migliorare le performance in termini di scorrevolezza. Le tenute SKF garantiscono minore attrito e migliorano le prestazioni in condizioni di bagnato. Gli steli hanno un nuovo trattamento superficiale che riduce l’attrito e l’usura. Le boccole sono lucidate internamente per ottimizzare la scorrevolezza e hanno una tolleranza messa a punto a seguito di numerosi test dagli atleti di enduro e DH.

Veniamo ora al cuore della forcella RXF 36 Trail, la nuova cartuccia idraulica TTX 18 che deriva dalla cartuccia della nuova forcella da DH e sostituisce la precedente cartuccia TTX 22. Come dice il nome, la nuova cartuccia ha un pistone del diametro di 18mm abbinato a un’asta rimasta dello stesso diametro della cartuccia precedente, quindi la differente proporzione determina un comportamento più progressivo, con una maggiore sensibilità iniziale e un maggiore sostegno nella parte centrale della corsa.

Il pistone inoltre è dotato di una nuova fascia elastica, in luogo della precedente fascia chiusa, che garantisce un migliore funzionamento alla cartuccia, riflettendosi in una maggiore sensibilità e reattività della forcella. Il funzionamento della cartuccia TTX 18 è personalizzabile sia in compressione che in estensione tramite settaggio del pacco lamellare presso i centri autorizzati Öhlins, ovvero i centri assistenza Andreani per il territorio italiano.

La RXF 36 Trail dispone di tre registri esterni per la regolazione idraulica: velocità in estensione su 15 posizioni, compressione alle basse velocità su 15 posizioni e compressione alle alte velocità, comodamente settabile su cinque posizioni anche in corsa grazie alla leva di facile accesso che offre quattro posizioni dedicate alla discesa e la quinta, la più sostenuta, dedicata alla salita. Il range di ciascun registro è calibrato secondo le effettive necessità di utilizzo quindi è interamente sfruttabile senza posizioni “estreme” che resterebbero inutilizzate.

La cartuccia dell’aria conserva il sistema a tre camere del modello precedente, con la camera positiva e la camera negativa che si gonfiano dalla stessa valvola e si equalizzano automaticamente, e la camera dedicata al bottom out che si gonfia tramite apposita valvola posizionata sotto al piedino destro e che permette di regolare la progressività del fondo corsa. Rispetto alla precedente cartuccia il volume della camera negativa è stato incrementato.

La nuova RXF 36 Trail in versione Coil è dotata di molle in acciaio ad alta resistenza che offrono un peso del 10% inferiore rispetto alla medesima libbratura della versione precedente. Inoltre è stato aumentato il range di molle a disposizione così che ciascun rider possa trovare quella adatta al suo peso e stile di guida. Grazie a un registro esterno si può intervenire sul precarico della molla.

Ammortizzatore TTX Air

Novità anche in ambito ammortizzatori per il brand svedese con il TTX Air, un prodotto interamente nuovo e dalle performance elevate che subentra all’attuale STX22. Il TTX Air eredita la collaudata idraulica Twin Tube dal prestigioso “fratello” a molla TTX22M, dettaglio che già di per sé evidenzia una netta evoluzione rispetto allo STX22.

I tecnici di Öhlins hanno lavorato a fondo per poter offrire una camera dell’aria dalle performance adeguate all’idraulica TTX. Basandosi sull’esperienza dello STX22 e sfruttando il maggiore spazio a disposizione grazie agli interassi metrici, hanno lavorato congiuntamente su quattro punti chiave strettamente in relazione tra loro: scorrevolezza, prestazioni, durevolezza e rigidezza laterale. Il risultato è un ammortizzatore dall’ampio range di utilizzo, dal trail alla DH.

Per soddisfare questi quattro punti, molto lavoro si è concentrato sulla scelta delle migliori tenute dinamiche, prodotte dalla svedese Trelleborg, e del loro giusto precarico, ottimizzate infine con un grasso speciale che mantiene le prestazioni molto a lungo, lasciando una duratura pellicola di lubrificazione sulle parti in movimento. Altro aspetto importante sul quale gli ingegneri hanno lavorato con attenzione riguarda il volume delle camere dell’aria, sia positiva che negativa, e le loro reciproche proporzioni.

Per quanto concerne la camera positiva inoltre Öhlins mette a disposizione dei volume spacer per gestire la curva di compressione. Nel TTX Air ce ne sono installati cinque di serie e si possono ridurre oppure aumentare con quelli forniti nella confezione di acquisto, fino a un massimo di nove spacer, per un totale di dieci differenti configurazioni. Inserire o rimuovere gli spacer, o comunque eseguire manutenzione alla parte ad aria, è particolarmente semplice e non implica alcun intervento sulla parte idraulica.

I registri di compressione alle basse velocità e ritorno si trovano posizionati sul lato opposto rispetto allo STX22 e necessitano di chiave a brugola per la regolazione. Il registro LSC consente un range di 10 posizioni, tutte sfruttabili. Il registro in estensione invece offre 12 posizioni. Dall’altro lato del piggy back troviamo la leva che consente di regolare la compressione alle alte velocità su 3 posizioni preimpostate.

La posizione 2 è dotata di una leggera frenatura e rappresenta la configurazione consigliata da Öhlins per ottenere il massimo sostegno e la migliore reattività dall’ammortizzatore, soprattutto in ambito race o comunque dove si vogliono spremere le migliori performance su terreni misti. La posizione 1 invece riduce la frenatura ed è consigliata per i terreni molto sconnessi e veloci, per migliorare l’assorbimento degli urti e l’aderenza della ruota a terra. La terza posizione è denominata P e offre la maggiore frenatura idraulica dell’ammortizzatore per le fasi di salita. Non si tratta di un blocco ma di una stabilizzazione che comunque permette all’ammortizzatore di assorbire adeguatamente le asperità in caso di salite su fondo sconnesso.

Il TTX è disponibile in otto differenti misure di interasse, quattro delle quali in versione trunnion. Per ciascuna versione di interasse, grazie ad appositi distanziali, sono disponibili quattro opzioni di corsa con step da 2,5mm di differenza tra ciascuna opzione. L’idraulica offre la possibilità di essere calibrata appositamente, sia in compressione che in estensione, in base al sistema di sospensione sul quale il TTX Air andrà utilizzato nonché in base allo stile di guida del rider.

In azione

Come anticipato, il bike park di Järvsö, a dispetto del poco dislivello in confronto ai bike park a cui siamo abituati nelle Alpi, offre numerosi tracciati con differenti caratteristiche e difficoltà, dai pistini tutti salti e sponde al percorso da DH tecnico e pieno di rock garden. Il terreno di sabbia compatta ha drenato perfettamente la pioggia caduta durante la giornata di test, permettendoci di spremere le nuove sospensioni Öhlins. La Specialized Enduro 29 che ho utilizzato era allestita con ammortizzatore TTX Air e con forcella RXF 36 Trail 29 Coil, predisposta con la molla più adatta al mio peso.

Per la precisione il mio peso cade a cavallo tra due molle quindi, consigliato dai tecnici Öhlins, ho optato per la più dura delle due senza precarico, per avere una forcella dal comportamento ulteriormente sostenuto. Ho potuto comunque apprezzare una sensibilità inziale eccellente e un’ottima fluidità lungo tutta l’escursione, con una curva di compressione molto equilibrata, sostenuta al centro e leggermente progressiva nella parte conclusiva. Ho provato a intervenire sul registro della compressione alle basse velocità, nonostante il setting di base (7 click da tutto aperto) consigliatomi dai tecnici Öhlins fosse perfetto per il bike park di Järvsö, giusto per capire quanto fosse incisivo e ho notato cambiamenti leggeri ma efficaci a ogni click. Per quanto riguarda la velocità del ritorno ho preferito diminuire la frenatura di due click rispetto al setting di partenza per avere una sospensione più vivace e meglio bilanciata con il comportamento dell’ammortizzatore, notando un miglioramento del grip dell’avantreno soprattutto nelle curve con brake bumps e nello sconnesso. Per la compressione alle alte velocità ho invece utilizzato prevalentemente le prime tre posizioni in base alla tipologia dei percorsi, mentre le ultime due posizioni con maggiore frenatura sono più adatte alla salita. La rigidezza strutturale della forcella è notevole e rende la guida precisa e intuitiva, facendo apprezzare ulteriormente il comportamento vivace e corposo dell’idraulica.

L’ammortizzatore TTX Air ha un comportamento sensibile e reattivo, dalle performance del tutto paragonabili a quelle di un ottimo ammortizzatore a molla. La vivacità si apprezza anche nella transizione dalla fase di compressione a quella di estensione, assolutamente immediata e impercettibile, priva di ogni stallo. L’idraulica efficace permette di tenere una frenatura molto bassa in estensione godendo della massima reattività senza tuttavia che la bici scalci o risulti nervosa. Ho utilizzato prevalentemente la posizione 2 del registro di compressione alle alte velocità, spostando la leva in posizione 1 esclusivamente per i tracciati molto sconnessi. In posizione 2 l’ammortizzatore è piacevolmente sostenuto e lavora molto nella parte centrale della corsa, fornendo sensibilità, supporto e capacità di assorbimento in un mix equilibrato che aiuta a mantenere neutre le geometrie della bici in ogni situazione di riding. In posizione 1 la capacità di assorbimento aumenta sia sugli urti importanti che sulle asperità in rapida successione, leggermente a discapito della stabilità e del bilanciamento delle geometrie, quindi ho compensato con un click in più alle basse velocità con buoni risultati. Le poche centinaia di metri di dislivello del bike park di Järvsö non sono sicuramente il metro di giudizio migliore per questo fattore, ma va sottolineato che l’ammortizzatore a fine discese non ha mai mostrato segni di surriscaldamento.

Restate connessi per il test completo dei nuovi prodotti Öhlins che ci verrano inviati a breve per una prova approfondita.

Prezzi

RXF 36 Trail: €1.235,00 + iva
TTX Air: €760,00 + iva

Öhlins è distribuita in Italia da Andreani Group

Commenti

  1. Mi piace molto poter intervenire sui pacchi lamellari con le valvole CTS.... opsss ma quella è Formula...
    Praticamente la stessa cosa ma fatta fare in centro assistenza e non su sentiero prova...
  2. Mi piace molto poter intervenire sui pacchi lamellari con le valvole CTS.... opsss ma quella è Formula...
    Praticamente la stessa cosa ma fatta fare in centro assistenza e non su sentiero prova...
    Non è che ora formula ha inventato le modifiche sui pacchi lamellari, è una cosa che si fa da tempo
    Non ho mica detto che Formula li ha inventati.
  3. per la versione a molla le opzioni vanno dai 130 ai 170mm reali, ovvero Öhlins dichiara che si tratta della corsa effettiva sfruttabile con qualsiasi molla, anche con il massimo del precarico.
    Questa frase non riesco proprio a capirla , si possono avere ulteriori precisazioni ?
    Grazie
    boh immagino perchè ci sono forcelle che dichiarano 170 di corsa e poi a 170 non ci arrivi neanche arrivando corto alla rampage...
    anche secondo me se compro una forcella 170 dovrebbe poter arrivare a 170...
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